lunedì 28 settembre 2009

DISCHI / JENNY SORRENTI


C'è chi azzecca il disco buono al primo tentativo, chi ha bisogno di riprovare più volte, chi sparisce dopo un esordio col botto. E poi c’è chi rimane sempre in scena, magari in posizione defilata, e quando gli altri sono pronti per la pensione se ne viene fuori con la cosa migliore della sua lunga carriera.

È il caso di Jenny Sorrenti, uscita da poco con il convincente ”Burattina” (Odd Times Records - Carta da Musica). Negli anni Settanta la ragazza era conosciuta innanzitutto per essere la sorella minore del ben più noto Alan, passato dal pop d’avanguardia di album come ”Aria” e ”Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto” a successi commerciali come ”Figli delle stelle” e ”Tu sei l’unica donna per me”.

Fratello e sorella erano nati nel Galles, madre gallese e padre napoletano, e si erano trasferiti giovanissimi a Napoli, all’inizio dei tumultuosi Settanta. Jenny (vero nome Jane) aveva seguito subito le orme del fratello formando i Saint Just, gruppo di rock progressive con influenze folk, che nell’ottobre del ’74 tenne un concerto anche nel teatrino del (non ancora ex) manicomio di San Giovanni.

In tutti questi anni, mentre Alan si perdeva fra disavventure oltreoceano e revival casalinghi, Jenny ha proseguito per la sua strada, il suo percorso musicale e linguistico attraverso la musica delle tradizioni folk e popolari dell’Europa e del Mediterraneo.

Un lavoro stimolante che, dopo lo scioglimento dei Saint Just, ha prodotto solo cinque album in oltre un trentennio. Dopo ”Suspiro”, del ’76, realizzato assieme a Pino Daniele, Peter Kaukonen (fratello di Jorma, chitarrista dei Jefferson Airplane) e Lucio Fabbri (violinista della Pfm), e il secondo album, ”Jenny Sorrenti”, del ’79, con un duetto con Francesco De Gregori nel brano "Lampo", c’è stata una lunga pausa impiegata a fare altre cose e collaborare con altri artisti. Fino al 2001, quando è uscito ”Medieval Zone”, originale tentativo di fondere il folk partenopeo col folk celtico, bissato nel 2004 da ”Com’è grande enfermidade”.

Ora arriva questa raccolta di nuove canzoni, che parlano di solidarietà fra i popoli, di attenzione verso gli altri, di quei gesti d’amore di cui sono capaci le persone semplici. Napoli è il centro musicale del disco, le cui atmosfere vagano per il Mediterraneo, esplorano l’Africa ma anche le terre del Nord Europa. E il risultato sembra una ricerca multiculturale per la nuova canzone d’autore napoletana.

Laddove invece il collante è la voce della signora: forte e delicata, armoniosa e suadente. Come in ”Fragili”, pianoforte e voce, dedicata alle persone che non trovano un posto nella società. ”Ali in prestito” alterna italiano e gallese. ”Bachgen bach o dincer” è ispirata a una filastrocca gallese per bambini In “Nessuno è più forte di chi non ha nulla da perdere” canta anche Enzo Gragnaniello.

Con Jenny Sorrenti - che ha detto di voler riformare i Saint Just - l’Orchestrina Malombra capitanata da Marcello Vento, con Piero Viti, Vincenzo Zenobio e Vittorio. Bentornata, signora.


MORANDI Gianni Morandi torna in tivù il 26 ottobre, su Raiuno, con ”Grazie a tutti”. Intanto esce con ”Grazie a tutti, il concerto” (Sony), cofanetto comprendente cd e dvd a prezzo speciale.

Il cd è stato registrato dal vivo e raccoglie alcuni dei successi di una carriera lunga mezzo secolo. Si parte con ”Vita” e ”Se perdo anche te”. Si prosegue con ”Bella Signora”, ”Se non avessi più te”, ”Solo all’ultimo piano”, ”Scende la pioggia”, ”La fisarmonica”, ”Non son degno di te”, ”Il tempo migliore”... Si conclude con un medley (”Andavo a cento all’ora”, ”Fatti mandare dalla mamma”, ”In ginocchio da te”), ma anche con ”Uno su mille”, ”Non ti dimenticherò” e l’inedito ”Grazie a tutti”: «Per quanto ho dato e quanto ho avuto, per quanto ho riso pianto e sperato, per ogni giorno che ho ricominciato, per ogni istante regalato, voglio dire grazie a tutti...».

Ma parliamo del dvd, ”il primo della mia carriera”. Costruito come una fiction, comprende immagini inedite e scene di backstage e vede la partecipazione del figlio Pietro. C'è anche il duetto ”Grazie perchè” con Alessandra Amoroso, che sarà al suo fianco anche su Raiuno. «Ha partecipato con impegno e grinta a un talent show che ha vinto con pieno merito - dice Morandi della vincitrice di ”Amici” -. Ha già venduto centinaia di migliaia di dischi ma non si è montata la testa. È piacevole lavorare con lei...».

Le immagini del dvd sono state registrate durante il concerto di Ravenna del maggio scorso, una delle tante tappe del tour che in due anni ha toccato ventitre città per un totale di novanta repliche: ogni sera quaranta canzoni.

Il maratoneta Gianni, classe ’44, che a dicembre compie sessantacinque anni, non mostra segni di stanchezza: dopo lo show televisivo (parola d’ordine: «Intrattenere senza disturbare, fare una tv semplice, senza effetti mirabolanti, senza una spasmodica ricerca di audience a tutti i costi...»), a gennaio riparte in tour, perchè vuole «portare lo show anche nelle città non ancora toccate dal tour». Chissà che non arrivi anche a Trieste.


STREISAND Una grande carriera dietro le spalle, ma nessuna intenzione di passare la mano. Barbra Streisand torna sulla scena musicale con un nuovo album: ”Love is the answer”, che arriva a quattro anni dall'ultimo lavoro, ”Guilty pleasures”, e a tre dal ”Live in concert 2006”. Un album, coprodotto assieme alla cantante jazz canadese Diana Krall (il cui tocco si sente...) e a Tommy Lipiuma, in cui la Streisand ripropone grandi classici in chiave jazz. Tra i brani spiccano ”If you go away”, versione di ”Ne me quitte pas” di Brel, cantata in francese e in inglese, ”In the wee small morning”, portata al successo da Frank Sinatra, e la classicissima ”Smoke get in your eyes”. La cantante, vincitrice di cinque Emmy Award e dieci Grammy, reinterpreta, tra gli altri, pezzi come ”Here’s to life”, "Love dance” e ”You must beleive in spring”. Arrangiamenti di Johnny Mandel. La versione deluxe del disco contiene due cd: il primo è identico all'edizione standard con arrangiamenti per orchestra, il secondo contiene invece canzoni arrangiate per quartetto (quello di Diana Krall).


TOZZI ”Superstar” è l’album numero ventinove nella carriera di Umberto Tozzi e arriva a quattro anni dall’ultimo inedito e a pochi mesi dall’ultima raccolta. Si tratta di una raccolta di sedici ”lati b” riarrangiati (fra cui ”L’amore è quando non c’è più”), estrapolati da vecchi dischi, a cui si aggiunge una versione dal vivo della celebre ”Ti amo”, che trent’anni fa, assieme a ”Gloria”, fece del cantante piemontese una star internazionale da quaranta milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Il disco è stato registrato tra Pistoia e Los Angeles e comprende un libretto di 32 pagine con le foto del romano Gianmarco Chieregato. «Erano due anni che avevo in mente questo progetto - ha spiegato Tozzi -. Mi è venuto in mente riascoltando vecchio materiale: ho trovato testi attualissimi, andavano soltanto rinfrescati gli arrangiamenti. Si tratta di brani che non erano stati presi in considerazione perchè vicini a titoli più forti...». Il disco è prodotto dal figlio Gianluca, 23 anni, udinese, per l'azienda ”di famiglia” Momy Records. Dal 4 dicembre Tozzi parte in tour da Milano.



Nessun commento:

Posta un commento