mercoledì 22 aprile 2015

GIOVANNI ALLEVI domenica a trieste, rossetti

Guerre, attentati, violenza, miseria. Eppure, come cantavano i Beatles, “all you need is love”, tutto quello di cui hai bisogno è amore. Quasi quarant’anni dopo (il brano-manifesto dei Fab Four è del ’67...), ne è ancora convinto anche Giovanni Allevi, il pianista marchigiano mezzo classico e mezzo pop, ormai riconosciuta star internazionale, il cui ultimo album s’intitola appunto “Love”. E il cui tour fa tappa domenica a Trieste, al Politeama Rossetti. Sul sito del Piccolo (www.ilpiccolo.it) è possibile vincere due pass per il concerto, rispondendo a una semplice domanda. «Viviamo un tempo - dice l’artista, classe ’69 - in cui l’odio sembra prendere il sopravvento. A me piacerebbe essere strumento delle parole di Papa Francesco e del suo invito a ritrovare lo stupore nei confronti dell’altro, ad accettare le differenze, andando oltre le ideologie». Nel disco troviamo anche “Loving you”, “Lovers”, “Amor sacro”... «Sì, l’amore è il tema del disco: mi conduce verso realtà misteriose dove regna l’inconoscibile, il buio dell’anima dal quale all’improvviso irrompe una luce. L’amore è qualcosa di centrale attorno al quale costruire la nostra esistenza, più importante della felicità». Come è arrivato a concepire questa dichiarazione d'amore universale? «Vivendo più intensamente possibile, ascoltando i pianti di donne impazzite, osservando bimbi giocare. Ho voluto dare una voce musicale ad un mondo fantastico inascoltato». Quattro anni dopo “Alien” e dopo l'esperienza sinfonica di “Sunrise”: cosa le è successo in questo periodo? «Mi sono più volte perso e trasformato in un cuore pulsante. Non ho un approccio analitico alla mia musica. Sono istintivo, ho lasciato le redini, lascio che la musica si esprima senza che io mi ponga delle domande. Prossimi progetti? «Come artista tento di esplorare in maniera sempre più profonda differenti parti di me, raccontare in note lo sconosciuto, in un viaggio che non avrà mai fine». L’album comprende tredici brani, tredici pagine di un diario musicale che raccontano l’amore nelle sue molteplici forme. Ecco allora l’amore romantico della citata “Loving you”, quello quotidiano in “Come with me”, quello fisico di “Lovers” e quello struggente di “Asian eyes”. E ancora quello sublime di “Amor sacro”, quello per le persone più care di “My family” e “La stanza dei giochi”, l’estasi d’amore di “Yuzen”, l’amore per le cose semplici di “Sweetie pie” e per quelle più complicate in “It doesn’t work”. Ma c’è anche l’amore per se stessi, forse il più difficile, in “L’Albatros” (ispirato alla poesia di Baudelaire), e per i lati più complessi della propria personalità in “The other side of me”. Fino al desiderio di libertà cosmica di “Asteroid 111561”, dal nome dell'asteroide che la Nasa ha intitolato all’artista. L’album - il nono in studio, uscito a gennaio e anticipato dai singoli “My family” e “Loving you” - è stato masterizzato agli Abbey Road Studios di Londra: di nuovo Beatles, dunque, ma anche tanti altri capolavori della musica moderna. «Masterizzare un album - spiega Allevi, da un anno e mezzo ambasciatore mondiale di Save The Children - significa realizzare il suono finale. Degli Abbey Road Studios ho grandi ricordi visivi: molte stanze piene di bobine con il nastro grande e di apparecchiature a valvole, sembrava di essere a metà Novecento. Ricordo bene il lampo negli occhi dei tecnici orgogliosi di essere aggrappati a un mondo che fu senza iper tecnologia. Il decano degli ingegneri del suono, Ian Jones, che ha curato gli ultimi dischi della Callas mi ha detto: il sound va bene così, è bello, appagante. Ascoltando quelle parole il mio ingegnere del suono si è commosso». Jones, autentica autorità in materia, ha detto anche: «Un suono morbido eppure potente, mai aspro e con una ricca estensione in bassa frequenza, per un’esperienza d’ascolto estremamente appagante». Il “Love solo piano tour” che ora arriva nel Friuli Venezia Giulia (la tappa triestina è l’unica regionale) è cominciato un mese fa, dopo la parentesi europea e la presentazione in anteprima mondiale a Londra di fine febbraio. Biglietti e informazioni su Ticketone.it e VivaTicket.it, nei punti autorizzati Azalea Promotion e al Rossetti.

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