giovedì 23 maggio 2024

LUN 3 GIUGNO ASSEMBLEA ASSOSTAMPA CON SEGRETARIA FNSI COSTANTE

 LUNEDÌ 3 GIUGNO ASSEMBLEA ASSOSTAMPA

CON LA SEGRETARIA FNSI COSTANTE 



di Carlo Muscatello*


Lunedì 3 giugno alle 15, al Circolo della stampa di Trieste (Corso Italia 13, primo piano), si terrà l’assemblea generale dell’Associazione della stampa del Friuli Venezia Giulia. È l’appuntamento annuale previsto dallo Statuto per la presentazione dei bilanci, ma è anche da sempre l’occasione per fare il punto della situazione del nostro sindacato unitario, sia a livello regionale che a livello nazionale. Al proposito, possiamo confermare che parteciperà la segretaria generale della Fnsi, di cui siamo articolazione territoriale, Alessandra Costante.

Si diceva i bilanci. Ebbene, dopo tanti anni di segni più, purtroppo stavolta il bilancio consuntivo 2023 e quello preventivo 2024 sono in rosso. È ovviamente la conseguenza diretta della fine dell’Inpgi, i cui rimborsi per i servizi da noi erogati all’istituto, assieme ad anni di gestioni sobrie e oculate, ci hanno permesso di mettere da parte dei fondi importanti, che ora non rendono la nostra situazione drammatica. Difficile, come quella di tutte le altre associazioni regionali, ma non drammatica.

Ora i rimborsi da quello che un tempo era l’Inpgi 2, e ora è l’Inpgi “superstite”, sono meno della metà di quanto ricevevamo fino a due anni fa. E dalla cifra va sempre detratto il 5% che spetta, ai sensi della vecchia convenzione, al fiduciario regionale. Ma tutto il quadro verrà esposto e spiegato nell’assemblea da Nikola Filipovic, tesoriere dell’Assostampa.

La partecipazione della segretaria generale Alessandra Costante sarà quanto mai preziosa, anche perché pochi giorni fa si è riaperto il dialogo con la Fieg per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da molti anni. Molto positivo il fatto che le parti abbiano ripreso a parlarsi attorno a un tavolo, negativa dal nostro personale punto di vista la premessa degli editori: “Ci serve un contratto più flessibile - hanno detto - e con diversi automatismi per quanto riguarda le nuove assunzioni”. Ancora flessibilità, insomma, dopo tutta quella concessa nei precedenti rinnovi e, di fatto, ulteriore riduzione del costo del lavoro. Non è una buona premessa. Stabilizzazione del lavoro precario e recupero economico non solo dell’inflazione di tutti questi anni sono invece solo due dei punti in cima all’agenda del sindacato. Vedremo presto se ci sarà spazio per una trattativa costruttiva. O se le posizioni delle parti rimarranno distanti.


* presidente Assostampa Fvg

giovedì 9 maggio 2024

GIOVANNA MARINI / su Articolo 21

 GIOVANNA MARINI, COLONNA SONORA DI UN’ITALIA CHE PURTROPPO NON C’È PIÙ


Basterebbe riascoltare “I treni per Reggio Calabria”, oppure “Lamento per la morte di Pasolini”, per cogliere fra i brividi la grandezza assoluta di un’artista come Giovanna Marini, scomparsa a ottantasette anni nella sua Roma, dopo una breve malattia.

Amava definirsi “cantastorie”, sappiamo che è stata e sempre sarà molto di più. Studiosa, ricercatrice, cantante e chitarrista che aveva approfondito lo studio dello strumento a sei corde nientemeno che con Segovia, a partire dagli anni Sessanta si dedicò al recupero e alla divulgazione della tradizione musicale popolare di casa nostra. Oggi “Bella ciao” è universalmente famosa, ma il merito di averla fatta cantare in tutto il mondo va originariamente a un suo spettacolo con il Nuovo Canzoniere Italiano, al Festival dei Due Mondi di Spoleto del 1964.

La frequentazione con Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini, la collaborazione con gli etnomusicologi Roberto Leydi e Gianni Bosio, con Dario Fo, Paolo Pietrangeli, Ivan Della Mea, Gualtiero Bertelli, e poi i Dischi del Sole, e la Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma, che contribuì a fondare nel 1975. La sua discografia è ricchissima, quasi infinita, ma va citato almeno “Il fischio del vapore”, realizzato nel 2002 con Francesco De Gregori, almeno per il merito di aver fatto conoscere anche ai più giovani alcune delle perle della nostra canzone popolare.

Giovanna Marini è stata la colonna sonora di un’Italia che guardava con speranza e fiducia al futuro, dopo la tragedia del fascismo, della guerra, della povertà. Un’Italia che forse e purtroppo non c’è più, o sopravvive residuale sotto gli attacchi di una destra al governo mai così pericolosa.

 

Carlo Muscatello