martedì 29 settembre 2015

TARGHE TENCO 2015

Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Basile, La Scapigliatura, Têtes de Bois, Cristina Donà/Saverio Lanza, Samuele Bersani/Pacifico sono i vincitori delle Targhe Tenco 2015, il riconoscimento più autorevole della musica italiana, organizzato dal 1984 dal Club Tenco e assegnato da una giuria composta da circa 230 giornalisti (di gran lunga la più vasta e rappresentativa in Italia in campo musicale). Mauro Ermanno Giovanardi con “Il mio stile” si aggiudica la Targa per l'album dell'anno. Con lui in gara c'erano (elencati in ordine alfabetico per artista, così come nelle seguenti sezioni): Paolo Benvegnù, “Earth Hotel”; Carmen Consoli, “L'abitudine di tornare”; Fabi Silvestri Gazzé, “Il padrone della festa”; Iosonouncane, “Die”; Max Manfredi, “Dremong”. La Targa per l'album in dialetto va a Cesare Basile con “Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più”. Gli altri finalisti erano: Alessio Bondì, “Sfardo”; Canzoniere Grecanico Salentino, “Quaranta”; Enzo Gragnaniello, “Misteriosamente”; Giuseppe Moffa, “Terribilmente demodé”; Salvo Ruolo, “Canciari patruni ’un è l’bittà”. Nella sezione “Opera prima” la vittoria è andata a La Scapigliatura, con il disco omonimo. Concorrevano anche: Piergiorgio Faraglia, “L'uomo nero”; Maldestro, “Non trovo le parole”; Non Giovanni, “Ho deciso di restare in Italia”; Simona Norato, “La fine del mondo”; Santa Margaret, “Il suono analogico cova la sua vendetta”. Fra gli interpreti di canzoni non proprie (quindi non cantautori) hanno prevalso i Têtes de Bois con l’album “Extra” dedicato a Léo Ferré. Le altre nominations: Alice, “Weekend”; Diodato, “A ritrovar bellezza”; Federico Fiumani, “Un ricordo che vale dieci lire”; Musica Nuda, “Little Wonder”. La Targa per la miglior canzone (in cui si fronteggiano gli autori dei brani e non gli interpreti) riserva un ex aequo al primo posto tra “Il senso delle cose” di Cristina Donà e Saverio Lanza, cantata da Cristina Donà, e “Le storie che non conosci” di Samuele Bersani e Pacifico (Gino De Crescenzo) che l'hanno cantata con la partecipazione di Francesco Guccini. Con loro in finale c'erano: “Gigi Meroni” scritta da Filippo Andreani e Luca Ghielmetti, cantata da Filippo Andreani; “Il negro” firmata da Max Manfredi e Fabrizio Ugas e cantata da Max Manfredi; “Stormi” scritta e interpretata da Iosonouncane (Jacopo Incani). Maggiori informazioni sulle Targhe si potranno trovare nei prossimi giorni all’indirizzo: www.clubtenco.it La consegna delle Targhe torna quest'anno nell'ambito del “Tenco”, al quale tutti i vincitori parteciperanno e che è intitolato “Fra la via Aurelia e il West – dedicato a Francesco Guccini”, in programma dal 22 al 24 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo. Il Premio Tenco, detto anche “Rassegna della canzone d'autore”, è organizzato dal Club Tenco con il contributo del Comune di Sanremo e di SIAE e il sostegno di Coop Liguria e Casinò di Sanremo. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare alla cassa del Teatro Ariston (Via Matteotti 107, Sanremo - Tel. 0184 507070) tutti i giorni dalle 16 alle 21, anche telefonicamente. I singoli biglietti possono essere acquistati anche on line attraverso www.clubtenco.it, www.premiotenco.it e www.facebook.com/ilclubtenco Negli ultimi anni la Targa Tenco per il miglior disco è andata nel 2008 ai Baustelle, nel 2009 a Max Manfredi, nel 2010 a Carmen Consoli, nel 2011 a Vinicio Capossela, nel 2012 ex aequo ad Afterhours e Zibba & Almalibre, nel 2013 a Niccolò Fabi, nel 2014 a Caparezza. Quella nella sezione dialetto, nel 2008 a Davide Van De Sfroos, nel 2009 a Enzo Avitabile, nel 2010 a Peppe Voltarelli, nel 2011 a Patrizia Laquidara e Hotel Rif, nel 2012 a Enzo Avitabile, nel 2013 a Cesare Basile, nel 2014 a Loris Vescovo. La Targa come opera prima ha visto primeggiare nel 2008 Le Luci della Centrale Elettrica, nel 2009 gli Elisir, nel 2010 Piero Sidoti, nel 2011 Cristiano Angelini, nel 2012 Colapesce, nel 2013 Appino, nel 2014 Filippo Graziani. Fra gli interpreti hanno vinto: nel 2008 Eugenio Finardi con Sentieri Selvaggi & Carlo Boccadoro, nel 2009 Ginevra Di Marco, nel 2010 Avion Travel, nel 2011 Roberta Allosio, nel 2012 Francesco Baccini, nel 2013 Mauro Ermanno Giovanardi, nel 2014 Raiz & Mesolella. La Targa per la miglior canzone è stata sospesa nel 2006 e ripristinata nel 2014, quando hanno prevalso i Virginiana Miller, autori e interpreti del brano "Lettera di San Paolo agli operai". www.clubtenco.it

sabato 26 settembre 2015

JOVANOTTI 12-1 LUBIANA

Dopo il grande successo dell’album “Lorenzo 2015 cc” e il trionfo del tour negli stadi, Jovanotti torna in pista. Comincia infatti il 19 novembre da Rimini la nuova tournèe invernale, con uno spettacolo completamente rinnovato e pensato apposta per gli spazi coperti. Uno show che verrà portato in Italia ma anche nel resto d’Europa, con una tappa vicina a chi parte dalle nostre zone, martedì 12 gennaio a Lubiana. «Useremo lo spazio chiuso di un palasport - dice Lorenzo, tornato ai vertici delle classifiche di vendite con il nuovo album e con “L’estate addosso”, uno dei brani più ascoltati dell’estate appena conclusa - per trasformarlo in una pancia, caverna, sotterraneo, navicella spaziale, macchina del tempo, labirinto di specchi, camera da letto, teatro, club, palestra di boxe, laboratorio, garage, dancehall...». I fan di Jova avranno dunque modo di rivedere il loro idolo anche nei mesi freddi, dopo la bella serie di tutto esaurito infilata dal tour “Lorenzo negli stadi 2015”. In occasione del quale ha detto: «Come direbbero gli americani, volevo uno show “larger than life”. Tutto ruota intorno all'estate e ai cartoni animati, con l'idea di partenza della “bambinizzazione” del mondo». Il risultato? Due ore e mezzo di spettacolo ad alto livello, con inserti “visual” («volevo far vivere a questi ragazzi l’idea di un cinema all’aperto, non raccontare una storia ma farli entrare in un tunnel...») ma anche piccoli grandi camei, audio e video, di artisti come Fiorello, Ornella Muti, Carlo Conti, Filippo Timi e Claudio Cecchetto, suo antico scopritore, prima come dj e poi come interprete e autore. Il tutto assemblato dalla regia dello stesso Lorenzo, che in scena giocava un po’ al supereroe un po’ al cowboy del futuro, con addosso costumi che lui stesso ha collaborato a disegnare, su un palco che si allunga, si allarga e si espande fino a raccogliere il pubblico in un ipotetico grande abbraccio. Perchè «volevo dare immediatamente l’idea di movimento, di velocità, di energia, di modernità e che potesse portarmi in diversi punti dello stadio in modo da non avere mai un “centro” e nemmeno un frontepalco. Abbiamo in pratica la “prima fila” più lunga del mondo, tutto il prato è in prima fila». Ma ecco il calendario dei nuovi concerti: 19 e 20 novembre debutto a Rimini, poi 22 e 24 novembre Livorno, 27, 28 e 30 novembre Milano; 2, 3 e 5 dicembre Torino, 8 dicembre Bruxelles, 10 dicembre Zurigo, 12 e 13 dicembre Montichiari, 15 dicembre Pesaro, 18 e 19 dicembre Conegliano, 21 e 22 dicembre Bologna, 27, 28 e 30 dicembre Roma; 2 e 3 gennaio Acireale, 5 e 6 gennaio Caserta, 12 gennaio Lubiana, 14 gennaio Düsseldorf.

venerdì 25 settembre 2015

MADAME GUITAR a Tricesimo, Udine

L’arte chitarristica di Franco Cerri, il flamenco di Faustino Fernandez, un omaggio a John Renbourn, il ricordo di Sergio Endrigo per voce della figlia Claudia... Tutto questo e tante altre cose sarà la decima edizione di “Madame Guitar”, il festival internazionale di chitarra acustica che si apre stasera a Tricesimo. Si comincia alle 20.30, al Teatro Garzoni, con il concerto del duo chitarristico portoghese guidato dal massimo solista di fado, Custodio Castelo. Poi la serata diventerà un omaggio John Renbourn, fondatore dei Pentangle, maestro della chitarra che tante volte ha suonato in Friuli, purtroppo recentemente scomparso e mai abbastanza compianto. Il tributo verrà affidato a tre musicisti che hanno suonato con lui in vari momenti della sua carriera: l’italiano Reno Brandoni negli anni Ottanta, il croato Ljubo Majstorovich nei Novanta e l’inglese Wizz Jones, collaboratore e amico di sempre. Si pensi che il musicista doveva suonare con Renbourn proprio la sera in cui è mancato, nel marzo scorso. E assieme, rivela Marco Miconi, patron e anima di “Madame Guitar”, i due artisti dovevano aprire l’edizione di quest’anno della rassegna. Domani e domenica la rassegna vivrà di giorno di mostre di chitarre e dischi da collezione, concerti mattutini e pomeridiani per le vie del centro di Tricesimo. La sera, appuntamento in teatro con il quartetto di Antonio Forcione, il quartetto flamenco di Faustino Fernandez, l’eterna chitarra di Franco Cerri (il jazzista che purtroppo ha guadagnato più denaro e popolarità con la pubblicità dell’”uomo in ammollo”, che con decenni di dischi e concerti...) in duo con Antonio Onorato. Citazione particolare per Claudia Endrigo, che ricorderà il padre Sergio, scomparso dieci anni fa. Fra l’altro il cantautore, nato a Pola nel 1933, aveva scritto una canzone intitolata proprio “Madame Guitar”. È ancora in edicola, con la rivista Musica Jazz, un album-tributo per ricordarlo, prodotto dal friulano Alberto Zeppieri.

mercoledì 16 settembre 2015

PER FAVORE, NON CHIAMATELI DEPORTATI (lettera a Repubblica)

LETTERA A REPUBBLICA pubblicata il 16-9-15 Nella vicenda degli insegnanti vedo che viene usato con una certa frequenza, dai diretti interessati, il termine "deportati". Visto che le parole sono importanti, trovo che il termine sia quanto meno inopportuno o forse addirittura offensivo per la storia del nostro paese. Ricordo al proposito mio padre, che a trent'anni, nel 1957, lasciò in Calabria mia madre e me, che avevo un anno, per inseguire un posto fisso e sicuro a Trieste. Dove la mia famiglia si ricongiunse un anno dopo. Non erano tempi di comunicazioni facili con Skype, Whatsapp, telefonini, sms, mail... Ma nessuno, a casa mia, si è mai sentito un "deportato". Carlo Muscatello Trieste