martedì 31 luglio 2018

MONI OVADIA RICORDA LACOSEGLIAZ A “BASAGLIA LIVE”

Moni Ovadia ricorda Alfredo Lacosegliaz, giovedì 26-7, alle 11.55, su Radio Rai Fvg, a “Basaglia Live”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Assunta Cannatà (ascoltabile anche su www.sedefvg.rai.it). A due anni di distanza dalla scomparsa, la figura del musicista triestino viene dunque ricordata dal poliedrico attore e musicista yiddish, che negli anni Settanta ha suonato con lui anche nel parco di San Giovanni, a Trieste. Ospite del programma anche Giancarlo Carena, presidente della cooperativa Monte San Pantaleone e organizzatore nel parco triestino delle rassegne “Rose libri musica e vino” e “Horti tergestini”. Quarant’anni dopo la legge 180 che ha chiuso i manicomi, “Basaglia Live” propone una mappa degli artisti e dei concerti nel parco e nel teatrino di San Giovanni, a Trieste, che dagli anni Settanta in poi hanno contribuito ad aprire l’ospedale psichiatrico. Da Ornette Coleman agli Area, da Francesco Guccini a Franco Battiato, da Gino Paoli a Giorgio Gaslini, da Moni Ovadia con Alfredo Lacosegliaz ad Alberto Camerini e tanti altri, senza dimenticare il Premio Nobel Dario Fo: tanti eventi musicali e artistici che negli anni Settanta hanno attirato migliaia di giovani e meno giovani nel grande parco di San Giovanni, a Trieste, nel manicomio che stava aprendo le sue porte alla città. Oggi sono passati quarant’anni dalla legge 180, che porta il nome di Franco Basaglia: ma non tutti ricordano che quella importante stagione che ha portato alla chiusura dei manicomi, e alla restituzione dei diritti di cittadinanza ai tanti “matti”, è passata anche attraverso la musica. Il jazz, il rock, la canzone d’autore, con alcuni dei loro più importanti protagonisti, hanno dato un grande contributo al raggiungimento di una conquista di civiltà. Ecco allora la musica di quegli artisti, con ricordi “d’autore” e testimonianze dei protagonisti della grande stagione di cambiamento. Fra gli ospiti del programma - che va in onda tutti i giovedì di luglio, agosto e settembre - Alberta Basaglia, Gino Paoli, Moni Ovadia, Massimo Cirri, Peppe Dell’Acqua, Franco Rotelli, Michele Zanetti, Mario Luzzatto Fegiz, Patrizio Fariselli degli Area, tanti altri...

mercoledì 18 luglio 2018

DOMANI GIOV 19-7 TERZA PUNTATA “BASAGLIA LIVE”

Terza puntata domani giovedì 19-7, alle 11.55, su Radio Rai Fvg, di “Basaglia Live”, il programma ideato e condotto da Carlo Muscatello, a cura di Assunta Cannatà (anche su www.sedefvg.rai.it). Dopo Ornette Coleman e Area (maggio e giugno ‘74), spazio al concerto nel settembre ‘74 del jazzista Giorgio Gaslini, ricordato attraverso una vecchia intervista al “Piccolo” e le parole del musicista triestino Mario Fragiacomo, allievo dell’artista scomparso pochi anni fa. Ospite della puntata anche la psichiatra Giovanna Del Giudice. Quarant’anni dopo la legge 180 che ha chiuso i manicomi, “Basaglia Live” propone una mappa degli artisti e dei concerti nel parco e nel teatrino di San Giovanni, a Trieste, che dagli anni Settanta in poi hanno contribuito ad aprire l’ospedale psichiatrico. Da Ornette Coleman agli Area, da Francesco Guccini a Franco Battiato, da Gino Paoli a Giorgio Gaslini, da Moni Ovadia con Alfredo Lacosegliaz ad Alberto Camerini e tanti altri, senza dimenticare il Premio Nobel Dario Fo: tanti eventi musicali e artistici che negli anni Settanta hanno attirato migliaia di giovani e meno giovani nel grande parco di San Giovanni, a Trieste, nel manicomio che stava aprendo le sue porte alla città. Oggi sono passati quarant’anni dalla legge 180, che porta il nome di Franco Basaglia: ma non tutti ricordano che quella importante stagione che ha portato alla chiusura dei manicomi, e alla restituzione dei diritti di cittadinanza ai tanti “matti”, è passata anche attraverso la musica. Il jazz, il rock, la canzone d’autore, con alcuni dei loro più importanti protagonisti, hanno dato un grande contributo al raggiungimento di una conquista di civiltà. Ecco allora la musica di quegli artisti, con ricordi “d’autore” e testimonianze dei protagonisti della grande stagione di cambiamento. Fra gli ospiti del programma - che andrà in onda tutti i giovedì di luglio, agosto e settembre - Alberta Basaglia, Gino Paoli, Moni Ovadia, Massimo Cirri, Peppe Dell’Acqua, Franco Rotelli, Michele Zanetti, Mario Luzzatto Fegiz, Patrizio Fariselli degli Area, tanti altri...

mercoledì 11 luglio 2018

DOMANI GIO 12-7 SECONDA PUNTATA “BASAGLIA LIVE”

Prosegue domani giovedì 12-7, alle 11.55, su Radio Rai Fvg, “Basaglia Live”, il programma ideato e condotto da Carlo Muscatello, a cura di Assunta Cannatà. Dopo Ornette Coleman (maggio ‘74), spazio al concerto degli Area del giugno ‘74, con musiche dello storico gruppo e un’intervista a Patrizio Fariselli, tastierista della band, protagonista pochi mesi fa di un concerto nel teatrino dell’ex manicomio triestino. Ospite della puntata anche lo psichiatra Franco Rotelli, primo erede di Basaglia, dopo la scomparsa di quest’ultimo nell’agosto 1980. Quarant’anni dopo la legge 180 che ha chiuso i manicomi, “Basaglia Live” - ascoltabile anche su www.sedefvg.rai.it - propone il ricordo degli artisti e dei concerti nel parco e nel teatrino di San Giovanni, a Trieste, che negli anni Settanta hanno contribuito ad aprire l’ospedale psichiatrico. Da Ornette Coleman agli Area, da Francesco Guccini a Franco Battiato, da Gino Paoli a Giorgio Gaslini, da Moni Ovadia con Alfredo Lacosegliaz ad Alberto Camerini e tanti altri, senza dimenticare il Premio Nobel Dario Fo: una mappa degli eventi musicali e artistici che negli anni Settanta hanno attirato migliaia di giovani e meno giovani nel grande parco di San Giovanni, a Trieste, nel manicomio che stava aprendo le sue porte alla città. Oggi sono passati quarant’anni dalla legge 180, che porta il nome di Franco Basaglia: ma non tutti ricordano che quella importante stagione che ha portato alla chiusura dei manicomi, e alla restituzione dei diritti di cittadinanza ai tanti “matti”, è passata anche attraverso la musica. Il jazz, il rock, la canzone d’autore, con alcuni dei loro più importanti protagonisti, hanno dato un grande contributo al raggiungimento di una conquista di civiltà. Ecco allora la musica di quegli artisti, con ricordi “d’autore” e testimonianze dei protagonisti della grande stagione di cambiamento. Fra gli ospiti del programma - che andrà in onda tutti i giovedì di luglio, agosto e settembre - Alberta Basaglia, Gino Paoli, Moni Ovadia, Massimo Cirri, Peppe Dell’Acqua, Franco Rotelli, Michele Zanetti, Mario Luzzatto Fegiz, Patrizio Fariselli degli Area, tanti altri...

sabato 7 luglio 2018

di ENRICO MENTANA

Ho preso una decisione. Ho detto e scritto tante volte che noi della generazione degli anni 50 e 60 abbiamo potuto realizzare il nostro sogno di fare i giornalisti, quel che è ormai precluso anche ai più bravi tra i giovani di oggi. Ho cercato di spiegare perché si sia operata questa chiusura pressoché totale (peraltro simile a quella di tante altre professioni). Crisi della stampa tradizionale, crollo della pubblicità, abbattimento dei profitti per l'invalersi del web, costo sempre più alto del lavoro giornalistico già in essere in rapporto alle entrate degli editori, e tanto altro. Il risultato però è che noi siamo ancora seduti, tutelati da contratti che ci tutelano, ben pagati, con una cassa sanitaria autonoma e una pensione che ci aspetta. Fuori tanti giovani, potenzialmente più che meritevoli, aspettano in piedi e senza garanzie. E anche lettori e telespettatori sono come noi: del resto un prodotto fatto da sessantenni, con modalità novecentesche, è seguito per consuetudine, tradizione e simili coordinate politico-culturali da un pubblico in cui i giovani proprio non ci sono o quasi. Allora è giunto per me il momento di fare qualcosa di tangibile: far nascere un quotidiano digitale realizzato solo da giovani regolarmente contrattualizzati, magari con la tutela redazionale di qualche "vecchio" a titolo amatoriale (ribaltando la logica dello stage!) che possa riaprire il mercato della scrittura e della lettura giornalistica per le nuove generazioni. Di mio ci metterò una parte del finanziamento e il contributo quotidiano di scritti che fino a oggi ho postato su Facebook. Se con contributi economici e pubblicità si reggerà, bene. Se - come inevitabile almeno all'inizio- sarà in passivo, ci penserò io. Se - come spero - diventerà profittevole, tutto l'attivo sarà usato per nuove assunzioni e collaborazioni. Se per motivi loro ci saranno aziende o mecenati in grado di aiutare senza nulla pretendere saranno benvenuti. Per la raccolta pubblicitaria sarà scelto chi farà l'offerta migliore. Chiederò all'ordine dei giornalisti e alla FNSI quali possano essere le griglie normative e contributive più corrette e solo allora penserò a come avviare il reclutamento. Restiamo in contatto!

giovedì 5 luglio 2018

TARGHE TENCO 2018, ECCO I VINCITORI

MOTTA, MIRKOEILCANE, GIUSEPPE ANASTASI, FABIO CINTI, FRANCESCA INCUDINE e l’album a progetto VOCI PER LA LIBERTA’ – UNA CANZONE PER AMNESTY sono i vincitori delle Targhe Tenco 2018, il riconoscimento assegnato dal 1984 ai migliori dischi italiani di canzone d’autore usciti nel corso dell’anno trascorso. Gli artisti e i progetti discografici sono stati votati dalla più ampia giuria in Italia composta da giornalisti e critici musicali, fra cui Carlo Muscatello. Il cantante, polistrumentista e autore di testi FRANCESCO MOTTA con l’album VIVERE O MORIRE (etichetta Sugar) si aggiudica la Targa Tenco per il Disco in assoluto. Gli altri finalisti erano, in ordine alfabetico, Filippo Andreani (Il secondo tempo); Alessio Bonomo (La musica non esiste); Ermal Meta (Non abbiamo armi); Mirkoeilcane (Secondo me); The Zen Circus (Il fuoco in una stanza). MIRKOEILCANE con la canzone Stiamo tutti bene (etichetta Fenix Entertainment) è il vincitore della Targa per la Miglior Canzone, che, ricordiamo, va agli autori dei brani e non agli interpreti. A contendersi il primo posto: Ginevra Di Marco (Ninna nanna in fondo al mare); Alessio Lega (Ambaradan); Motta (Mi parli di te); Motta (Vivere o morire); The Zen Circus (Catene); The Zen Circus (Il fuoco in una stanza); Agnese Valle / Pino Marino (Come la punta del mio dito). Per la sezione Opera Prima la vittoria è andata a GIUSEPPE ANASTASI con CANZONI RAVVICINATE DEL VECCHIO TIPO (etichetta GiuroUniversal Music/Artist First). Facevano parte delle nomination: Francesco Anselmo (Il gioco della sorte); Dunk (Dunk); Andrea Poggio (Controluce); Paola Rossato (Facile). Per la targa Miglior album in dialetto, la più votata è stata FRANCESCA INCUDINE con TARAKÈ (etichettaIsola Tobia Label). Gli altri candidati erano: La Maschera (ParcoSofia); Peppe Lanzetta (Non canto, non vedo, non sento); Elena Ledda (Làntias); Otello Profazio (La storia). FABIO CINTI con LA VOCE DEL PADRONE - UN ADATTAMENTO GENTILE (etichettaPrivate Stanze) è risultato il più apprezzato per la categoria Interpreti di canzoni non proprie. Tra i finalisti: Patrizia Cirulli (Sanremo d'Autore); Corsi / Alloisio (Luigi); Grazia Di Michele (Folli Voli); Marco Rovelli (Bella una serpe con le spoglie d'oro). Per la nuova Targa Tenco Album collettivo a progetto ha ottenuto maggiori consensi VOCI PER LA LIBERTÀ - UNA CANZONE PER AMNESTY. Gli altri progetti finalisti erano: Ama chi ti ama; Cantautori per Amatrice; Ko computer; La bellezza riunita. 
Tutte le informazioni sulle Targhe Tenco si possono trovare all’indirizzo: www.clubtenco.it Le Targhe verranno consegnate nell'ambito della Rassegna della Canzone d'Autore (Premio Tenco 2018) organizzata dal Club Tenco con il contributo del Comune di Sanremo, SIAE, NUOVOIMAIE, Casinò di Sanremo, Regione Liguria, Camera di Commercio delle Riviere di Liguria e Coop Liguria, in programma al Teatro Ariston di Sanremo dal 18 al 20 ottobre. Come nella scorsa edizione, la giornata dedicata alle Targhe Tenco sarà il giovedì. I biglietti per assistere alla manifestazione sono disponibili, senza diritti di prevendita, presso il Teatro Ariston di Sanremo e fino al 22 luglio gli abbonamenti avranno un prezzo ridotto.

COMINCIA OGGI BASAGLIA LIVE, SU RADIO RAI FVG

Comincia oggi giov 5-7, alle 11.55, su Radio Rai Fvg, “Basaglia Live”, un programma ideato e condotto da Carlo Muscatello, a cura di Assunta Cannatà. Quarant’anni dopo la legge 180 che ha chiuso i manicomi, il ricordo degli artisti e dei concerti nel parco e nel teatrino di San Giovanni, a Trieste, che negli anni Settanta hanno contribuito ad aprire l’ospedale psichiatrico. Da Ornette Coleman agli Area, da Francesco Guccini a Franco Battiato, da Gino Paoli a Giorgio Gaslini, da Moni Ovadia con Alfredo Lacosegliaz ad Alberto Camerini e tanti altri, senza dimenticare il Premio Nobel Dario Fo: mappa degli eventi musicali e artistici che negli anni Settanta hanno attirato migliaia di giovani e meno giovani nel grande parco di San Giovanni, a Trieste, nel manicomio che stava aprendo le sue porte alla città. Oggi sono passati quarant’anni dalla legge 180, che porta il nome di Franco Basaglia, scomparso nel 1980: ma non tutti ricordano che quella importante stagione che ha portato alla chiusura dei manicomi, e alla restituzione dei diritti di cittadinanza ai tanti “matti”, è passata anche attraverso la musica. Il jazz, il rock, la canzone d’autore, con alcuni dei loro più importanti protagonisti, hanno dato un grande contributo al raggiungimento di una conquista di civiltà. Ecco allora la musica di quegli artisti, con ricordi “d’autore” e testimonianze dei protagonisti della grande stagione di cambiamento. Fra gli ospiti del programma - che andrà in onda tutti i giovedì di luglio, agosto e settembre, ma è ascoltabile anche su www.sedefvg.rai.it - Alberta Basaglia, Gino Paoli, Moni Ovadia, Massimo Cirri, Peppe Dell’Acqua, Franco Rotelli, Michele Zanetti, Mario Luzzatto Fegiz, Patrizio Fariselli degli Area, tanti altri...

martedì 3 luglio 2018

NASCE AGIMP, ASSOCIAZIONE GIORNALISTI E CRITICI MUSICALI

Si chiamerà AGIMP l’associazione di giornalisti e critici musicali che nascerà al Mei di Faenza il 29 e 30 settembre nell’ambito del Forum del Giornalismo Musicale, giunto alla sua terza edizione. L’AGIMP (Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) prenderà vita dopo due anni di confronto e approfondimento. In particolare negli ultimi mesi si è svolto un proficuo lavoro, guidato da Michele Manzotti, per arrivare a redigere uno statuto che sarà presentato in una assemblea durante la due giorni del Forum. Per aderire, ricevere la bozza di statuto o avere maggiori informazioni si può scrivere a: associazioneagimp@gmail.com e, per conoscenza, a mei@materialimusicali.it. Al momento sono già un centinaio gli aderenti. Fra i vari altri appuntamenti del Forum, domenica 30 settembre si terrà un corso di formazione professionale, aperto anche ai non iscritti all’ordine dei giornalisti, che vedrà tra i relatori Riccardo Vitanza (fondatore e amministratore unico dell’agenzia di comunicazione Parole & Dintorni), Michele Monina (critico musicale), Fabrizio Galassi (consulente social music marketing) e Paolo Prato (musicologo e saggista). Il Forum del giornalismo musicale, ideato da Giordano Sangiorgi e diretto da Enrico Deregibus, è un evento mai realizzato in Italia, che sin dalla prima edizione ha suscitato grande interesse, con la presenza di tantissimi giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, delle radio e tv e di tutti i new media. Come sempre la due giorni prende forma anche in base agli stimoli dei giornalisti stessi, che potranno offrire ulteriori idee e spunti da qui a settembre. Durante il Forum verrà poi assegnata, per la sesta edizione, la Targa Mei Musicletter, premio nazionale dedicato al giornalismo musicale sul web. Come di consueto saranno premiati il “Miglior sito collettivo” e il “Miglior blog personale”, mentre il premio speciale quest’anno sarà conferito al “Miglior festival musicale italiano”. La Targa Mei Musicletter è nata nel 2013 da un’idea del blogger e responsabile di Musicletter.it Luca D’Ambrosio.