martedì 19 novembre 2019

USA E UCRAINA, “I SUONI DELLE RADICI” 27-11-19

Dagli Stati Uniti e dall’Ucraina al Friuli Venezia Giulia. DOMANI Mercoledì 20 novembre alle 14.10 su RadioUno Rai Fvg (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it) va in onda una nuova puntata de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola. Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue, dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, con Gary Lee Dove e Aleksander Voykanych. Il primo è nato a Columbus, Georgia, da padre statunitense e madre italiana. Aveva appena sette anni quando la sua famiglia si è trasferita in Italia e ricorda con un sorriso che quando è arrivato qui, ed è andato a scuola, sapeva parlare solo in inglese e in dialetto triestino. Si è sempre occupato della cura del corpo e gestisce da molti anni una palestra. Aleksander nel suo paese di origine era invece ingegnere edile. La crisi economica e la voglia di migliorare la situazione sua e della sua famiglia lo hanno fatto arrivare nel Friuli Venezia Giulia esattamente vent’anni fa. Attualmente è amministratore di una cooperativa sociale a Trieste. Ogni mattina, anche in pieno inverno, fa un bagno di mare a Barcola, sulla riviera triestina. In programma brani di Bruce Springsteen, B.B.King, Bob Dylan e musiche tradizionali ucraine.

domenica 17 novembre 2019

13 (e 20) -11-19 GRECIA E SERBIA, 7a PUNTATA “I SUONI DELLE RADICI”

Dalla Grecia e dalla Serbia al Friuli Venezia Giulia. DOMANI Mercoledì 13 novembre alle 14.10 va in onda una nuova puntata de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola (streaming e podcast su www.sedefvg.it). Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue, dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, con Irini Karavalaki e Aleksander “Sasha” Mitic. La prima è nata a Creta e vive da quasi trent’anni nel Friuli Venezia Giulia, dove è arrivata per il suo lavoro nel campo della sanità. È appassionata di musiche e danze della sua isola, canta in un coro ed è molto attiva fra le associazioni che uniscono i tanti greci che da secoli vivono a Trieste. La storia di Sasha Mitic è molto diversa. Nato a Leskovac, all’inizio degli anni Novanta è stato costretto dalla guerra che stava insanguinando la sua terra a cercare rifugio e ricostruirsi una vita altrove. Nel ‘93 è dunque arrivato a Trieste, con pochi soldi e qualche contatto fra i tantissimi serbi che vivono nel capoluogo regionale. Ha cominciato lavorando nel mercato di piazza Ponterosso e si è sempre dato da fare. Attualmente lavora nella ristorazione, facendo conoscere la cucina serba anche nel Friuli Venezia Giulia. In programma un brano di Cat Stevens, musiche greche - in particolare dell’isola di Creta - e serbe, fra cui un brano di Goran Bregovic.

sabato 9 novembre 2019

6-11-19 SESTA PUNTATA “I SUONI DELLE RADICI”, RADIOUNO RAI FVG

Da Polonia e Albania al Friuli Venezia Giulia. DOMANI Mercoledì 6 novembre alle 14.10 va in onda su RadioUno Rai Fvg una nuova puntata de “I suoni delle radici, musiche e storie da paesi lontani”, il programma di Carlo Muscatello a cura di Mario Mirasola (streaming e podcast su www.sedefvg.rai.it). Il viaggio attraverso le storie e le musiche dei paesi di origine di cittadini del Friuli Venezia Giulia nati in altre parti del mondo prosegue, dopo la sigla “African marketplace” di Dollar Brand, con due donne: Dorina Leka e Marta Makulec. La prima è nata a Tirana da una famiglia con origini triestine, il cognome della nonna materna è infatti Argentin. La sua è una famiglia di musicisti: madre pianista, padre direttore d’orchestra, e c’è anche uno zio che canta nel coro del Teatro Verdi. Dorina ha quindi ereditato la passione per la musica e anni fa ha partecipato al talent “X Factor”, arrivando fino alle fasi finali. Marta Makulec è invece originaria della Polonia. È arrivata nel Friuli Venezia Giulia una decina di anni fa, grazie a un programma di scambi studenteschi. Ha scelto di rimanere e ha qui ha formato la sua famiglia. Con lei parliamo fra l’altro di Papa Wojtyla e Lech Walesa, il leader di Solidarnosc che ha contribuito a far uscire la Polonia dall’era sovietica. In programma anche un brano cantato da Dorina Leka e altri dalla scena contemporanea polacca. . Dalle antiche migrazioni a quelle contemporanee, il Friuli Venezia Giulia è sempre stato terra di incontri, di passaggi, di arrivi e partenze di genti diverse. Donne e uomini provenienti da “altri mondi” che a volte si sono fermati qui, altre hanno proseguito il loro viaggio sempre alla ricerca di un avvenire migliore. Per questo la nostra regione ha storicamente accolto al suo interno un’incredibile varietà etnica, culturale, religiosa: tante facce, tante anime, tanti colori destinati a mischiarsi all’interno di una grande contaminazione. Dall’antica rete viaria romana ai voli low cost, passando per strade grandi e piccole, per autostrade e sentieri di montagna, donne e uomini sono arrivati fra noi con le loro lingue, le usanze e le tradizioni retaggio di popoli lontani, che hanno contribuito e contribuiscono sempre al confronto, alla diffusione delle idee e del pensiero, alla crescita, a volte alla formazione di una coscienza comune. E poi c’è la musica, il vero esperanto, il ponte che unisce i popoli, l’idioma che permette di comunicare e comprendere anche a chi parla lingue diverse. Il nostro viaggio radiofonico parla di questo. Dando la parola a chi arriva da paesi lontani e si trova a vivere, da tanti anni o magari soltanto da pochi mesi, nel nostro Friuli Venezia Giulia. Ascolteremo le loro storie, le musiche dei loro paesi d’origine, ma anche le canzoni italiane che li hanno accolti al loro arrivo qui. E magari li hanno fatti sentire un po’ a casa propria.

domenica 3 novembre 2019

SAN GIUSTO D'ORO 2019 A ZENO D’AGOSTINO, TARGA AI GIULIANI NEL MONDO

Il San Giusto d'oro 2019 va a Zeno D’Agostino, la targa speciale all’Associazione Giuliani nel mondo. Lo ha deciso l’Assostampa Fvg, sindacato unitario dei giornalisti, che organizza il premio - nato nel 1967 su iniziativa del Gruppo Giuliano Cronisti e giunto alla 53.a edizione - con la collaborazione del Comune di Trieste e della Fondazione CrTrieste. "Con il premio a Zeno D’Agostino - spiega Carlo Muscatello, presidente dell'Assostampa Fvg - i giornalisti triestini vogliono riconoscere e sottolineare l’importante lavoro svolto in questi ultimi anni dal manager, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico orientale, per lo sviluppo della città di Trieste e della sua economia. Dal mare e dal porto è passata tutta la storia di Trieste ed è di tutta evidenza che, se si vuol dare un futuro alla città e ai suoi giovani, sempre sul mare e sul porto bisogna puntare. Il presidente D’Agostino lo ha capito perfettamente appena arrivato alla Torre del Lloyd e da allora lavora di conseguenza, portando a casa risultati di tutto rispetto. Risultati che auguriamo a lui ma soprattutto a Trieste di migliorare ancora”. “Con la targa ai Giuliani nel mondo - aggiunge Muscatello - premiamo il lavoro di chi coltiva le radici della nostra terra, mantenendo un filo di collegamento con chi è nato qui ma vive lontano da qui. La loro attività porta il nome di Trieste in tutto il mondo. Nello spirito che nel lontano 1967 ha spinto i nostri colleghi di allora a fondare il San Giusto d’oro”. “L’edizione 2019 del premio - conclude il presidente di Assostampa Fvg - è dedicata a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi due mesi fa nella Questura di Trieste. Anche i giornalisti triestini vogliono così onorare e rendere commosso omaggio a due giovani uomini caduti mentre svolgevano il loro lavoro per la nostra città. Una tragedia che ha toccato profondamente la comunità cittadina e ovviamente tutti gli operatori dell’informazione”. La cerimonia di consegna del premio e della targa si terrà nella prima metà di dicembre nell’aula del Consiglio comunale di Trieste. . San Giusto d’oro a Zeno D’Agostino Con il premio a Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico orientale, si vuole riconoscere — a trecento anni dalla nascita del Porto Franco — il suo personale contributo allo sviluppo del porto, dunque del futuro di Trieste: uno sviluppo fatto di numeri importanti e in continua ascesa ma soprattutto di visione, di capacità di integrare i territori e di non accontentarsi della pur significativa crescita occupazionale; merito anche della volontà del presidente D’Agostino di vivere la città, partecipando alla sua vita quotidiana e dialogando con i suoi protagonisti, tra cui gli operatori dell’informazione, senza limitarsi a governarne importanti e fondamentali processi dall’alto o dal di fuori. . Targa speciale all’Associazione Giuliani nel mondo Con la targa speciale del San Giusto d’oro all’Associazione Giuliani nel mondo si vuole premiare la capacità di una realtà che festeggia mezzo secolo di feconda attività di portare la triestinità nel mondo, in tutti e cinque i continenti, testimoniando vicinanza a chi è stato costretto a lasciare la propria terra e nutrendo anche attraverso un organo d’informazione le radici di ieri e le attività di oggi. . Albo d’oro 1967 Pietro Valdoni, chirurgo 1968 Doro Levi, archeologo 1969 Leonor Fini, pittrice 1970 Trio di Trieste 1971 Giorgio Strehler, regista 1972 Brenno Babudieri, medico ricercatore 1973 Raffaello de Banfield, compositore 1974 Paolo Budinich, fisico 1975 Giorgio Pilleri, scienziato 1976 Pier Paolo Luzzatto Fegiz, economista 1977 Luigi Spacal, pittore 1978 Giorgio Bugliarello, bioingegnere 1979 Piero Cappuccilli, cantante lirico 1980 Marcello Mascherini, scultore 1981 Diego de Castro, storico 1982 Franco Gulli, violinista 1983 Ottavio Missoni, stilista 1984 Claudio Magris, germanista 1985 Livio Paladin, giurista 1986 Fulvio Camerini, cardiologo 1987 Leo Castelli, gallerista 1988 Assicurazioni Generali 1989 Gillo Dorfles, critico d’arte 1990 Mila Schön, stilista 1991 Lelio Luttazzi, musicista 1992 Giorgio Voghera, scrittore 1993 Luciano Fonda, fisico 1994 Cesare Rubini, campione sportivo 1995 Claudio Erbsen, vicepresidente Associated Press 1996 Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico 1997 Boris Podrecca, architetto 1998 Tommaso Padoa Schioppa, eurobanchiere 1999 Gianfranco Gutty, Assicurazioni Generali 2000 Fedora Barbieri, cantante lirica 2001 Barcolana, regata 2002 Amos Luzzatto, presidente Comunità Ebraiche 2003 Boris Pahor, scrittore 2004 Manlio Cecovini, scrittore 2005 Raffaella Curiel, stilista 2006 Marzio Babille, medico Unicef 2007 Daniela Barcellona, cantante lirica 2008 Eugenio Ravignani, vescovo 2009 Bruno Chersicla, pittore 2010 Illycaffè 2011 Mauro Giacca, scienziato 2012 Coro “Antonio Illersberg” 2013 Susanna Tamaro, scrittrice 2014 Ariella Reggio, attrice 2015 Don Mario Vatta, sacerdote 2016 Psichiatria Triestina, nel ricordo di Basaglia 2017 Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin 2018 Comunità ebraica triestina a 80 anni dalle leggi razziali . San Giusto d’oro straordinario Giuliani d’Australia Associazioni Triestini e Goriziani in Roma . Riconoscimenti e targhe speciali Mario Nordio Massimo Della Pergola Demetrio Volcic Carpinteri e Faraguna Mario Magajna Tullio Kezich Danilo Soli Ugo Borsatti Biancamaria Piccinino Mario Suban Mario Luzzatto Fegiz Luciano Ceschia Studenti del Petrarca per la mostra “Razzismo in cattedra”