...sogni e bisogni fra musica e spettacolo, cultura e politica, varie ed eventuali... (blog-archivio di articoli pubblicati + altre cose) (già su splinder da maggio 2003 a gennaio 2012, oltre 11mila visualizzazioni) (altre 86mila visualizzazioni a oggi su blogspot...) (twitter@carlomuscatello)
martedì 19 novembre 2019
USA E UCRAINA, “I SUONI DELLE RADICI” 27-11-19
Dagli Stati Uniti e dall’Ucraina al Friuli Venezia Giulia. DOMANI Mercoledì 20 novembre alle 14.10 su RadioUno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it) va in onda una nuova puntata de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola.
Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue, dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, con Gary Lee Dove e Aleksander Voykanych.
Il primo è nato a Columbus, Georgia, da padre statunitense e madre italiana. Aveva appena sette anni quando la sua famiglia si è trasferita in Italia e ricorda con un sorriso che quando è arrivato qui, ed è andato a scuola, sapeva parlare solo in inglese e in dialetto triestino. Si è sempre occupato della cura del corpo e gestisce da molti anni una palestra.
Aleksander nel suo paese di origine era invece ingegnere edile. La crisi economica e la voglia di migliorare la situazione sua e della sua famiglia lo hanno fatto arrivare nel Friuli Venezia Giulia esattamente vent’anni fa. Attualmente è amministratore di una cooperativa sociale a Trieste. Ogni mattina, anche in pieno inverno, fa un bagno di mare a Barcola, sulla riviera triestina.
In programma brani di Bruce Springsteen, B.B.King, Bob Dylan e musiche tradizionali ucraine.
domenica 17 novembre 2019
13 (e 20) -11-19 GRECIA E SERBIA, 7a PUNTATA “I SUONI DELLE RADICI”
Dalla Grecia e dalla Serbia al Friuli Venezia Giulia. DOMANI Mercoledì 13 novembre alle 14.10 va in onda una nuova puntata de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola (streaming e podcast su www.sedefvg.it).
Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue, dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, con Irini Karavalaki e Aleksander “Sasha” Mitic. La prima è nata a Creta e vive da quasi trent’anni nel Friuli Venezia Giulia, dove è arrivata per il suo lavoro nel campo della sanità. È appassionata di musiche e danze della sua isola, canta in un coro ed è molto attiva fra le associazioni che uniscono i tanti greci che da secoli vivono a Trieste.
La storia di Sasha Mitic è molto diversa. Nato a Leskovac, all’inizio degli anni Novanta è stato costretto dalla guerra che stava insanguinando la sua terra a cercare rifugio e ricostruirsi una vita altrove. Nel ‘93 è dunque arrivato a Trieste, con pochi soldi e qualche contatto fra i tantissimi serbi che vivono nel capoluogo regionale. Ha cominciato lavorando nel mercato di piazza Ponterosso e si è sempre dato da fare. Attualmente lavora nella ristorazione, facendo conoscere la cucina serba anche nel Friuli Venezia Giulia.
In programma un brano di Cat Stevens, musiche greche - in particolare dell’isola di Creta - e serbe, fra cui un brano di Goran Bregovic.
sabato 9 novembre 2019
6-11-19 SESTA PUNTATA “I SUONI DELLE RADICI”, RADIOUNO RAI FVG
Da Polonia e Albania al Friuli Venezia Giulia. DOMANI Mercoledì 6 novembre alle 14.10 va in onda su RadioUno Rai Fvg una nuova puntata de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it).
Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue, dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, con due donne: Dorina Leka e Marta Makulec. La prima è nata a Tirana da una famiglia con origini triestine, il cognome della nonna materna è infatti Argentin. La sua è una famiglia di musicisti: madre pianista, padre direttore d’orchestra, e c’è anche uno zio che canta nel coro del Teatro Verdi. Dorina ha quindi ereditato la passione per la musica e anni fa ha partecipato al talent “X Factor”, arrivando fino alle fasi finali.
Marta Makulec è invece originaria della Polonia. È arrivata nel Friuli Venezia Giulia una decina di anni fa, grazie a un programma di scambi studenteschi. Ha scelto di rimanere e ha qui ha formato la sua famiglia. Con lei parliamo fra l’altro di Papa Wojtyla e Lech Walesa, il leader di Solidarnosc che ha contribuito a far uscire la Polonia dall’era sovietica. In programma anche un brano cantato da Dorina Leka e altri dalla scena contemporanea polacca.
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Dalle antiche migrazioni a quelle contemporanee, il Friuli Venezia Giulia è sempre stato terra di incontri, di passaggi, di arrivi e partenze di genti diverse. Donne e uomini provenienti da “altri mondi” che a volte si sono fermati qui, altre hanno proseguito il loro viaggio sempre alla ricerca di un avvenire migliore.
Per questo la nostra regione ha storicamente accolto al suo interno un’incredibile varietà etnica, culturale, religiosa: tante facce, tante anime, tanti colori destinati a mischiarsi all’interno di una grande contaminazione.
Dall’antica rete viaria romana ai voli low cost, passando per strade grandi e piccole, per autostrade e sentieri di montagna, donne e uomini sono arrivati fra noi con le loro lingue, le usanze e le tradizioni retaggio di popoli lontani, che hanno contribuito e contribuiscono sempre al confronto, alla diffusione delle idee e del pensiero, alla crescita, a volte alla formazione di una coscienza comune.
E poi c’è la musica, il vero esperanto, il ponte che unisce i popoli, l’idioma che permette di comunicare e comprendere anche a chi parla lingue diverse.
Il nostro viaggio radiofonico parla di questo. Dando la parola a chi arriva da paesi lontani e si trova a vivere, da tanti anni o magari soltanto da pochi mesi, nel nostro Friuli Venezia Giulia. Ascolteremo le loro storie, le musiche dei loro paesi d’origine, ma anche le canzoni italiane che li hanno accolti al loro arrivo qui. E magari li hanno fatti sentire un po’ a casa propria.
domenica 3 novembre 2019
SAN GIUSTO D'ORO 2019 A ZENO D’AGOSTINO, TARGA AI GIULIANI NEL MONDO
Il San Giusto d'oro 2019 va a Zeno D’Agostino, la targa speciale all’Associazione Giuliani nel mondo. Lo ha deciso l’Assostampa Fvg, sindacato unitario dei giornalisti, che organizza il premio - nato nel 1967 su iniziativa del Gruppo Giuliano Cronisti e giunto alla 53.a edizione - con la collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione CrTrieste.
"Con il premio a Zeno D’Agostino - spiega Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa Fvg - i giornalisti triestini vogliono riconoscere e sottolineare l’importante lavoro svolto in questi ultimi anni dal manager, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico orientale, per lo sviluppo della città di Trieste e della sua economia. Dal mare e dal porto è passata tutta la storia di Trieste ed è di tutta evidenza che, se si vuol dare un futuro alla città e ai suoi giovani, sempre sul mare e sul porto bisogna puntare. Il presidente D’Agostino lo ha capito perfettamente appena arrivato alla Torre del Lloyd e da allora lavora di conseguenza, portando a casa risultati di tutto rispetto. Risultati che auguriamo a lui ma soprattutto a Trieste di migliorare ancora”.
“Con la targa ai Giuliani nel mondo - aggiunge Muscatello - premiamo il lavoro di chi coltiva le radici della nostra terra, mantenendo un filo di collegamento con chi è nato qui ma vive lontano da qui. La loro attività porta il nome di Trieste in tutto il mondo. Nello spirito che nel lontano 1967 ha spinto i nostri colleghi di allora a fondare il San Giusto d’oro”.
“L’edizione 2019 del premio - conclude il presidente di Assostampa Fvg - è dedicata a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi due mesi fa nella Questura di Trieste. Anche i giornalisti triestini vogliono così onorare e rendere commosso omaggio a due giovani uomini caduti mentre svolgevano il loro lavoro per la nostra città. Una tragedia che ha toccato profondamente la comunità cittadina e ovviamente tutti gli operatori dell’informazione”.
La cerimonia di consegna del premio e della targa si terrà nella prima metà di dicembre nell’aula del Consiglio comunale di Trieste.
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San Giusto d’oro a Zeno D’Agostino
Con il premio a Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico orientale, si vuole riconoscere — a trecento anni dalla nascita del Porto Franco — il suo personale contributo allo sviluppo del porto, dunque del futuro di Trieste: uno sviluppo fatto di numeri importanti e in continua ascesa ma soprattutto di visione, di capacità di integrare i territori e di non accontentarsi della pur significativa crescita occupazionale; merito anche della volontà del presidente D’Agostino di vivere la città, partecipando alla sua vita quotidiana e dialogando con i suoi protagonisti, tra cui gli operatori dell’informazione, senza limitarsi a governarne importanti e fondamentali processi dall’alto o dal di fuori.
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Targa speciale all’Associazione Giuliani nel mondo
Con la targa speciale del San Giusto d’oro all’Associazione Giuliani nel mondo si vuole premiare la capacità di una realtà che festeggia mezzo secolo di feconda attività di portare la triestinità nel mondo, in tutti e cinque i continenti, testimoniando vicinanza a chi è stato costretto a lasciare la propria terra e nutrendo anche attraverso un organo d’informazione le radici di ieri e le attività di oggi.
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Albo d’oro
1967 Pietro Valdoni, chirurgo
1968 Doro Levi, archeologo
1969 Leonor Fini, pittrice
1970 Trio di Trieste
1971 Giorgio Strehler, regista
1972 Brenno Babudieri, medico ricercatore
1973 Raffaello de Banfield, compositore
1974 Paolo Budinich, fisico
1975 Giorgio Pilleri, scienziato
1976 Pier Paolo Luzzatto Fegiz, economista
1977 Luigi Spacal, pittore
1978 Giorgio Bugliarello, bioingegnere
1979 Piero Cappuccilli, cantante lirico
1980 Marcello Mascherini, scultore
1981 Diego de Castro, storico
1982 Franco Gulli, violinista
1983 Ottavio Missoni, stilista
1984 Claudio Magris, germanista
1985 Livio Paladin, giurista
1986 Fulvio Camerini, cardiologo
1987 Leo Castelli, gallerista
1988 Assicurazioni Generali
1989 Gillo Dorfles, critico d’arte
1990 Mila Schön, stilista
1991 Lelio Luttazzi, musicista
1992 Giorgio Voghera, scrittore
1993 Luciano Fonda, fisico
1994 Cesare Rubini, campione sportivo
1995 Claudio Erbsen, vicepresidente Associated Press
1996 Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico
1997 Boris Podrecca, architetto
1998 Tommaso Padoa Schioppa, eurobanchiere
1999 Gianfranco Gutty, Assicurazioni Generali
2000 Fedora Barbieri, cantante lirica
2001 Barcolana, regata
2002 Amos Luzzatto, presidente Comunità Ebraiche
2003 Boris Pahor, scrittore
2004 Manlio Cecovini, scrittore
2005 Raffaella Curiel, stilista
2006 Marzio Babille, medico Unicef
2007 Daniela Barcellona, cantante lirica
2008 Eugenio Ravignani, vescovo
2009 Bruno Chersicla, pittore
2010 Illycaffè
2011 Mauro Giacca, scienziato
2012 Coro “Antonio Illersberg”
2013 Susanna Tamaro, scrittrice
2014 Ariella Reggio, attrice
2015 Don Mario Vatta, sacerdote
2016 Psichiatria Triestina, nel ricordo di Basaglia
2017 Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin
2018 Comunità ebraica triestina a 80 anni dalle leggi razziali
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San Giusto d’oro straordinario
Giuliani d’Australia
Associazioni Triestini e Goriziani in Roma
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Riconoscimenti e targhe speciali
Mario Nordio
Massimo Della Pergola
Demetrio Volcic
Carpinteri e Faraguna
Mario Magajna
Tullio Kezich
Danilo Soli
Ugo Borsatti
Biancamaria Piccinino
Mario Suban
Mario Luzzatto Fegiz
Luciano Ceschia
Studenti del Petrarca per la mostra “Razzismo in cattedra”
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