...sogni e bisogni fra musica e spettacolo, cultura e politica, varie ed eventuali... (blog-archivio di articoli pubblicati + altre cose) (già su splinder da maggio 2003 a gennaio 2012, oltre 11mila visualizzazioni) (altre 86mila visualizzazioni a oggi su blogspot...) (twitter@carlomuscatello)
martedì 27 febbraio 2018
JOAN BAEZ 8-8 A UDINE, TOUR D’ADDIO
Folkest, il festival che esplora le musiche e le culture del mondo, festeggia quest’anno il suo quarantennale. Sempre articolato in oltre 25 piazze friulane, fino all’Istria slovena, Folkest 2018 – in programma tra il 21 giugno e il 9 luglio, con un prologo primaverile - punterà sulla valorizzazione dei giovani, con gruppi e artisti di grande qualità, inseriti in un cartellone che non mancherà però di proporre alcune stelle mondiali.
E proprio a una stella internazionale senza tempo sarà affidato il compito di suggellare la prossima edizione di Folkest. La leggenda della canzone americana Joan Baez approderà, infatti, al Castello di Udine l’8 agosto in una delle quattro tappe italiane del suo tour mondiale d’addio alle scene, realizzato in occasione dell'ultima tournée dedicata al nuovo disco, Whistle Down The Wind, in uscita il 2 marzo, a dieci anni dall'ultima produzione discografica.
Intense ballate folk e inesauste lotte per i diritti civili: in più di mezzo secolo di musica, Joan Baez ha cantato tutto questo, divenendo non solo la voce femminile più celebre e impegnata degli anni '60, ma anche il simbolo di un'intera generazione. La carriera di Joan Baez ha, infatti, attraversato oltre 50 anni durante i quali ha marciato in prima linea nel movimento per i diritti civili, ha introdotto Bob Dylan nel mondo musicale e non, ha ispirato Vaclav Havel a combattere per la Repubblica Ceca, e continua tuttora a sostenere con passione e forza tutte le cause che abbraccia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Lifetime Achievement Award della Recording Academy e il premio Ambassador of Conscience di Amnesty International. Baez ha combattuto a fianco di Martin Luther King, è scesa in campo con Cesar Chavez, ha militato contro la guerra del Vietnam, ha sostenuto la protesta delle Dixie Chicks contro la guerra in Iraq, è salita sul palco con Nelson Mandela all'Hyde Park di Londra mentre il mondo festeggiava il suo 90esimo compleanno e, più recentemente, ha protestato per la costruzione in Dakota dell’oleodotto nella riserva Sioux di Standing Rock. Ancora oggi continua a sostenere con passione le cause che abbraccia.
Quello in uscita adesso è il suo primo album in studio dal 2008, prodotto da Joe Henry (vincitore di 3 Grammy Award che vanta collaborazioni con Lisa Hannigan, Allen Touissant, Elvis Costello, Solomon Burke, Ani DiFranco…) con interpretazioni di brani scritti da Tom Waits, Josh Ritter, Anohni, Joe Henry, Eliza Gilkyson, Mary Chapin Carpenter, Tim Eriksen. Whistle Down The Wind è stato registrato in soli dieci giorni a Los Angeles. A proposito della collaborazione con Joe Henry, la Baez ha commentato: “Era una volontà di entrambi poter creare un album insieme. Come previsto, è stato un gioco da ragazzi. Entrambi lavoriamo velocemente e musicalmente siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Mi trovo al meglio con musicisti che sono disposti quanto me a mettersi in gioco e lui ha radunato un gruppo che ha fatto proprio questo. Significa creare ogni canzone da zero."
Poco dopo la sua entrata nella Rock & Roll Hall Of Fame nell'aprile 2017, Joan Baez ha annunciato che il 2018 sarebbe stato il suo ultimo anno di tournée ufficiali. "Non vedo l'ora di essere in tour con un bellissimo nuovo album di cui sono davvero orgogliosa. Accolgo con piacere l'opportunità di condividere questa nuova emozione con i miei fan storici ed il pubblico in tutto il mondo”. Joan sta infatti per intraprendere una lunga serie di date in Europa (Fare Thee Well) per un tour d’addio alle scene che toccherà anche l’Italia e la nostra regione.
“Ospitare la Baez in uno degli ultimi concerti di una carriera straordinaria – commenta il direttore artistico di Folkest, Andrea Del Favero – è un onore e un impegno non da poco per il nostro festival. A Joan Baez siamo particolarmente legati per alcuni ricordi spilimberghesi nel dopo-concerto quando negli anni Novanta, insieme a Miriam Makeba, fece da battipista alla lunga schiera di artisti internazionali di altissima qualità che siamo stati in grado di proporre al pubblico della nostra regione (e non solo)”.
E mentre può orgogliosamente annunciare questo concerto-evento della prossima estate, Folkest è in dirittura d’arrivo in questi giorni con le selezioni di Suonare@Folkest, lo storico contest che attraversa tutta l’Italia per selezionare artisti e gruppi che si potranno esibire durante il festival e nella finalissima del prossimo 9 luglio a Spilimbergo. A breve saranno pubblicati sul profilo facebook del festival tutti gli artisti vincitori della prima fase che potranno essere votati.
martedì 13 febbraio 2018
BAUSTELLE: 23-3 ALBUM, DAL 7-4 TOUR
Finalmente è ufficiale: il prossimo 23 marzo, a poco più di un anno dall'uscita de “L’amore e la violenza”, i Baustelle pubblicheranno un nuovo album di inediti, intitolato “L’amore e la violenza vol.2” e accompagnato dal sottotitolo: "dodici nuovi pezzi facili” (Warner Music).
È stata proprio la band ad annunciare poco fa la notizia con un video-teaser diffuso sui propri canali web (visibile al link https://youtu.be/hOJLexWKpXA), video-teaser che segue quello pubblicato la scorsa settimana con il quale erano state annunciate le nove date del tour che il prossimo aprile vedrà i Baustelle esibirsi nei principali club italiani.
Mai, nella loro ventennale carriera, i Baustelle avevano pubblicato due album ad una distanza così ravvicinata tra loro.
“L’amore e la violenza vol.2” si muove nel solco musicale e tematico del volume uno, che tante soddisfazioni ha regalato alla band di Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi nel corso del 2017, concretizzatesi in un disco d’oro e in un tour di cinquanta concerti quasi interamente sold-out. Dal disco erano stati estratti tre singoli e altrettanti videoclip: “Amanda Lear”, “Il vangelo di Giovanni” e “Betty”.
“L’amore violenza vol.2” è prodotto artisticamente da Francesco Bianconi e mixato da Pino “Pinaxa” Pischetola.
Alla pubblicazione dell’album farà seguito un tour, organizzato da Ponderosa Music & Arts.
Sul palco, oltre a Francesco Bianconi (voce, chitarre, tastiere), Claudio Brasini (chitarre) e Rachele Bastreghi (voce, tastiere, percussioni), ci saranno Ettore Bianconi (elettronica e tastiere), Sebastiano de Gennaro (percussioni), Alessandro Maiorino (basso), Diego Palazzo (tastiere e chitarre) e Andrea Faccioli (chitarre).
Queste le date nel dettaglio:
venerdì 7 aprile - SENIGALLIA (Ancona) - Mamamia
giovedì 12 aprile - BOLOGNA - Estragon
venerdì 13 aprile - FONTANETO D’AGOGNA (Novara) - Phenomenon
domenica 15 aprile - MILANO - Alcatraz
lunedì 16 aprile - FIRENZE - Obi Hall
giovedì 19 aprile - ROMA - Atlantico
venerdì 20 aprile - NAPOLI - Casa della Musica
domenica 22 aprile - TORINO - OGR
venerdì 27 aprile - PADOVA - Gran Teatro Geox
Tutti gli aggiornamenti sull’album e le informazioni per i biglietti del tour sono disponibili sul sito ufficiale www.baustelle.it.
venerdì 9 febbraio 2018
UNA VITA IN VACANZA, LO STATO SOCIALE
E fai il cameriere, l’assicuratore
Il campione del mondo, la baby pensione
Fai il ricco di famiglia, l’eroe nazionale
Il poliziotto di quartiere, il rottamatore
Perché lo fai?
E fai il candidato poi l’esodato
Qualche volta fai il ladro o fai il derubato
E fai opposizione e fai il duro e puro
E fai il figlio d’arte, la blogger di moda
Perché lo fai?
Perché non te ne vai?
Una vita in vacanza
Una vecchia che balla
Niente nuovo che avanza
Ma tutta la banda che suona e che canta
Per un mondo diverso
Libertà e tempo perso
E nessuno che rompe i coglioni
Nessuno che dice se sbagli sei fuori
E fai l’estetista e fai il laureato
E fai il caso umano, il pubblico in studio
Fai il cuoco stellato e fai l’influencer
E fai il cantautore ma fai soldi col poker
Perché lo fai?
E fai l’analista di calciomercato
Il bioagricoltore, il toyboy, il santone
Il motivatore, il demotivato
La risorsa umana, il disoccupato
Perché lo fai?
Perché non te vai?
Vivere per lavorare
O lavorare per vivere
Fare soldi per non pensare
Parlare sempre e non ascoltare
Ridere per fare male
Fare pace per bombardare
Partire per poi ritornare
NON MI AVETE FATTO NIENTE, ERMAL META e FABRIZIO MORO
A Il Cairo non lo sanno che ore sono adesso
Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso
In Francia c’è un concerto
la gente si diverte
Qualcuno canta forte
Qualcuno grida a morte
A Londra piove sempre ma oggi non fa male
Il cielo non fa sconti neanche a un funerale
A Nizza il mare è rosso di fuochi e di vergogna
Di gente sull’asfalto e sangue nella fogna
E questo corpo enorme che noi chiamiamo Terra
Ferito nei suoi organi dall’Asia all’Inghilterra
Galassie di persone disperse nello spazio
Ma quello più importante è lo spazio di un abbraccio
Di madri senza figli, di figli senza padri
Di volti illuminati come muri senza quadri
Minuti di silenzio spezzati da una voce
Non mi avete fatto niente
Non mi avete fatto niente
Non mi avete tolto niente
Questa è la mia vita che va avanti
Oltre tutto, oltre la gente
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
C’è chi si fa la croce
E chi prega sui tappeti
Le chiese e le mosche
l’Imàm e tutti i preti
Ingressi separati della stessa casa
Miliardi di persone che sperano in qualcosa
Braccia senza mani
Facce senza nomi
Scambiamoci la pelle
In fondo siamo umani
Perché la nostra vita non è un punto di vista
E non esiste bomba pacifista
Non mi avete fatto niente
Non mi avete tolto niente
Questa è la mia vita che va avanti
Oltre tutto, oltre la gente
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
Le vostre inutili guerre
Cadranno i grattaceli
E le metropolitane
I muri di contrasto alzati per il pane
Ma contro ogni terrore che ostacola il cammino
Il mondo si rialza
Col sorriso di un bambino
Col sorriso di un bambino
Col sorriso di un bambino
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
Non mi avete fatto niente
Le vostre inutili guerre
Non mi avete tolto niente
Le vostre inutili guerre
Non mi avete fatto niente
Le vostre inutili guerre
Non avete avuto niente
Le vostre inutili guerre
Sono consapevole che tutto più non torna
La felicità volava
Come vola via una bolla
mercoledì 7 febbraio 2018
STIAMO TUTTI BENE, MIRKOEILCANE
“Stiamo tutti bene”
(Mirkoeilcane)
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene,
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
Ciao,
mi chiamo Mario e ho 7 anni
7 e mezzo per la precisione
mi piace il sole, l’amicizia
le persone buone, il calcio,
le canzoni allegre
ed il profumo buono della pelle di mia madre
papa mio è da qualche mese che non torna
ma guai a parlarne con qualcuno specialmente con la mamma
perché si sente male, grida, piange e non la smette più
e per 3 giorni si nasconde e non si fa vedere
ma oggi è un giorno felice
che qui è arrivato un pallone
e finalmente potrò diventare forte e fare il calciatore
so già palleggiare... con i sassi è diverso
ma sono avvantaggiato perché corro forte come il vento
e allora volo alla radura insieme agli altri bambini
chi arriva ultimo in porta, sai che rottura di coglio...
arrivo primo come sempre e allora sono attaccante
Scatto, dribblo, tiro in porta ed il portiere non può farci niente
poi da più lontano sento
“Mario vieni qua! Prendiamo tutto quel che abbiamo e raggiungiamo papà !” “Mamma ! Proprio adesso! sto tirando un rigore...”
ma non c’è verso, ce ne andiamo, meglio non polemizzare.
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
tutto molto bene, come si conviene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, non c’è nulla per cui vi dobbiate preoccupare
Ma guarda te la iella proprio a me doveva capitare
4 giorni su ‘sta barca e intorno ancora solo mare
ma ti pare giusto uno va in vacanza per la prima volta e quelli li davanti son capaci di sbagliare rotta
che poi a chiamarla barca ci vuole un bel coraggio, stare in tre seduti in mezzo metro di spazio
e come me gli altri duecento tutti intenti a pregare e io vorrei soltanto alzarmi e palleggiare
ma se soltanto sposto anche di un centimetro il piede
questo davanti si sveglia e inizia a dire che ha sete
io pure ho sete, fame, sonno e mi fa male la schiena
ma non c’è mica bisogno di fare tutta sta scena
e poi c’è questo di fianco che ha chiuso gli occhi e non li apre più è da 3 giorni che dorme che pare non respiri
non ho mai visto nessuno dormire così tanto
ho chiesto a mamma e ha detto che era proprio stanco
boh 3 giorni fa ne hanno buttati una ventina in mare
mamma dice che volevano nuotare
io li sentivo gridare e non sembravano allegri
ma almeno adesso ho un po di spazio per i piedi
è il sesto giorno e adesso dorme pure mamma
un tipo magro qualche fila più in la grida che vede la madonna e questa barca adesso puzza di benzina e di morte
ma mamma ha detto di non farci caso e di esser forte
di fare il bravo bambino e star seduto qua
che mamma adesso s’addormenta e raggiunge papà
però piangeva e si sforzava di sorridere
forse era proprio tanto stanca pure lei.
E c’è un silenzio tutto intorno che mi mette paura
s’è fatta notte, ho freddo e in cielo non c’è neanche la luna
la gente grida, chiede aiuto ma nessuno risponde
mi guardo intorno e neanche a dirlo vedo sempre e solo onde, dopo onde, ancora onde,
allora onde evitare di addormentarmi come gli altri e esser buttato in mare
Mi unisco al coro della barca e inizio a piangere e gridare
Ma non ho forza, chiudo gli occhi e non so neanche nuotare.
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene,
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
Testo: Mirko Mancini
Compositore: Mirko Mancini
RON CANTA LUCIO DALLA
Venerdì 2 marzo uscirà “Lucio!”, un omaggio musicale da parte di Ron per celebrare la ricorrenza del 75esimo compleanno di Lucio Dalla e far rivivere la poetica e l’anima musicale del cantautore bolognese, attraverso l’interpretazione del suo storico collega e amico.
“Lucio!” è un progetto discografico in uscita per Sony Music composto da 12 canzoni, tra cui l’inedito sanremese “Almeno Pensami”. Nell’album si troveranno alcuni dei più grandi successi di Dalla e di Ron, che per l’occasione li ha riarrangiati e reinterpretati con il suo stile. Il disco è dedicato a Michele Mondella, grande personaggio del mondo musicale e storico amico e collaboratore di Lucio e Ron.
Questa la tracklist di “Lucio!”: “Almeno pensami”, “4/3/1943”, “Tu non mi basti mai”, “Piazza grande” (in duetto con Lucio Dalla), “Henna”, “Attenti al lupo”, “Quale allegria”, “Chissà se lo sai” (in duetto con Lucio Dalla), “Futura”, “Canzone”, “Cara” e “Come è profondo il mare”.
L’album “Lucio!” è già disponibile in pre-order e inoltre in edizione limitata per Amazon è disponibile anche il pre-order del 45 giri “Almeno Pensami”/“Chissà se lo sai”, autografato da Ron. Mentre è già possibile acquistare il brano “Almeno Pensami”.
Ron è in gara al 68° Festival di Sanremo con “ALMENO PENSAMI”, brano inedito del grande LUCIO DALLA, che gli è stato assegnato personalmente dal Direttore Artistico Claudio Baglioni attraverso Marcello Balestra e gli eredi di Lucio che lo hanno custodito in questi anni e ne hanno autorizzato la pubblicazione al Festival. “Almeno Pensami” è un brano che risale a inizio 2011 e che Lucio non ha fatto in tempo a pubblicare nell’album di inediti a cui stava lavorando.
Paolo PIERMATTEI, responsabile editoriale di Pressing Line e collaboratore di Lucio dal 2001 racconta: «“Almeno Pensami” è un brano ispirato che Lucio curava in maniera certosina e a cui teneva moltissimo. Mi chiedeva di seguirlo con un registratore portatile per memorizzare di volta in volta le idee nei vari passaggi evolutivi della composizione. Ricordo che Lucio lo considerava uno dei pezzi importanti del disco che stava scrivendo».
Si esprime sul brano anche Luca GNUDI "Il Buono", direttore di produzione e tecnico del suono, collaboratore quotidianamente vicino a Lucio, che ricorda che il brano risale ai primi mesi del 2011: «Era il periodo in cui Lucio aveva iniziato a lavorare al suo nuovo album. In quel momento sembrava poco ispirato, poi arrivò con questa canzone e ci sorprese tutti. Io e Paolo che seguivamo i lavori nello studio, già dai primi giorni dopo la scomparsa di Lucio e poi a fianco degli eredi, abbiamo messo in sicurezza e custodito con affetto tutti i file audio del suo computer».
È online da oggi, al seguente link http://vevo.ly/GIbcvG, il video di “Almeno Pensami, girato a Bologna dal regista Gianluca “Calu” Montesano all’interno della casa di Lucio Dalla, per gentile concessione degli Eredi. Su indicazione degli stessi, il video è ambientato principalmente nella sala del pianoforte, luogo in cui il brano è stato concepito da Lucio.
RON torna live con due imperdibili concerti: il 6 maggio al Teatro dal Verme di Milano e il 7 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma (Sala Sinopoli). Le prevendite sono disponibili su Ticketone.it e nei punti vendita abituali. RTL 102.5 è radio partner di “Lucio! Il Tour”
martedì 6 febbraio 2018
LA MUSICA ITALIANA BRILLA, SANREMO NO... / su Fegiz Files
Leggo su Fegiz Files che secondo qualcuno è tutta la musica italiana, non soltanto il Festival di Sanremo, a “non interessare più”. Sarebbero gli artisti italiani a essersi seduti, visto che stiamo ancora a parlare di Modugno e Celentano, a ricordare Tenco, Endrigo, Rino Gaetano... Mi permetto di non concordare. Mai come negli ultimissimi anni, infatti, la scena italiana sta dando segni di risveglio e vitalità, brilla di nuove facce e idee. Non accadeva dalla stagione d’oro dei grandi cantautori e del pop italiano. Qualche esempio? Baustelle e Vasco Brondi, Coez e Cosmo, Calcutta e Mannarino. Ancora: Motta, I Cani, TheGiornalisti, Brunori Sas, Levante, Lo Stato Sociale (che Baglioni ha voluto anche a Sanremo...), Ghali e tutta la banda dei rapper, in anni meno recenti Carmen Consoli e Cristina Donà, persino i Maneskin appena usciti dal solito talent show, giovanissimi ma all’apparenza ben attrezzati. Potremmo continuare.
Dunque il problema - ripeto - non è la musica italiana, che offre oasi di qualità e persino originalità a chi ha tempo e voglia di andarle a cercare. È il carrozzone Sanremo, il megashow televisivo che serve a Raiuno per raccogliere pubblicità e promuovere i propri programmi, a non funzionare più da tempo. Nonostante l’attenzione dei media. Nonostante gli ascolti. E nonostante la buona volontà di Baglioni.
Carlo Muscatello
sabato 3 febbraio 2018
MA SANREMO INTERESSA POCO / su Fegiz Files
Mario Luzzatto Fegiz lancia il sasso nello stagno e sul suo forum del Corriere si chiede: "Tolgo le pagelle? Mi sembra interessino poco...". Forse ha ragione. Del Festival di Sanremo, anno dopo anno, interessa sempre meno a chi segue la musica. Da tempo ripetiamo che si tratta ormai di un megashow televisivo, nel quale le canzoni sono solo un pretesto. Uno spunto attorno al quale la Rai organizza la solita maratona festivaliera, imbottita di ospiti, sciocchezze e pubblicità, buona solo per raddrizzare i conti della rete ammiraglia. Sì, perché da qualche anno con Sanremo, oltre al Comune, ci guadagna anche il servizio pubblico: sette milioni lo scorso anno, cinque quello precedente. È dal 2013 che il bilancio economico del festivalone è positivo.
La buona volontà ecumenica di Claudio Baglioni, che pare essersi impegnato a organizzare un'edizione più attenta alla musica e agli artisti di oggi, probabilmente non basterà. Come non è bastato lo scorso anno l'elemento sorpresa della vittoria di Gabbani, che aveva sovvertito i pronostici, lasciandosi alle spalle le belle canzoni della favorita Fiorella Mannoia e dell'outsider Ermal Meta. Quest'anno, se il solito mix fra televoto, giuria demoscopica e giuria di qualità (o l'hanno cambiato e non ce ne siamo nemmeno accorti...?) funziona a dovere, dovrebbe vincere Ron con una bella canzone inedita di Lucio Dalla. Ma interessa a qualcuno?
Carlo Muscatello
venerdì 2 febbraio 2018
OGGI PRESENTO A TRIESTE LIBRO DI A.PACE SU MUSICA A SCUOLA
Venerdì 2 febbraio alle 18 alla Libreria Minerva (via San Nicolò, Trieste) verrà presentato il libro "Insegnare musica nella scuola di base" a cura di Alessandro Pace. Il curatore, titolare di Musicologia e didattica della musica all’Università degli Studi di Udine, ne parlerà con Carlo Muscatello, giornalista e critico musicale, e Majla Paci, neuropsichiatra dello sviluppo.
L’ipotesi pedagogica da cui il libro prende spunto per una serie di riflessioni che investono i diversi campi dell’educazione musicale scolastica è di considerare la musica contemporanea accademica (Schaeffer, Cage, Krause, Berio…) e popular (Beatles, Pink Floyd, Zappa, Hendrix…) un fondamentale punto di riferimento sul quale costruire una didattica della musica innovativa e operativa: il gioco musicale fatto dal bambino nella sua esplorazione sonora è paragonabile alle esperienze di sperimentazione acustica che hanno caratterizzato le avanguardie musicali del XX secolo.
Naturalmente le metodologie “classiche” non vengono rinnegate dagli autori, ma anticipate da un tirocinio dedicato al fare musicale “libero”, in cui il bambino è allo stesso tempo un esecutore e un compositore “autodidatta”. A sostegno delle riflessioni teoriche, nella seconda parte del libro sono riportate sei esperienze pratiche attuate in alcuni istituti comprensivi del Friuli Venezia Giulia e del Veneto.
giovedì 1 febbraio 2018
APPROVATA LEGGE REGIONE FVG SU INFORMAZIONE
Il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato oggi a larga maggioranza il disegno di legge per "il sostegno e la valorizzazione del sistema informativo regionale".
È un provvedimento che Ordine regionale dei giornalisti e Assostampa Fvg chiedevano alla Regione già da alcuni anni. La lunga attesa è stata comunque ripagata da un testo che accoglie quasi tutte le sollecitazioni dei giornalisti, a cominciare dai finanziamenti alle testate (radiofoniche, televisive, della carta stampata e del web) che utilizzino giornalisti iscritti all’albo, con rapporti di lavoro disciplinati secondo la vigente contrattazione collettiva nazionale del settore giornalistico.
Di particolare importanza anche le incentivazioni previste per le assunzioni di colleghi con contratto giornalistico, a tempo indeterminato e determinato, anche a tempo parziale ma non inferiore al 50%, e alle stabilizzazioni di personale giornalistico.
Anche per quanto riguarda gli uffici stampa il Consiglio ha accolto in buona parte le proposte di Ordine e Assostampa: “Al personale iscritto all’albo dei giornalisti che presta servizio presso gli uffici stampa istituzionali delle amministrazioni del comparto unico del Friuli Venezia Giulia e gli enti del Servizio Sanitario Regionale – afferma infatti la legge - si applica il contratto nazionale di lavoro giornalistico”. A tal fine sono previsti anche degli incentivi agli enti locali della Regione che abbiano istituito o intendano costituire, anche in forma associata, uffici stampa al cui interno operi personale con contratto giornalistico.
“Ordine e Assostampa Fvg - affermano i rispettivi presidenti, Cristiano Degano e Carlo Muscatello - ringraziano a nome dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia la Giunta e il Consiglio Regionale per questo importante risultato. La nuova legge pone infatti le basi per una più qualificata informazione e comunicazione istituzionale nella nostra regione, favorendo il pluralismo e nel contempo la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore giornalistico”.
“Un settore - concludono Degano e Muscatello - che sta vivendo anche nella nostra regione una profonda crisi, caratterizzata fra l’altro da una progressiva precarizzazione della professione giornalistica e da una continua emorragia di posti di lavoro contrattualizzati”.
BRUNORI SAS E CAPAREZZA MIGLIORI ALBUM NEL REFERENDUM CRITICI
Sono Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”, a pari merito, a vincere il Top2017, il referendum promosso dal ‘Forum del giornalismo musicale’ sui migliori album dello scorso anno.
Mentre il mondo musicale attende il Festival di Sanremo, gli aderenti al Forum (giornalisti e critici di testate di vario tipo, dai quotidiani alle webzine alle radio) hanno voluto chiedersi quali sono state le proposte di qualità che la musica italiana ha pubblicato nell’anno da poco trascorso.
Ottanta i giornalisti che hanno partecipato al voto. Insieme ai due vincitori ex aequo, portatori di proposte musicali decisamente diverse una dall’altra ma di grande suggestione, la rosa dei finalisti era composta dai Baustelle con “L'amore e la violenza”, Paolo Benvegnù con “H3+” ed Ermal Meta con “Vietato morire”.
I singoli voti sono consultabili qui
Il Forum del giornalismo musicale, un format unico in Italia ideato da Giordano Sangiorgi e diretto da Enrico Deregibus, ha visto sino ad ora due edizioni, nel 2016 e 2017, a Faenza nell’ambito del Mei ed una speciale a Roma nello scorso mese di dicembre.
Ha ospitato nei suoi primi due anni numerose iniziative: tavoli di lavoro, assemblee, lezioni, corsi di aggiornamento, incontri con figure professionali. Sono stati coinvolti sino ad oggi oltre 200 giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, sino alle radio e tv. Si tratta di una occasione unica per affrontare da molti punti di vista i temi centrali del giornalismo musicale di oggi: il rischio di estinzione, il nuovo ruolo, la carenza di spazi, l'interazione fra media diversi e molto altro.
All'interno del Forum sta nascendo il progetto di una associazione di giornalisti e critici musicali, esigenza maturata durante le due edizioni di Faenza.
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