mercoledì 5 novembre 2025

Zohran Mamdami, nuovo sindaco di New York

“In questa nuova era, rifiuteremo chi sguazza in odio e divisione.

Che tu sia un immigrato, una persona trans, una madre lavoratrice, una donna nera licenziata da Trump o chiunque abbia le spalle al muro: la tua lotta è la nostra lotta.

Saremo una città dove più di un milione di musulmani sapranno di appartenere non solo alle strade, ma ai luoghi del potere. Dove non si vince più alimentando islamofobia. Dove si difende la comunità ebraica senza esitazione nella lotta contro l’antisemitismo.

Per anni, a City Hall hanno aiutato solo chi poteva ricambiare. Dal 1° gennaio, avremo un governo che aiuta tutti.

So che molti hanno sentito il nostro messaggio attraverso il filtro della disinformazione.

Decine di milioni sono stati spesi per convincere chi guadagna 30 dollari l’ora che il suo nemico è chi ne guadagna 20.

Vogliono che ci combattiamo tra noi, così non sfideremo un sistema rotto.

Insieme, inaugureremo una generazione di cambiamento. E se restiamo su questa strada coraggiosa, non ci limiteremo a fermare Trump: impediremo la nascita del prossimo Trump.

Dopotutto, se c’è una città capace di mostrare al Paese come battere Trump, è la città che lo ha generato.

E se c’è un modo per spaventare un tiranno, è smantellare le condizioni che lo hanno creato.

Donald Trump, so che stai guardando. Ho quattro parole per te: Turn the volume up! Alza il volume.

Terrai bene le orecchie aperte mentre: 

- riterrremo responsabili i landlord predatori, perché i Donald Trump della nostra città si sono sentiti fin troppo a proprio agio nello sfruttare i loro inquilini; 

- metteremo fine alla corruzione che permette ai miliardari come Trump di evadere le tasse; 

- staremo al fianco dei sindacati ed espanderemo le protezioni del lavoro perché sappiamo, proprio come Donald Trump, che quando i lavoratori hanno diritti ferrei, i capi che cercano di estorcerli diventano davvero piccoli.

New York resterà una città di immigrati, costruita dagli immigrati, alimentata dagli immigrati e da stasera, guidata da un immigrato.

Quindi ascoltami, Presidente Trump: se vuoi arrivare a uno di noi, dovrai passare su tutti noi.

Quando entreremo a City Hall tra 58 giorni, le aspettative saranno alte. Le realizzeremo.

Si dice che si faccia campagna in poesia e si governi in prosa. E sia. Ma che la nostra prosa abbia ritmo.

La saggezza convenzionale vi direbbe che sono lontano dal candidato perfetto. Sono giovane, nonostante i miei migliori sforzi per invecchiare. Sono musulmano. Sono un socialista democratico. E, cosa più dannosa di tutte, mi rifiuto di scusarmi per ciascuna di queste cose.

Eppure, se stasera ci insegna qualcosa, è che la convenzione ci ha trattenuti. Ci siamo inchinati all’altare della cautela e abbiamo pagato un prezzo enorme. 

Troppi lavoratori non si riconoscono nel nostro partito. E troppi tra noi si sono rivolti alla destra per risposte sul perché sono stati lasciati indietro. Lasceremo la mediocrità nel nostro passato. Non dovremo più aprire un libro di storia per la prova che i Democratici possono osare essere grandi. 

La nostra grandezza sarà tutto tranne che astratta. Sarà sentita da ogni inquilino con affitto stabilizzato che si sveglia il primo di ogni mese, sapendo che l’importo da pagare non è aumentato dal mese precedente. 

Sarà sentita da ogni nonno che può permettersi di rimanere nella casa per cui ha lavorato e i cui nipoti vivono vicino perché il costo dell’assistenza all’infanzia non li ha mandati a Long Island. 

Sarà sentita dalla mamma single che è al sicuro nel suo tragitto e il cui autobus corre abbastanza veloce da non dover affrettare la consegna a scuola per arrivare al lavoro in tempo. 

E sarà sentita quando i newyorkesi apriranno i giornali al mattino e leggeranno titoli di successo, non di scandalo. Soprattutto, sarà sentita da ogni newyorkese quando la città che amano finalmente ne ricambia l’amore.

Che le parole che abbiamo pronunciato insieme, i sogni che abbiamo sognato insieme, diventino l’agenda che realizziamo insieme. New York, questo potere è vostro. Questa città appartiene a voi. Grazie”.


lunedì 3 novembre 2025

SAN GIUSTO D’ORO ALLA CAPPELLA UNDERGROUND, TARGA A PAOLO CONDÒ

  

Il San Giusto d’oro 2025 va alla Cappella Underground, la targa speciale del premio a Paolo Condò. Lo ha deciso l’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani, che organizza il premio – nato nel 1967 su iniziativa del Gruppo Giuliano Cronisti e giunto alla 59.a edizione – con la collaborazione del Comune di Trieste e il sostegno della Fondazione CrTrieste. La decisione è stata assunta dal sindacato regionale dei giornalisti dopo l’attento lavoro di selezione delle candidature svolto dal “comitato dei saggi” coordinato da Furio Baldassi.

“In questi tempi bui che ci è dato vivere - spiega Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg - pensiamo che una speranza di sopravvivenza vada ricercata nella cultura, nelle arti, nello spettacolo. In quest’ottica abbiamo deciso di premiare i ragazzi di ieri, di oggi e sicuramente di domani che hanno coltivato e coltivano il sogno e le suggestioni del cinema, oasi di evasione ma anche strumento di resistenza culturale in tempi di guerre e di crisi. Da quasi sessant’anni la Cappella Underground, uno dei due più antichi cineclub italiani, è il maggior punto di riferimento a Trieste per gli amanti della settima arte. Dalla prima sede nella piccola “cappella” di via Franca in questi anni la realtà è cresciuta e si è sviluppata e tuttora cresce attraverso tante iniziative. Da pochi mesi può contare anche sulla prestigiosa vetrina del rinnovato Cinema Ariston, storica sala d’essai cittadina, ora gestita proprio dalla Cappella Underground”.

“La targa speciale a Paolo Condò - aggiunge Muscatello - è il dovuto riconoscimento a un giornalista triestino che ha saputo scalare tutte le tappe di una carriera di prim’ordine: dai primi passi al “Piccolo” di Trieste ai tanti anni come firma prestigiosa della Gazzetta dello Sport, poi il passaggio a Repubblica e Sky, fino all’attuale approdo come editorialista del Corriere della Sera. Condò, autore anche di vari libri, è da anni l’unico giornalista italiano nella giuria del Pallone d’oro”.

La cerimonia di consegna del premio e della targa si terrà nelle prossime settimane, come da tradizione, nell’aula del consiglio comunale del Municipio triestino.

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Cappella Underground 

La Cappella Underground nasce nel 1968, come spazio creativo ed espositivo nella ex cappella di via Franca 17 a Trieste, con l’obiettivo di creare e promuovere forme d’arte innovative e sperimentali con una forte valenza sociale, anticipando mode e tendenze. Ma è il cinema a rivelarsi ben presto come la forma d’arte e di comunicazione sociale più interessante e innovativa, così il primo febbraio del 1969 viene creato il Circolo di Cultura Cinematografica “Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche La Cappella Underground” su iniziativa di Luciano Celli, Annamaria Percavassi, Vanni Bandiera, Sergio Ghersinich, Aurora Zulich, Piero Percavassi, Claudia Velicogna, Maria Grazia Michelli,  con l’obiettivo di “divulgare la cultura del cinema attraverso la proposta di film di alta qualità culturale, indipendenti, internazionali e di stampo alternativo”. Con loro ad animare l’attività de La Cappella Underground troviamo Pier Paolo Venier, Bruno Chersicla, Piccolo Sillani, Rosanna Obersnel, Anna Gruber, Lorenzo Codelli, Mario de Luyk, Rosella Pisciotta, Cesare Picotti. La Cappella Undergound diventa presto un punto di riferimento per il cinema, a Trieste ma anche a livello nazionale e internazionale, e insieme al Film Studio di Roma è il più antico cineclub italiano. Rappresenta la cultura cinematografica in città ed è una delle realtà più rappresentative e prestigiose in Italia nel valorizzare e promuovere il cinema d’autore e di qualità attraverso proiezioni, rassegne, incontri con gli autori, pubblicazioni, attività e laboratori con ragazzi e studenti, mostre e produzioni audovisive. Tra i tanti grandi nomi del cinema italiano e internazionale ospitati negli anni da La Cappella Underground ci sono Francis Ford Coppola, Roger Corman, Mario Camerini, Franco Giraldi, Christopher Lee, Terry Gilliam, Nanni Moretti, Pupi Avati, Nanni Loy, Claudia Gerini, Silvio Soldini, John Landis, Valeria Golino, Pif, Katja Kolja, Laura Samani. Numerosi anche gli storici e critici del cinema che negli anni collaborano con l’associazione, tra cui Alberto Farassino, Lino Micchè, GianPiero Brunetta, Tullio Kezich, Oreste Del Buono, Paolo Mereghetti, Elisa Grando. Nel 2000 l’associazione riprende lo storico Festival internazionale del film di fantascienza rilanciandolo come Trieste Science+Fiction Festival, che riporta Trieste sulla mappa del cinema di genere internazionale. Dal 2006 gestisce la Mediateca di Trieste, una delle quattro previste dalla Regione per servizio prestiti, attività di formazione di cinema e audiovisivo per bambini e adulti, un luogo di ricerca e confronto negli spazi di via Roma. Nel 2025 l’associazione riapre lo storico cinema Ariston, dopo averlo acquistato nel 2023 e completamente rinnovato, restituendolo alla città come spazio di cinema, incontro e cultura. Festival, cinema Ariston e Mediateca non solo arricchiscono la vita culturale della città ma sono modelli di una politica culturale dinamica e partecipata anche per realtà esterna alla nostra città. La Cappella Underground continua a essere riconosciuta punto di riferimento per il cinema attraverso il sostegno ai suoi progetti da parte del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e collabora costantemente con i principali enti ed istituzioni locali e regionali tra cui Comune di Trieste, Comune di Muggia, Comune di Sgonico, Teatro Stabile del Friuli – Venezia Giulia Politeama Rossetti, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Università di Trieste, Mittelfest, La Cineteca del Friuli, sede regionale Rai, con le scuole e con i principali istituti scientifici internazionali presenti a Trieste, oltre che con La Biennale di Venezia . Nel 2009, insieme ad Alpe Adria Cinema (nata proprio da La Cappella Underground, nel 1989), Maremetraggio, Anno Uno, Bonawentura, APCLAI e Friuli Venezia Giulia Film Commission, fonda l’Associazione Casa del Cinema di Trieste che, nello storico edificio che un tempo ospitava il Cinema del Mare e poi la Casa del Lavoratore Portuale, mette insieme tutti i soggetti che rappresentano e promuovono la cultura cinematografica a Trieste. Attualmente la presidente della Cappella Underground è Chiara Barbo.

 

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Paolo Condò 

Paolo Condò è nato a Trieste nel 1958, e dopo gli inizi al settimanale “Trieste Sport” è diventato giornalista professionista al “Piccolo” nel 1983. Nel 1984 si è trasferito a Milano, chiamato dalla Gazzetta dello Sport, dove ha lavorato come redattore, inviato e capo redattore del settore Calcio per 31 anni. Nel 2015 ha cambiato orizzonte accettando l’offerta di Sky Sport e diventando opinionista televisivo prima per il campionato e poi per la Champions League: da sette anni è l’unico giornalista seduto al tavolo a discutere con le grandi figure del calcio italiano. Nel 2020 è diventato prima firma calcistica di Repubblica, dal 2025 ricopre lo stesso incarico al Corriere della Sera. Dal 2010 è il membro italiano della giuria internazionale che assegna il premio più prestigioso del calcio, il Pallone d’oro di France Football. Ha scritto numerosi libri, quelli che ricorda con maggiore affetto sono “Duellanti” (2016) e “Porte Aperte” (2021). E poi c’è la storia di Francesco Totti raccontata con lui (“Un Capitano”, 2018) che in quell’anno è stato il volume più venduto in assoluto del mercato italiano, tradotto in ottanta Paesi, e dal quale sono stati tratti un docufilm che ha vinto il David di Donatello e una serie tv. Ha vinto il premio Ischia, il Premiolino, il premio Coni e diversi altri riconoscimenti. Nel corso della sua carriera ha seguito dal vivo sette Mondiali, sette Europei, quindici finali di Champions, due Olimpiadi e otto Giri d’Italia. Sostiene di avere “molti più progetti che ricordi…”.


 

giovedì 23 ottobre 2025

Contratto, niente rinnovo Si va verso lo sciopero / newsletter odg fvg

 




di Carlo Muscatello*


Dunque si va verso lo sciopero. Visto che il rinnovo del contratto giornalistico, scaduto da una decina d’anni, non è proprio alle viste. E ciò nonostante il lavoro importante e generoso svolto dalla delegazione Fnsi al tavolo delle trattative con la Fieg.

Riassunto delle puntate precedenti. Le trattative con gli editori sono state lunghe, sofferte e “a singhiozzo”, viste le lunghe e numerose pause che si sono succedute in questi ultimi due anni fra un incontro e l’altro. 

La Fieg ha sempre chiesto di modificare per i nuovi assunti, diversi istituti attualmente presenti nel contratto scaduto (domeniche e festivi ben pagati, rimodulazione dei notturni, superfestivi…) in cambio di aumenti tabellari. Il sindacato ha giustamente rifiutato di penalizzare i giornalisti del futuro, consapevole che si sarebbe trattato, oltre che di una palese ingiustizia, anche della fine della professione (oltre che del sindacato stesso). 

E allora si è passati al piano b, una sorta di ennesimo contratto ponte, che avrebbe lasciato invariati gli attuali istituti contrattuali, con un aumento economico sotto forma di Edr, elemento distinto dalla retribuzione, dunque parte bassa della busta paga, senza ricadute a cascata sugli altri istituti. A questo punto, gli editori hanno fatto un’offerta economica risibile, spalmata perdipiù su tre anni, che ha portato di fatto alla sospensione del tavolo. Si badi bene che la posizione della Fieg non prevedeva nemmeno il recupero dell’inflazione che si è accumulata in questi anni.

Purtroppo l’epilogo, per ora, di questa vicenda era ampiamente prevedibile sin dall’inizio delle trattative. La controparte contrattuale, che pur in una situazione effettiva di crisi continua a incassare ingenti somme dallo Stato, non è disposta ad aprire il portafoglio e a investire sulle proprie risorse umane, sui giornalisti che ogni giorno mandano avanti la baracca, garantendo con il proprio lavoro i contenuti dei giornali.

La risposta, forse antica, ma l’unica disponibile, è ancora e soltanto il vecchio e novecentesco sciopero. Lo hanno ribadito i Comitati di redazione nella loro recente riunione. Ora tocca alla segreteria e alla giunta Fnsi stabilire tempi e modalità. Ma la decisione di fatto è presa, nella speranza che possa servire a sbloccare la situazione. E che quanto successo nei giorni scorsi al Sole 24 Ore, dove il giornale è uscito, seppur in forma ridotta, in presenza di uno sciopero della redazione, non abbia a ripetersi.

«La mobilitazione per il rinnovo del contratto riesce se teniamo insieme la dignità professionale sia dei dipendenti che dei lavoratori autonomi. Solo così possiamo spuntarla in una vertenza con gli editori molto difficile. Se il sindacato dimentica una di queste due anime della professione facciamo un danno al sistema», ha detto ai Cdr Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi.«Per poter avere peso i giornalisti devono essere uniti. La categoria deve affrontare una situazione già complessa e ci attendono grandi sfide, come quelle legate all'intelligenza artificiale, che agli editori costa anche meno di un collaboratore e c'è il rischio che sostituisca sia i dipendenti che i lavoratori autonomi».

«Noi chiediamo regole per l'impiego dell'intelligenza artificiale nel lavoro giornalistico che ribadiscano che l'IA non può e non deve sostituire i giornalisti, il recupero del potere d'acquisto in busta paga e compensi davvero equi per i colleghi lavoratori autonomi, perché l'indipendenza economica di chi fa informazione è il primo requisito per avere una informazione indipendente - ha spiegato la nostra segretaria -. Alle nostre proposte gli editori hanno risposto con una chiusura totale, avanzando richieste per noi irricevibili, il cui risultato sarebbe spaccare la categoria, come l'introduzione di un contratto depotenziato per i nuovi assunti: inaccettabile».


*presidente Assostampa Fvg










sabato 4 ottobre 2025

VINTAGE, ultima puntata

 Oggi giovedì 25-9 alle 11.20 su Radio1 Rai Fvg 13a e ultima puntata della 5a stagione di #VINTAGE


streaming su sedefvg.rai.it

podcast su RaiPlaySound 


GRAZIE A TUTTI…

mercoledì 9 luglio 2025

VINTAGE, seconda puntata

 


VINTAGE PARTE CON MORANDI

 


Gianni Morandi è l’ospite della prima puntata della quinta stagione di Vintage, il programma di Carlo Muscatello e Leonardo Zannier, regia di Fabio Fontanaro, in onda giovedi 3-7 alle 11.20 su Radio1 Rai Fvg (streaming su www.sedefvg.rai.it, podcast su RaiPlaySound).
“Presto vorrei fare un tour con una grande orchestra, con la quale rileggere le canzoni più importanti della mia lunga carriera…”. È il desiderio espresso da Morandi, esempio quasi unico di longevità musicale, che ricorda i suoi esordi, le estati di tanti anni fa, il rapporto con Mina e quello con Jovanotti, che ha scritto diverse canzoni di questa sua ennesima giovinezza artistica.

Ospite in studio Chiara Barbo, presidente della Cappella Underground, uno dei più antichi cineclub italiani, che ha recentemente rilanciato, dopo averlo ristrutturato, il cinema d’essai triestino Ariston. Barbo ricorda anche i sei anni vissuti a New York.

Intervento semiserio di Jack Calcagno. Musiche di Canned Heat, Buggles, Eugenio Finardi, Harry Nilsson, Franco Battiato, Mina, Gianni Morandi, Beach Boys.

Vintage andrà in onda tutti i giovedì di luglio, agosto e settembre.

venerdì 27 giugno 2025

 


VINTAGE

 giov 3-7 h11.20 prima puntata 5a stagione di #Vintage

in onda su #Radio 1 #Rai #Fvg tutti i giovedì di luglio agosto settembre 

streaming su sedefvg.rai.it

podcast su RaiPlaySound 


venerdì 16 maggio 2025

ASSEMBLEA ASSOSTAMPA FVG CON SEGRETARIA GENERALE COSTANTE

 Si è svolta a Trieste l'assemblea annuale dell'Assostampa Fvg, che ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2024 e preventivo 2025, entrambi in positivo. Ha partecipato la segretaria generale Fnsi Alessandra Costante. 


Dopo i saluti di Furio Baldassi, nuovo presidente regionale dell'Ordine, della sua vice Paola Dalle Molle, del consigliere nazionale dell'Ordine Cristiano Degano e di Ingrid Stratti (Casagit), Maurizio Bekar (Inpgi), Patrizia Disnan (Unione pensionati), Pierluigi Sabatti (Circolo stampa Trieste), Nicole Corritore (Articolo 21), sono intervenuti il segretario di Assostampa Alessandro Martegani e il presidente Carlo Muscatello. Il tesoriere Nicola Filipovic ha illustrato i bilanci, di nuovo positivi grazie al contributo straordinario Fnsi e agli interessi bancari.

La segretaria generale Costante, sottolineato come ogni associazione abbia dinamiche proprie, si è quindi soffermata sui temi del lavoro autonomo, dell'intelligenza artificiale, del nodo irrisolto del carcere per il reato di diffamazione a mezzo stampa, delle norme che limitano il diritto-dovere dei giornalisti di informare, fino alle trattative per il rinnovo contrattuale.

«Non userò mai il temine freelance, che non rende l'idea della situazione di precarietà di questa condizione: io non riesco a rassegnarmi all'idea di colleghi che invecchiano precarizzati e non avranno pensioni superiori ai 350 euro», ha osservato, aggiungendo che «l'inflazione ha eroso lo stipendio dei giornalisti dipendenti del 20 per cento e i non dipendenti hanno retribuzioni ridicole, che non tengono conto dell'equo compenso, e spesso vengono usati dagli editori per una forma di dumping sociale».

Costante ha ricordato che «abbiamo provato nel 2023 a forzare la mano agganciandoci alla legge Meloni sull'equo compenso che prevede delle tabelle per tutti i lavoratori autonomi, abbiamo fatto una proposta unitaria all'Ordine che l'ha fatta sua, ma si è fermata al ministero della Giustizia. Per questo ho scritto al ministro Nordio: i giornalisti non sono lavoratori con diritti minori. La tutela dei giornalisti prevista della Costituzione è uguale a quella degli altri lavoratori e prevede una retribuzione dignitosa. Ma la professione giornalistica è legata direttamente alla libertà d'informazione e alla tutela della democrazia: non ci può essere professionalità senza un'equa retribuzione».

Nell'era dell'IA, «che è in grado di fare molto del lavoro dei giornalisti, a partire dal desk, è antistorico - ha anche detto la segretaria Fnsi - parlare ancora di professionisti e pubblicisti: dobbiamo cambiare radicalmente paradigma nella struttura della professione, ma per fare questo ci deve essere una gran collaborazione tra sindacato e Ordine».

Costante ha poi evidenziato come in Italia si continui a «considerare la diffamazione sempre dolosa, a produrre norme che di fatto limitano il lavoro dei colleghi e la democrazia, a tollerare le querele temerarie, una situazione che è responsabilità di governi di tutti i colori politici». 

E «in questa situazione - ha argomentato - stiamo affrontando le trattative sul contratto, fermo a 10 anni, un tavolo a cui è presente tutta la Fnsi, senza distinzioni fra maggioranza e minoranza perché, se si farà, sarà il contratto di tutti. È nostro dovere stare al tavolo, ma nessuno firmerà mai un contratto peggiorativo o che danneggi i giovani colleghi: una posizione forte che però richiede unità da parte nostra. Finché la trattativa reggerà staremo al tavolo, ma siamo pronti a dare seguito al pacchetto di giorni di sciopero che ci ha affidato la Conferenza nazionale dei Cdr».

mercoledì 7 maggio 2025

ORDINE GIORNALISTI NAZIONALE: BARTOLI PRESIDENTE

 Carlo Bartoli è stato confermato presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Congratulazioni e auguri di buon lavoro dall’Assostampa Fvg a tutta la squadra: il vicepresidente Francesco Caroprese, la segretaria Paola Spadari, il tesoriere Gabriele Dossena e i componenti dell'Esecutivo Gianluca Amadori, Andrea Ferro, Piero Ricci, Cristina Deffeyes e Giuseppe Murru.

L'elezione si è svolta durante la seduta di insediamento del Consiglio nazionale. Bartoli ha ottenuto la maggioranza con 47 voti su 60 consiglieri, 11 sono state le schede bianche, un voto è andato a Gianluca Amadori e uno a Elena Golino.
Carlo Bartoli, fiorentino, al secondo mandato, consolida la sua posizione alla guida dell'Ordine. «È per me un momento emozionante - commenta -. Nella precedente consiliatura sono stato eletto con 33 voti, questo consenso mi gratifica molto e conferma che il percorso che abbiamo avviato insieme deve proseguire».
Il vicepresidente Francesco Caroprese, lombardo, ha ottenuto 50 voti, la segretaria Paola Spadari 41, il tesoriere Gabriele Dossena 46. Confermati in Esecutivo i professionisti Gianluca Amadori e Andrea Ferro, ai quali si aggiunge il neo eletto consigliere Piero Ricci, già presidente dell'Ordine regionale della Puglia, e i pubblicisti Giuseppe Murru e Cristina Deffeyes.

ORDINE GIORNALISTI FVG: BALDASSI PRESIDENTE

 Furio Baldassi è il nuovo presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, eletto nel corso della prima riunione del Consiglio regionale uscito dalle recenti elezioni. Confermata la vicepresidente Paola Dalle Molle, eletti anche il segretario Christian Seu e il tesoriere Davide Vicedomini. Completano il Consiglio regionale Gianfranco Battisti, Nada Čok, Guido Roberti, Mattia Assandri e Renato D’Argenio.

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Congratulazioni e auguri di buon lavoro al presidente Furio Baldassi, alla vice Paola Dalle Molle, al segretario Seu e al tesoriere Vicedomini. È stata una grande affermazione per gli iscritti all’Assostampa Fvg, che esprime il nuovo presidente e la confermata vicepresidente, e che completa l’elezione di Cristiano Degano a consigliere nazionale dell’Ordine, dopo tre mandati da presidente regionale. E proprio il prezioso lavoro avviato in questi anni da Degano potrà essere ora portato avanti e proseguito dai nuovi vertici.

“L’impegno sarà gravoso - dichiara il neo presidente Baldassi -, perché si tratta di rivitalizzare una categoria travolta da continui cambi e accorpamenti editoriali, oltre che dal tentativo ormai quotidiano di screditarla, che arriva in massima parte dalla politica. In questo impegno lavoreremo come da radicata tradizione fianco a fianco con l’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani”.

mercoledì 30 aprile 2025

ASSEMBLEA ASSOSTAMPA FVG VENERDÌ 16-5

 ASSEMBLEA ASSOSTAMPA VENERDÌ 16-5




L'assemblea generale dell'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia è convocata venerdì 16 maggio alle 14.30 in prima e alle 15 in seconda convocazione al Circolo della Stampa di Trieste, in Corso Italia 13, con il seguente ordine del giorno:

1) Relazioni politico-sindacali

2) Bilanci consuntivo 2024 e preventivo 2025, con relazioni dei revisori dei conti

3) Varie ed eventuali

 

L'assemblea - alla quale parteciperà la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante - è aperta a tutti i colleghi interessati, ma avranno diritto di voto solo quanti sono in regola con la quota Assostampa Fvg 2025. Giornalisti professionali e collaboratori possono ancora iscriversi per la prima volta o rinnovare l’iscrizione, online o nei nostri uffici di Trieste.

 

Le colleghe e i colleghi in regola con le quote 2025 impossibilitati a partecipare in presenza, che vogliono comunque seguire l’assemblea, possono chiedere il link ai nostri uffici. 



                                                                                               il presidente 



Trieste, 30 aprile 2025


lunedì 7 aprile 2025

BALLOTTAGGI ORDINE: AFFERMAZIONE ISCRITTI ASSOSTAMPA

  

Grazie a tutte le colleghe e tutti i colleghi che hanno partecipato, mai così numerosi, ai ballottaggi per le elezioni dell’Ordine dei giornalisti. Auguri di buon lavoro alle elette e agli eletti. Complimenti in particolare alle elette e agli eletti iscritti all’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani: cinque dei nove (la maggioranza) che andranno a formare il nuovo Consiglio regionale.

Ma ecco il comunicato dell’Ordine:

 

Si sono concluse ieri sera le operazioni di voto di ballottaggio per designare il rappresentante dei pubblicisti al Consiglio nazionale, il nuovo Consiglio regionale e un componente del Collegio dei Revisori dei conti. Nel secondo turno erano stati infatti eletti direttamente solo il rappresentante dei professionisti al Cnog, Cristiano Degano, e due componenti del Collegio dei Revisori dei conti: Giuseppe Longo fra i professionisti e Gianfranco Terzoli fra i pubblicisti. Le percentuali di voto sono state leggermente superiori a quelle del secondo turno con il 45,13% per i professionisti e il 17% tra i pubblicisti.
Per questi ultimi è risultato eletto al Consiglio nazionale Andrea “Andro” Merkù con 136 voti contro i 114 di Luca Perrino.
Al Consiglio regionale fra i professionisti sono stati eletti: Christian Seu (122 voti), Renato D’Argenio (116), Mattia Assandri (114), Nada Čok (113), Davide Vicedomini (107), Furio Baldassi (92). Primo dei non eletti: Aleksander Koren (90) seguito da Micol Brusaferro (89), Francesca Spangaro (87), Gioia Meloni (79), Guerrino Bernardis (54) e Maurizio Pertegato (52).
Per i pubblicisti sono stati eletti: Paola Dalle Molle (120 voti), Guido Roberti(101) e Gianfranco Battisti (98). Primo dei non eletti: Pierluigi Bumbaca (75) seguito da Giorgio Bellini (69) e Rina Anna Rusconi (62).
Per il Collegio dei revisori dei conti (professionisti) è stata eletta Silvia Domanini con 128 voti mentre Carlo Morandini ne ha ottenuti 59.


mercoledì 26 marzo 2025

ELEZIONI ORDINE

 Complimenti allora a Cristiano Degano, presidente uscente dopo tre importanti mandati del nostro Ordine regionale, eletto come rappresentante del Friuli Venezia Giulia nel Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti: un successo meritato e prevedibile. Siamo certi che Degano proseguirà anche in quel contesto il lavoro svolto con equilibrio e saggezza in questi anni per la categoria.

Le altre colleghe e gli altri colleghi vanno al ballottaggio mercoledì 2 e giovedì 3 aprileonline e domenica 6 in presenza a Trieste e Udine. E ovviamente si ricomincia da zero, tutti ripartono alla pari.

Per portare avanti e non disperdere l’ottimo lavoro svolto dal presidente Degano in questi anni, l’Assostampa Fvg - articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani - invita a votare i propri iscritti che sono stati ammessi al ballottaggio:

 

CONSIGLIO NAZIONALE - PUBBLICISTI 

Luca Perrino (presidente Leali delle Notizie)

 

CONSIGLIO REGIONALE - PROFESSIONISTI 

Furio Baldassi (già giornalista de Il Piccolo)

Guerrino Bernardis (direttore sito web TSportinthecity)

Nada Čok (giornalista TGR Rai FVG)

Aleksander Koren (consigliere tesoriere uscente OdG FVG)

Gioia Meloni (già giornalista TGR Rai FVG)

Maurizio Pertegato (componente Consiglio di Disciplina OdG FVG)

 

CONSIGLIO REGIONALE - PUBBLICISTI 

Gianfranco Battisti (consigliere uscente OdG FVG) 

Giorgio Bellini  (consigliere uscente OdG FVG)

Paola Dalle Molle (vicepresidente uscente OdG FVG)

Guido Roberti (segretario regionale Ussi) 

Rina Anna Rusconi (già nel Collegio Revisori conti OdG FVG)

 

Con queste colleghe e questi colleghi siamo certi che l’Ordine regionale proseguirà, in un proficuo rapporto di collaborazione con il nostro sindacato, il prezioso lavoro al servizio della categoria, tanto più necessario in un momento così difficile per tutto il mondo dell’informazione.



mercoledì 19 marzo 2025

ELEZIONI ORDINE GIORNALISTI

 Dopo la prima “chiama” nulla, com’era prevedibile e previsto, grazie a una legge che il Parlamento non vuole o non riesce ad attualizzare, ora si fa sul serio: per il rinnovo del Consiglio nazionale e regionale dell’Ordine dei giornalisti si vota oggi e domani online, domenica in presenza a Trieste e Udine (eventuale ballottaggio mercoledì 2 e giovedì 3 aprile online e domenica 6 in presenza).

Procedura cervellotica. Ma in un momento così difficile per la nostra professione e per l’intero mondo dell’informazione, è sconsigliato voltarsi dall’altra parte. Dunque bisogna partecipare, bisogna votare, bisogna scegliere le colleghe e i colleghi che ci rappresenteranno nei prossimi anni. 

Dicono che una cosa è l’Ordine, un’altra il sindacato. Verissimo. Com’è vero che la categoria ha sempre ottenuto risultati quando i due soggetti hanno lavorato assieme, nell’interesse della categoria. L’Ordine, ente pubblico che ci rappresenta tutti. E il sindacato, cioè l’Fnsi, di cui Assostampa Fvg è l’articolazione territoriale, che ci rappresenta tutti - anche i non iscritti - ai ministeri, ai tavoli con gli editori, nelle varie procedure per i rinnovi dei contratti o negli stati di crisi. Ed è al nostro sindacato che le colleghe e i colleghi si rivolgono, quando hanno dei problemi.

Per tutti questi motivi, nel rispetto dell’autonomia dell’Ordine e con la stima per tutte le colleghe e tutti i colleghi che hanno dato la propria disponibilità a candidarsi, invitiamo a votare per le iscritte e gli iscritti all’Assostampa Fvg che candidano a queste elezioni. E che sono:

 

CONSIGLIO NAZIONALE - PROFESSIONISTI - (viene eletto un solo consigliere e quindi si può esprimere una sola preferenza)

Cristiano Degano (presidente uscente OdG FVG)

 

CONSIGLIO NAZIONALE - PUBBLICISTI - (viene eletto un solo consigliere e quindi si può esprimere una sola preferenza)

Luca Perrino (presidente Leali delle Notizie)

 

CONSIGLIO REGIONALE - PROFESSIONISTI - (vengono eletti sei consiglieri e quindi si possono esprimere fino a sei preferenze)

Furio Baldassi (già giornalista de Il Piccolo)

Guerrino Bernardis (direttore sito web TSportinthecity)

Nada Čok (giornalista TGR Rai FVG)

Aleksander Koren (consigliere tesoriere uscente OdG FVG)

Gioia Meloni (già giornalista TGR Rai FVG)

Maurizio Pertegato (componente Consiglio di Disciplina OdG FVG)

 

CONSIGLIO REGIONALE - PUBBLICISTI - (vengono eletti tre consiglieri e quindi si possono esprimere fino a tre preferenze)

Gianfranco Battisti (consigliere uscente OdG FVG) 

Giorgio Bellini  (consigliere uscente OdG FVG)

Paola Dalle Molle (vicepresidente uscente OdG FVG)

Guido Roberti (segretario regionale Ussi) 

Rina Anna Rusconi (già componente Collegio Revisori dei conti OdG FVG)

 

REVISORI DEI CONTI - PUBBLICISTI 

Gianfranco Terzoli (consigliere uscente Collegio Revisori dei conti OdG FVG) 

 

Con queste colleghe e questi colleghi vorremmo che venisse continuato e non disperso il prezioso lavoro avviato, sempre in un rapporto di proficua collaborazione con Assostampa, negli ultimi tre mandati dal presidente Cristiano Degano: una guida saggia e autorevole, un punto di riferimento riconosciuto a livello nazionale, ma anche una presenza costante e quotidiana negli uffici del nostro Ordine. Non possiamo permetterci di tornare indietro.

mercoledì 12 marzo 2025

ELEZIONI ORDINE GIORNALISTI, I NOSTRI ISCRITTI CHE CANDIDANO

 Teoricamente oggi comincia la procedura che porterà al rinnovo del Consiglio nazionale e regionale del nostro Ordine. In realtà, grazie a una legge vecchia di 63 anni, che il Parlamento non vuole o non riesce ad attualizzare, la prima “chiama” sarà nulla (impossibile che partecipi al voto la metà degli iscritti…). Dunque se ne riparla mercoledì 19 e giovedì 20 marzo online e domenica 23 marzo in presenza. E anche lì nuovo quorum da raggiungere ed eventuale ballottaggio mercoledì 2 e giovedì 3 aprile online e domenica 6 in presenza.

Ma in un momento così difficile per la nostra professione e per l’intero mondo dell’informazione, è sconsigliato voltarsi dall’altra parte. Dunque bisogna partecipare, bisogna votare, bisogna scegliere le colleghe e i colleghi che ci rappresenteranno nei prossimi anni. 

Dicono che una cosa è l’Ordine, un’altra il sindacato. Verissimo. Com’è vero che la categoria ha sempre ottenuto risultati quando i due soggetti hanno lavorato assieme, nell’interesse della categoria. L’Ordine, ente pubblico che ci rappresenta tutti. E il sindacato, cioè l’Fnsi, di cui Assostampa Fvg è l’articolazione territoriale, che ci rappresenta tutti - anche i non iscritti - ai ministeri, ai tavoli con gli editori, nelle varie procedure per i rinnovi dei contratti o negli stati di crisi. Ed è al nostro sindacato che le colleghe e i colleghi si rivolgono, quando hanno dei problemi.

Per tutti questi motivi, nel rispetto dell’autonomia dell’Ordine e con la stima per tutte le colleghe e tutti i colleghi che hanno dato la propria disponibilità a candidarsi, invitiamo a votare per le iscritte e gli iscritti all’Assostampa Fvg che candidano a queste elezioni. E che sono:

 

CONSIGLIO NAZIONALE - PROFESSIONISTI - (viene eletto un solo consigliere e quindi si può esprimere una sola preferenza)

Cristiano Degano (presidente uscente OdG FVG)

 

CONSIGLIO NAZIONALE - PUBBLICISTI - (viene eletto un solo consigliere e quindi si può esprimere una sola preferenza)

Luca Perrino (presidente Leali delle Notizie)

 

CONSIGLIO REGIONALE - PROFESSIONISTI - (vengono eletti sei consiglieri e quindi si possono esprimere fino a sei preferenze)

Furio Baldassi (già giornalista de Il Piccolo)

Guerrino Bernardis (direttore sito web TSportinthecity)

Nada Čok (giornalista TGR Rai FVG)

Aleksander Koren (consigliere tesoriere uscente OdG FVG)

Gioia Meloni (già giornalista TGR Rai FVG)

Maurizio Pertegato (componente Consiglio di Disciplina OdG FVG)

 

CONSIGLIO REGIONALE - PUBBLICISTI - (vengono eletti tre consiglieri e quindi si possono esprimere fino a tre preferenze)

Gianfranco Battisti (consigliere uscente OdG FVG) 

Giorgio Bellini  (consigliere uscente OdG FVG)

Paola Dalle Molle (vicepresidente uscente OdG FVG)

Guido Roberti (segretario regionale Ussi) 

Rina Anna Rusconi (già componente Collegio Revisori dei conti OdG FVG)

 

REVISORI DEI CONTI - PROFESSIONISTI 

Carlo Morandini (presidente ARGA FVG)

 

REVISORI DEI CONTI - PUBBLICISTI 

Gianfranco Terzoli (consigliere uscente Collegio Revisori dei conti OdG FVG) 

 

Con queste colleghe e questi colleghi vorremmo che venisse continuato e non disperso il prezioso lavoro avviato, sempre in un rapporto di proficua collaborazione con Assostampa, negli ultimi tre mandati dal presidente Cristiano Degano: una guida saggia e autorevole, un punto di riferimento riconosciuto a livello nazionale, ma anche una presenza costante e quotidiana negli uffici del nostro Ordine. Non possiamo permetterci di tornare indietro.

martedì 7 gennaio 2025

QUANDO SI DICEVA “MEGLIO CHE LAVORARE…”

 QUANDO SI DICEVA “MEGLIO CHE LAVORARE…”



Vi ricordate quando si diceva: fare il giornalista? sempre meglio che lavorare… Per la verità la sciocchezza sopravvive ancora, fra qualche buontempone poco informato e ovviamente mai entrato in una redazione. Ma se di enorme, sesquipedale sciocchezza si trattava un tempo, quando la categoria pur godeva di qualche privilegio, nel 2025 italiano è davvero cosa che non si può sentire.

Provate a pronunciare la sciocchezza davanti a un giornalista precario che sforna articoli quotidianamente (domeniche e festivi compresi), ma non riesce a ottenere non dico l’assunzione, ma almeno un contratto di collaborazione, una retribuzione dignitosa, una prospettiva di lavoro e di vita…

Provate a fare la battutona in presenza di chi ha avuto finalmente “la fortuna” di ottenere la sospirata assunzione e lavora più ore dell’orologio, sopporta carichi di lavoro un tempo non immaginabili e, in epoca di web, whatsapp, social e siti da aggiornare, praticamente non stacca mai. 

Ma chissà quanto guadagna, dirà il geniaccio della battuta da cui siamo partiti. E anche qui non ci siamo. Il contratto di lavoro dei giornalisti italiani, firmato dalla Fnsi e dalla Fieg, attende di essere rinnovato da dieci anni. Ciò significa che per questo lungo periodo di tempo nelle paghe dei giornalisti non è stata recuperata nemmeno l’inflazione. E lo stipendio soprattutto dei nuovi assunti ne risente, eccome. Qualcuno fa due calcoli e dice no grazie.

Nella primavera 2024 le due federazioni si sono incontrate, dopo tanto tempo, e hanno concordato almeno su un punto: la necessità di arrivare a un nuovo accordo.

Per la verità, quello di arrivare al rinnovo contrattuale è stato l’unico elemento condiviso, in quella riunione. Da parte sindacale, oltre all’urgenza del recupero di dieci anni di inflazione, è stata sottolineata l’esigenza non più rinviabile di svolgere un'opera di ricostruzione dell'impianto contrattuale, che in molte aziende viene disapplicato e comunque non è più al passo coi tempi. 

Gli editori, visto che la crisi del settore permane, chiedono soldi al governo (quello dei bavagli all’informazione), ancora flessibilità e diversi automatismi per quanto riguarda le nuove assunzioni. Tradotto: non vogliono cacciare un euro. E non si ricordano contratti di lavoro rinnovati senza denari sul tavolo e nelle tasche dei lavoratori.

Questo è il quadro. La Fnsi, la Federazione nazionale della stampa di cui l’Assostampa Fvg è articolazione territoriale, sta facendo il possibile per uscire da questa situazione e portare a casa il risultato. Non è facile. Ma è una battaglia che va combattuta.

E comunque, nonostante tutto e considerato il calendario, buon anno a tutte e a tutti. Anche nel 2025 abbiamo sempre e ovviamente bisogno che le colleghe e i colleghi, professionali e collaboratori, contrattualizzati e non, precari e pensionati, si iscrivano al nostro sindacato unitario, unica difesa della professione. Purtroppo molti iscritti all’Ordine, professionisti e pubblicisti, non sono iscritti. Purtroppo molti giovani pensano di non aver bisogno del sindacato.

L’Assostampa Fvg ha da molti anni le quote d’iscrizione immutate, fra l’altro le più basse d’Italia. Aiutateci a tutelare i più deboli, a difendere la professione, il lavoro, il contratto, le pensioni, i nostri enti di categoria. Ma soprattutto il diritto dei cittadini a essere informati e il dovere dei giornalisti di informare. 

Poi ci sarebbe la suprema brutalità delle tante guerre, dei morti ammazzati, dei morti annegati nel nostro Mar Mediterraneo un tempo culla di civiltà e oggi immenso cimitero. Giornalisti e operatori dell’informazione sono lì, a vedere e quando possibile raccontare. Spesso pagano con la vita. Tante volte con la libertà. Ma questo è un altro, doloroso discorso.

 

Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg