martedì 7 gennaio 2025

QUANDO SI DICEVA “MEGLIO CHE LAVORARE…”

 QUANDO SI DICEVA “MEGLIO CHE LAVORARE…”



Vi ricordate quando si diceva: fare il giornalista? sempre meglio che lavorare… Per la verità la sciocchezza sopravvive ancora, fra qualche buontempone poco informato e ovviamente mai entrato in una redazione. Ma se di enorme, sesquipedale sciocchezza si trattava un tempo, quando la categoria pur godeva di qualche privilegio, nel 2025 italiano è davvero cosa che non si può sentire.

Provate a pronunciare la sciocchezza davanti a un giornalista precario che sforna articoli quotidianamente (domeniche e festivi compresi), ma non riesce a ottenere non dico l’assunzione, ma almeno un contratto di collaborazione, una retribuzione dignitosa, una prospettiva di lavoro e di vita…

Provate a fare la battutona in presenza di chi ha avuto finalmente “la fortuna” di ottenere la sospirata assunzione e lavora più ore dell’orologio, sopporta carichi di lavoro un tempo non immaginabili e, in epoca di web, whatsapp, social e siti da aggiornare, praticamente non stacca mai. 

Ma chissà quanto guadagna, dirà il geniaccio della battuta da cui siamo partiti. E anche qui non ci siamo. Il contratto di lavoro dei giornalisti italiani, firmato dalla Fnsi e dalla Fieg, attende di essere rinnovato da dieci anni. Ciò significa che per questo lungo periodo di tempo nelle paghe dei giornalisti non è stata recuperata nemmeno l’inflazione. E lo stipendio soprattutto dei nuovi assunti ne risente, eccome. Qualcuno fa due calcoli e dice no grazie.

Nella primavera 2024 le due federazioni si sono incontrate, dopo tanto tempo, e hanno concordato almeno su un punto: la necessità di arrivare a un nuovo accordo.

Per la verità, quello di arrivare al rinnovo contrattuale è stato l’unico elemento condiviso, in quella riunione. Da parte sindacale, oltre all’urgenza del recupero di dieci anni di inflazione, è stata sottolineata l’esigenza non più rinviabile di svolgere un'opera di ricostruzione dell'impianto contrattuale, che in molte aziende viene disapplicato e comunque non è più al passo coi tempi. 

Gli editori, visto che la crisi del settore permane, chiedono soldi al governo (quello dei bavagli all’informazione), ancora flessibilità e diversi automatismi per quanto riguarda le nuove assunzioni. Tradotto: non vogliono cacciare un euro. E non si ricordano contratti di lavoro rinnovati senza denari sul tavolo e nelle tasche dei lavoratori.

Questo è il quadro. La Fnsi, la Federazione nazionale della stampa di cui l’Assostampa Fvg è articolazione territoriale, sta facendo il possibile per uscire da questa situazione e portare a casa il risultato. Non è facile. Ma è una battaglia che va combattuta.

E comunque, nonostante tutto e considerato il calendario, buon anno a tutte e a tutti. Anche nel 2025 abbiamo sempre e ovviamente bisogno che le colleghe e i colleghi, professionali e collaboratori, contrattualizzati e non, precari e pensionati, si iscrivano al nostro sindacato unitario, unica difesa della professione. Purtroppo molti iscritti all’Ordine, professionisti e pubblicisti, non sono iscritti. Purtroppo molti giovani pensano di non aver bisogno del sindacato.

L’Assostampa Fvg ha da molti anni le quote d’iscrizione immutate, fra l’altro le più basse d’Italia. Aiutateci a tutelare i più deboli, a difendere la professione, il lavoro, il contratto, le pensioni, i nostri enti di categoria. Ma soprattutto il diritto dei cittadini a essere informati e il dovere dei giornalisti di informare. 

Poi ci sarebbe la suprema brutalità delle tante guerre, dei morti ammazzati, dei morti annegati nel nostro Mar Mediterraneo un tempo culla di civiltà e oggi immenso cimitero. Giornalisti e operatori dell’informazione sono lì, a vedere e quando possibile raccontare. Spesso pagano con la vita. Tante volte con la libertà. Ma questo è un altro, doloroso discorso.

 

Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg

domenica 3 novembre 2024

SAN GIUSTO D’ORO A ENRICO SAMER, TARGA ALLA RETE SOLIDALE TRIESTE

 SAN GIUSTO D’ORO A ENRICO SAMER, TARGA ALLA RETE SOLIDALE TRIESTE 


Il San Giusto d’oro 2024 va a Enrico Samer, la targa speciale del premio alla Rete Solidale Trieste. Lo ha deciso l’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani, che organizza il premio – nato nel 1967 su iniziativa del Gruppo Giuliano Cronisti e giunto alla 58.a edizione – con la collaborazione del Comune di Trieste e il sostegno della Fondazione CrTrieste. La decisione è stata assunta dal sindacato regionale dei giornalisti dopo l’attento lavoro di selezione delle candidature svolto dal “comitato dei saggi” coordinato da Furio Baldassi.
“Con l’edizione di quest’anno - spiega Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg - uniamo la Trieste del lavoro, della crescita, dello sviluppo, e la città della solidarietà, dell’accoglienza, dell’aiuto agli ultimi: elementi che non devono mai mancare e devono andare di pari passo in ogni comunità. Il premio a Enrico Samer è il dovuto riconoscimento al lavoro di un grande professionista, di un’azienda e di una famiglia che rappresentano la parte migliore di una Trieste che vuole giocare il suo ruolo di primo piano sul palcoscenico europeo. La città cresce, sa di avere molte potenzialità e il suo rapporto con il mare gioca una parte di fondamentale importanza in qualsiasi prospettiva di sviluppo. Trieste è il suo mare, il suo porto, ma anche le infrastrutture che devono ancora crescere. La famiglia Samer lo ha sempre saputo. Come ha sempre saputo che la logistica ha un ruolo cruciale per Trieste, per lo sviluppo del suo porto e per il suo futuro”.
“La targa speciale alla Rete Solidale Trieste - aggiunge Muscatello - vuole accendere un riflettore sull’altra città, quella che si spende e si espone e non esita a sporcarsi le mani per aiutare gli ultimi, in questo caso i migranti che attraverso la Rotta Balcanica arrivano nel capoluogo giuliano e qui si fermano spesso per un tempo breve, prima di proseguire il proprio viaggio di speranza verso un futuro migliore, verso una vita degna di esser vissuta. Si è per fortuna posta fine alla drammatica emergenza del Silos accanto alla stazione ferroviaria, ma il problema dell’accoglienza e dell’assistenza a queste persone non è ancora risolto. Un grazie e un plauso da parte nostra alle realtà riunite nella Rete Solidale Trieste, che garantiscono un aiuto a queste donne e a questi uomini”.
La cerimonia di consegna del premio e della targa si terrà nelle prossime settimane, come da tradizione, nell’aula del consiglio comunale del Municipio triestino.

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Enrico Samer

Imprenditore di spicco di Trieste, Enrico Samer è presidente e amministratore delegato della Samer & Co. Shipping SpA, uno dei principali operatori logistici italiani con sede nel capoluogo giuliano e operazioni che si estendono nel sud-est Europa. Ha legato il suo nome e quello dell’azienda di famiglia soprattutto alla cosiddetta Autostrada del mare, che congiunge l’Europa alla Turchia. Recentemente, è stato nominato Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella. Fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi, un ruolo significativo che sottolinea la sua influenza e i suoi contributi nei settori imprenditoriale e culturale. Mecenate nel mondo dello sport, ha legato il suo nome alla rinascita della pallanuoto locale e recentemente è entrato anche nella Triestina Nuoto, oltre a realizzare personalmente il Trieste Campus di via Locchi, eccellente realtà polisportiva. Il Gruppo Samer conta oltre seicento dipendenti in Italia e all’estero. Nato nel 1957, Enrico Samer porta avanti con successo, assieme alla sorella Lilli, il lavoro avviato tanti anni fa dal padre Dario, mancato poco tempo fa.


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Rete Solidale Trieste

Il coordinamento unisce le forze di sette realtà che si impegnano a Trieste sui temi delle migrazioni e dell’accoglienza, sostenendo il diritto alla dignità di tutte le persone, il diritto a chiedere asilo, a ricevere accoglienza e quello alla libertà di movimento. Il primo e più importante impegno consiste nel rispondere ai bisogni delle persone in arrivo a Trieste, bisogni elementari spesso ignorati dalle istituzioni. Negli ultimi anni hanno sopperito alla mancanza di servizi e strutture pubbliche in città con azioni di sostegno quotidiane finanziate prevalentemente da donazioni private. Le diverse attività della Rete permettono alla maggior parte delle persone che arrivano a Trieste di avere un primissimo supporto materiale e un orientamento legale. Un’altra attività importante è quella di redigere regolari rapporti sulla situazione delle persone migranti in arrivo a Trieste (“Vite abbandonate”, “Silos vuoto strade piene”…), che contengono dati, analisi, ma anche raccomandazioni alle istituzioni. 

La rete è composta dalle seguenti realtà:

— Comunità di San Martino al Campo

— Diaconia Valdese

— DONK-Humanitarian Medicine

— ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà

— International Rescue Committee

— Linea d’Ombra

— No Name Kitchen 

venerdì 20 settembre 2024

QUEL CONTRATTO SCADUTO DA TROPPO TEMPO / da newsletter Ordine giornalisti Fvg

 dalla newsletter Ordine Giornalisti Fvg:

Trattative per il rinnovo del contratto? Se ne riparla a metà ottobre. È quanto ci è stato comunicato la settimana scorsa, nell’ultima giunta con la consulta delle associazioni di stampa. 

Il contratto di lavoro dei giornalisti italiani, firmato dalla Fnsi e dalla Fieg, attende di essere rinnovato da dieci anni. Ciò significa che per questo lungo periodo di tempo nelle paghe dei giornalisti non è stata recuperata nemmeno l’inflazione.

Nella primavera scorsa le due federazioni si sono incontrate di nuovo, per la prima volta dopo tanto tempo, e hanno concordato almeno su un punto: la necessità di arrivare a un nuovo accordo.

Per la verità, quello di arrivare al rinnovo contrattuale è stato l’unico elemento condiviso, in quella riunione. Da parte sindacale, oltre all’urgenza del recupero di dieci anni di inflazione, è stata sottolineata l’esigenza non più rinviabile di svolgere un'opera di ricostruzione dell'impianto contrattuale, che non è più al passo coi tempi. 

«Serve un diverso modello organizzativo – aveva detto in quell’occasione Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi –, che includa nuove figure professionali che trovino il loro giusto inquadramento contrattuale». Ricordando l’urgenza di stabilizzare il lavoro precario.
Gli editori, come già più volte in passato, hanno sottolineato 
le difficoltà che da anni vive il settore, chiedendo maggior flessibilità e diversi automatismi per quanto riguarda le nuove assunzioni. E sollecitando l’intervento del governo per la difesa del giornalismo professionale e di qualità.

Purtroppo oggi il contratto scaduto da tanti anni, e di fatto in regime di prorogatio, viene superato e disatteso in molte redazioni. Abbiamo dunque di fronte un'opera di vera e propria “ricostruzione contrattuale”.
L'incontro della primavera scorsa si era chiuso con l’impegno condiviso di creare tavoli di approfondimento su ogni tema contrattuale. Sono passati diversi mesi. Se ne riparla, come detto, a metà ottobre. Bisogna muoversi, bisogna far presto. Perché senza un rinnovo contrattuale degno di questo nome si mette a rischio tutto il mondo dell’informazione.

 

Carlo Muscatello

presidente Assostampa Fvg

mercoledì 10 luglio 2024

RADIO UNO RAI FVG, RIPARTE “VINTAGE”

 Giovedi 4 luglio alle 11.20, su Radio Uno Rai Fvg (streaming su www.sedefvg.rai.it, podcast su RaiPlaySound), parte la quarta stagione di “Vintage”, con Carlo Muscatello e Leonardo Zannier. Ospite in studio Dario Diviacchi, storico dj che ha lavorato nelle discoteche, alla radio e in televisione. Con lui si parlerà di come è cambiato il mondo dell’intrattenimento musicale. Collegamento telefonico con Giovanna Famulari, violoncellista triestina, finalista al Premio Tenco con l’album realizzato con Chiara Raggi. Storica collaboratrice di Tosca, Famulari è reduce da tournée teatrali con Aldo Cazzullo e Moni Ovadia. Intervento semiserio di Jack Calcagno. Musiche di Bruce Springsteen, Francoise Hardy, Claudio Baglioni, David Bowie, Drupi… “Vintage” andrà in onda tutti i giovedì di luglio, agosto e settembre.