martedì 17 novembre 2020

PREMIO TENCO 2020 SOLO SU RAITRE

La consegna delle Targhe Tenco e dei Premi Tenco andrà in onda in tv. Alla luce delle nuove disposizioni governative per il contenimento del Covid-19, con le ristrettezze negli spostamenti e con l’impossibilità di ospitare il pubblico in sala, il Club Tenco ha pensato di caratterizzare il Premio Tenco 2020 con l’esclusiva celebrazione dei riconoscimenti che avverrà via etere.  

 

Un modo per arrivare direttamente e in sicurezza nelle case degli spettatori attraverso uno speciale su Rai3 che andrà in onda nei prossimi mesi. 

 

Le registrazioni verranno effettuate il 19, 20 e 21 novembre, giorni inizialmente destinati alla manifestazione dal vivo e la location sarà, come sempre, Sanremo ma oltre al Teatro Ariston ci saranno anche altri luoghi caratteristici della città dei fiori. 

 

Quest’anno, inoltre, è stato istituito il Premio GrupYorum in omaggio alla omonima band turca impegnata politicamente e socialmente e perseguitata dal regime di Erdogan, che gli ha proibito qualunque concerto e ha incarcerato alcuni dei suoi membri. Tre di questi sono morti dopo quasi un anno di sciopero della fame. È a nome loro e a quello di tutti quei cantautori e musicisti, e sono moltissimi nel mondo, che sono perseguitati dalla dittatura, che è rivolto il Premio. 

 

Il nuovo report di Freemuse, organizzazione francese che documenta i casi di censura musicale e artistica nel mondo, ad aprile 2020, conta un'analisi approfondita di 711 atti di violazione della libertà artistica nel 2019 in 93 paesi.  

 

Il Premio GrupYorum sarà consegnato al cantautore e musicista egiziano Ramy Essam con la seguente motivazione.

 

«Grazie anche alla canzone “vattene” rivolta a Mubarak, è stato l’emblema musicale delle manifestazioni del 2011 in piazza Tahrir al Cairo durante le quali è stato anche arrestato e torturato.  È stato oppositore sia del governo islamista Morsi e, dopo il tentativo di costui di impadronirsi dei pieni poteri attraverso una riforma costituzionale, anche di quello del generale golpista al-Sisi. Le continue canzoni contro la censura e le repressioni, lo hanno costretto nel 2014 all’esilio da dove ha continuato a battersi in difesa degli oppositori arrestati, tra cui il regista Shady Habash, morto nelle carceri egiziane due anni dopo l’arresto, mentre era ancora in attesa di processo».

 

Ricordiamo che i vincitori delle Targhe Tenco 2020 sono: Brunori Sas (Cip!) per il Miglior album in assolutoPaolo Jannacci (Canterò) per la miglior Opera PrimaTosca si è aggiudicata la Targa Interprete di canzoni con l’album Morabeza e la Targa Miglior Canzone con Ho amato tutto (scritta da Pietro Cantarelli); la Nuova Compagnia di Canto Popolare (Napoli 1534. Tra moresche e villanelle) ha vinto la Targa per il miglior Album in Dialetto. Ex aequo per la Targa Album Collettivo a Progetto andata a Note di viaggio - Capitolo 1: venite avanti… e Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero.

mercoledì 4 novembre 2020

FNSI: SI RIAPRE LA PARTITA DEI CONTRATTI NONOSTANTE L’EMERGENZA SANITARIA / da newsletter Ordine giornalisti fvg


di Carlo Muscatello*

Mentre la pandemia non concede tregua e si abbatte anche sulle nostre redazioni (un abbraccio e un augurio affettuoso ai colleghi di Primorski e Piccolo...), il sindacato dei giornalisti continua fra mille difficoltà il suo lavoro. Nei giorni scorsi la Fnsi ha firmato un nuovo contratto con l’Associazione nazionale delle testate online (Anso) e la Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc).  E nelle stesse ore ha ripreso il dialogo con la Fieg, che si era interrotto con l’inizio della pandemia.

Ma andiamo per ordine. L’accordo con Anso e Fisc, che ha validità dal primo novembre 2020, è propedeutico alla sottoscrizione di un contratto collettivo di settore che le parti si sono impegnate a definire entro il 30 giugno 2021. Un accordo che si è reso necessario per non lasciare senza regolamentazione contrattuale le aziende che applicavano il contratto collettivo Uspi-Fnsi, che ha cessato di produrre effetti il 30 maggio scorso.

“Si apre - ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – una fase di ampia collaborazione con le organizzazioni rappresentative di un settore editoriale che necessita di uno strumento contrattuale adeguato alla dimensione e alle esigenze produttive delle aziende. L'obiettivo è far emergere e favorire l'occupazione giornalistica, riconoscendo diritti e tutele in un quadro di sostenibilità. L'accordo raggiunto è soltanto un primo passo, reso possibile dalla serietà e dal senso di responsabilità di tutti gli interlocutori”.

E siamo al secondo punto. Per il rinnovo del contratto Fnsi-Fieg c’è stato in queste settimane un tentativo di accelerazione da parte degli editori, dovuto probabilmente all’esigenza di supportare la loro richiesta di contributi presentata al governo. Il crollo della carta prosegue, la situazione complessiva del settore è sempre più difficile, gli editori segnalano di avere dei costi che non riescono più a sostenere. Dunque chiedono innanzitutto flessibilità ed elasticità, puntando a una sostenibilità dei costi (nel mirino ci sono anche le domeniche...) che potrebbe passare attraverso un contratto ponte di dodici mesi, finiti i quali si passerebbe alla trattativa vera e propria per il rinnovo.

La lista della spesa che la Fieg ha presentato al governo è lunga. Sgravi di tutti i tipi, soldi per (ulteriori) prepensionamenti, fondi persino per incentivare gli esodi.

Il sindacato dei giornalisti - che di flessibilità ed elasticità ne ha già concesse in passato - punta innanzitutto alla difesa del contratto e chiede impegni per l’occupazione regolare, anche per contribuire a rimettere in sesto i conti disastrati dell’Inpgi, che sta per presentare l’ennesimo disavanzo-monstre.

E poi c’e la partita dell’equo compenso da riaprire: il governo vorrebbe eliminare i co.co.co usati in maniera indiscriminata dagli editori, che pretendono da sempre mani libere nei rapporti con i collaboratori, vero anello debole della catena. E ancora la lista di attesa sempre più lunga per l’ex fissa, il cui debito nel frattempo è salito a 125 milioni. E infine le nuove figure da utilizzare per il digitale richieste dalla controparte datoriale, sulle quali è necessario un confronto serio.

Tutti temi che andranno affrontati con senso di responsabilità al tavolo delle trattative.


*presidente Assostampa Fvg


martedì 3 novembre 2020

SAN GIUSTO D’ORO 2020 AD ANDREA SEGRÈ, TARGA SPECIALE A GIOVANNA BOTTERI

 Il San Giusto d'oro 2020 va ad Andrea Segrè, la targa speciale a Giovanna Botteri. Lo ha deciso l’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani, che organizza il premio - nato nel 1967 su iniziativa del Gruppo Giuliano Cronisti e giunto alla 54.a edizione - con la collaborazione del Comune di Trieste e il sostegno della Fondazione CrTrieste.

"Con il premio ad Andrea Segrè - spiega Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa Fvg - vogliamo riconoscere e sottolineare l’intuizione e l’importante lavoro svolto in questi anni dal docente e ricercatore triestino, che partendo dal suo lavoro all’Università di Bologna ha contribuito a fare della lotta agli sprechi alimentari e della difesa dell’ambiente un tema di rilievo internazionale. È partito da un dato di fatto: a fronte di oltre 800 milioni di persone che nel mondo soffrono ancora la fame, quasi un terzo del cibo viene sprecato senza nemmeno arrivare in tavola. Uno spreco eticamente non accettabile che è anche un problema ambientale, essendo fra i responsabili del surriscaldamento globale. L’intuizione di Segrè, figlia degli insegnamenti ricevuti in famiglia dalla nonna lussignana e in sintonia con il magistero di Papa Francesco, assume ulteriore valore in questi tempi drammatici di pandemia, che con l’emergenza sanitaria sta portando con sé anche quella economica e sociale”.

“Con la targa speciale a Giovanna Botteri - aggiunge il presidente di Assostampa Fvg - premiamo il lavoro di una collega giornalista nata a Trieste, che qui ha mosso i primi passi di una carriera che l’ha portata a essere testimone dei grandi avvenimenti internazionali degli ultimi decenni. Le guerre nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq, gli anni della presidenza Obama e di quella Trump, e poi l’arrivo in Cina proprio all’esplodere della pandemia che ha cambiato il mondo, raccontando agli italiani con due mesi di anticipo quello che poi sarebbe purtroppo accaduto anche nel nostro Paese. Giornalista dell’anno e volto tv popolare in questo drammatico 2020, Botteri ha sempre raccontato i fatti con sensibilità, senza indulgere a facili protagonismi, ponendosi dalla prospettiva della gente comune. E non dimenticando mai quel tocco di femminile triestinità di chi ha girato il mondo ma non ha dimenticato la propria città e le proprie origini”.

“L’edizione 2020 del San Giusto d’oro - conclude Muscatello - è doverosamente dedicata a tutti i nostri operatori sanitari, impegnati in questi drammatici mesi nella lotta alla pandemia, per la salute e la vita delle persone”.

La cerimonia di consegna del premio e della targa si terrà nella prima metà di dicembre nell’aula del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, stante l’inagibilità della tradizionale sede del Municipio triestino.