martedì 26 maggio 2015

FOLKEST RIPARTE DA HEVIA, FINARDI, BRANDUARDI...

Trieste Loves Jazz nel capoluogo giuliano. No Borders a Tarvisio. Ospiti d’Autore a Grado. Udine Jazz. L’itinerante Onde Mediterranee. Tanti altri festival e rassegne, grandi e piccoli, che animano ogni estate il Friuli Venezia Giulia. Che anche al netto della perdita del Rototom Sunsplash - emigrato da alcuni anni in Spagna, a Benicassim, dopo una persecuzione moralistico giudiziaria conclusa pochi giorni fa con l’assoluzione del suo patron Filippo Giunta -, rimane un grande palcoscenico per la musica dal vivo. In questo quadro, un ruolo di assoluto rilievo lo riveste Folkest, la rassegna che giunge quest’anno alla 37.a edizione e viene da tempo annoverata fra le manifestazioni più importanti a livello europeo nel campo della musica popolare. L’International Folk Festival (questo il sottotitolo della manifestazione organizzata dall’omonima associazione capitanata da Andrea Del Favero) si terrà quest’anno dal 2 al 27 luglio, a Spilimbergo e dintorni. Programma ancora in via di definizione, ma stanno uscendo le prime anticipazioni. Grandi nomi della musica italiana, come i cantautori storici Eugenio Finardi e Angelo Branduardi (rispettivamente 25 e 27 luglio a Spilimbergo), il suonatore di arpa celtica Vincenzo Zitello (23 luglio a Spilimbergo)), un virtuoso di cornamusa asturiana come lo spagnolo Hevia il 19 luglio a Tolmezzo, gli storici New Trolls il 17 luglio a Capodistria. Arrivano persino maestri del vecchio hard rock come gli Uriah Heep (31 luglio a Lignano), di cui da queste parti qualcuno ancora ricorda un leggendario concerto, nel dicembre del ’71 (oltre quarantatre anni fa...), al Dancing Paradiso di via Flavia, a Trieste. Da segnalare anche il ritorno, tre anni dopo, di un “non-musicista” di assoluto talento come Neri Marcorè, l’11 luglio a Udine. E ancora giovani come i piemontesi Folkestra e Folkoro di Bricherasio, gli irlandesi Goitse, gli istriani Manuel Savron e Rok Kleva, il Duo Bottasso... E la riedizione, il 15 luglio a San Vito al Tagliamento, dello storico “Bella ciao”, che debuttò nel ’64 a Spoleto, con Giovanna Marini, regia di Dario Fo. Un programma che si preannuncia dunque ricco e composito, come nella storia di questa rassegna che ha portato a Spilimbergo e in tutto il Friuli Venezia Giulia (con qualche puntata anche nei paesi confinanti) tantissimi artisti che hanno scritto la storia della musica popolare degli ultimi cinquant’anni. Con una formula itinerante quanto mai azzeccata, che il passare degli anni non ha fatto che esaltare. Info www.folkest.com.

Nessun commento:

Posta un commento