lunedì 22 giugno 2020

ARTISTI IN PIAZZA NELL’ESTATE SENZA MUSICA / da ART21

di Carlo Muscatello (da ART21) Non ci sono soltanto le star e le loro vite più o meno dorate. Dietro alle tournée che in estati “normali” riempiono le piazze e gli stadi lavorano infatti migliaia e migliaia di persone: facchini, autisti, manager, organizzatori, addetti stampa, tecnici del suono e dell’audio e delle luci. Tutta gente che di colpo, per i noti motivi, si è trovata senza lavoro, senza reddito, spesso senza nemmeno ammortizzatori sociali. Si calcola che nel settore lavorino in tempi normali oltre 400mila persone, ma è difficile fare un calcolo preciso, perché spesso l’indotto non è facilmente tracciabile (e il nero è piuttosto diffuso...). L’altro giorno una rappresentanza di questo mondo era in piazza Duomo a Milano. Sabato 27 si replica a Roma, per una grande manifestazione nazionale. Al flash mob milanese c’erano in prima fila Diodato, Levante, Manuel Agnelli, Lodo Guenzi dello Stato Sociale, Cosmo, Ghemon, Saturnino, Dente, tanti altri, tutti vestiti di nero. “Il mondo della musica - ha detto il vincitore dell’ultimo Sanremo - non è stato invitato dal governo agli Stati generali, non ha potuto dunque partecipare al confronto sulla ripresa post Covid. Per il nostro mondo è una vera beffa”. La richiesta: un sostegno concreto a un settore che stenta a rimettersi in moto. Qualcosa comincia a muoversi in tutta Italia, ma le difficoltà sono tante. Cancellati o rinviati all’estate prossima i grandi concerti negli stadi o comunque all’aperto, gli eventi medi e piccoli che cominciano a essere annunciati - al di la delle tante iniziative gratuite in streaming - sono più che altro nobili tentativi di riaffacciarsi alla scena, di dire ci siamo ancora, di aspettare tempi migliori. Anche perché fra capienze ridotte, distanziamenti,sanificazioni e quant’altro questi tempi grami richiedono, il rischio è di andare economicamente in rosso. Altro che garantire un reddito alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo. Sul tavolo c’è un pacchetto di emendamenti che il settore ha richiesto di inserire nel decreto Rilancio. Ma la politica sembra non sentirci. “Spero che questa iniziativa faccia... rumore - ha detto ancora Diodato, ricordando il titolo del brano con cui ha trionfato al Sanremo 2020 – e soprattutto che faccia arrivare al mondo della politica la nostra voce, la voce dei tanti artisti e lavoratori dello spettacolo italiano”. Potrebbe essere l’occasione per ripensare a livello legislativo tutto il mondo dello spettacolo, al di là dell’emergenza sanitaria ormai diventata sociale ed economica. Basti pensare che su un libro l’Iva è giustamente al 4 per cento. Ma su un disco, anch’esso oggetto di cultura, rimane inspiegabilmente al 22. Quindi il libro su Springsteen gode di tassazione agevolata. Il disco no. Ma è solo uno degli esempi possibili.

domenica 21 giugno 2020

PREMIO TENCO 2020, ECCO I FINALISTI

Svelati oggi i finalisti delle Targhe Tenco 2020, il maggior riconoscimento assegnato dal 1984 ai migliori dischi italiani di canzone d’autore usciti nel corso dell’anno (dall’1 giugno 2019 al 31 maggio 2020). Artisti e progetti discografici trasversali nei generi e votati dalla più ampia giuria in Italia composta da giornalisti musicali ed esperti di musica. Le sezioni anche in questa edizione sono sei: 4 riservate ai cantautori (canzone singola, disco in assoluto, disco in dialetto, opera prima), 1 riservata a interpreti di canzoni non proprie e 1 riservata agli album collettivi a progetto, ovvero compilation di vari interpreti costruite su un tema esplicito e dichiarato in grado di unire tutte le canzoni. In questa prima fase la giuria ha votato i finalisti delle sei sezioni, di cui il dettaglio di seguito in ordine alfabetico. Dopo la seconda votazione, che terminerà il 29 giugno, verrà proclamato il vincitore di ogni sezione. Non esistono candidature in quanto i giurati votano liberamente secondo quanto ascoltato nel corso dell’anno. DISCO IN ASSOLUTO: Paolo Benvegnù (Dell'odio dell'innocenza); Brunori Sas (Cip!); Diodato (Che vita meravigliosa); Luca Madonia (La Piramide); Perturbazione [(dis)amore]. MIGLIOR ALBUM IN DIALETTO: Alfio Antico (Trema la terra); Eleonora Bordonaro (Moviti Ferma); Sara Marini (Torrendeadomo); Nuova Compagnia di Canto Popolare (Napoli 1534. Tra moresche e villanelle); Daniele Sepe (Le nuove avventure di Capitan Capitone). OPERA PRIMA: Buva (Quarantena); Paolo Jannacci (Canterò); Liana Marino (Partenze); Lelio Morra (Esagerato); Réclame (Voci di corridoio). INTERPRETE DI CANZONI: Beppe Dettori [(In)canto rituale - Omaggio a Maria Carta]; Peppe Fonte (Le canzoni di Piero Ciampi e Pino Pavone); Maria Mazzotta (Amore Amaro); The Niro (The Complete Jeff Buckley & Gary Lucas Songbook); Tosca (Morabeza). CANZONE SINGOLA: Diodato (Che vita meravigliosa); Beppe Gambetta (Dove Tia O Vento); Giacomo Lariccia (Limiti); Rancore (Eden); Tosca (Ho amato tutto). ALBUM COLLETTIVO A PROGETTO: Animantiga; Calendario Civile; Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero; Note di viaggio - Capitolo 1: Venite avanti; 20 x 22. Tutte le informazioni sulle Targhe Tenco si possono trovare all’indirizzo: www.clubtenco.it

venerdì 5 giugno 2020

TRIESTE, INAUGURATA PANCHINA LIBERTÀ DI STAMPA

“Trieste è una delle prime città italiane a raccogliere l’appello di Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo ai sindaci, lanciato lo scorso anno dal Festival del giornalismo di Ronchi dei Legionari, Gorizia, a dedicare una panchina alla libertà d’informazione e all’articolo 21 della Costituzione. Se mai ce ne fosse stato bisogno, la recente emergenza sanitaria ci ha confermato quanta importanza abbia la libertà d’informazione e il lavoro dei giornalisti in una democrazia degna di questo nome. Il prezioso lavoro di tanti redattori e altrettanti collaboratori, freelance e precari ce lo ha ricordato nei mesi della pandemia, che sta aggravando la drammatica crisi dell’editoria italiana”. Lo ha detto Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg, all’inaugurazione della “Panchina della libertà di stampa”, a Trieste, nel giardino di piazza Hortis. Con lui c’erano fra gli altri il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, i presidenti dell’Ordine dei giornalisti Cristiano Degano e del Rotary Club Trieste Nord Fabio Radetti. "Panchine della libertà di stampa” sono già state inaugurate a Ronchi dei Legionari, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria a Matthew Caruana, figlio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese assassinata per le sue inchieste nel 2017, a Torre Annunziata, in collaborazione con la famiglia di Giancarlo Siani, nel ghetto ebraico di Roma, dedicata ai tipografi e ai giornalisti ebrei uccisi nei capi di concentramento. Nei giorni scorsi, in occasione del 40° anniversario dell’assassinio di Walter Tobagi, è stata annunciata la posa di una panchina anche a Milano, nel parco Solari.