Che “Sofia” di Alvaro Soler sarebbe stato il tormentone dell’estate era facile da prevedere. E infatti lo avevamo previsto. Ma all’inizio della stagione non molti avrebbero scommesso su quello che è diventato il vero tormentone italiano: “Andiamo a comandare”, di Fabio Rovazzi.
Ventiduenne, milanese, fino a pochi mesi fa era un illustre sconosciuto. Lui specifica di non essere un cantante ma si è tolto lo sfizio di conquistare la vetta delle classifiche, lasciandosi alle spalle fior di gruppi e interpreti. Compreso Soler (che fra l’altro sarà a Trieste, al Barcolana Festival, il 7 ottobre).
Mezzo videomaker e mezzo rapper, realizzava video musicali per altri artisti e collaborava con Fedez (che appare nel video di “Andiamo a comandare”, nel quale c’è un cameo anche di J-Ax). Poi ha sfruttato il web per farsi conoscere, postando sui vari social video comici subito diventati virali.
Lo stesso tormentone ironico con cui ha fatto bingo nasce in rete. «La frase - ha spiegato Rovazzi - l’avevo letta in rete già un paio d’anni fa, e mi piaceva. A inventarmi la canzone ci ho messo un anno, tanto non avevo fretta. L’ho lanciata a febbraio, è diventata virale a maggio». E con l’estate è diventata un successone. Il singolo è disco d’oro e di platino, primo caso con le sole riproduzioni sulle piattaforme di streaming, grazie ai social.
Fra gli italiani, dietro Rovazzi da segnalare il successo di “Vorrei ma non posto”, dell’accoppiata Fedez e J-Ax che come detto appaiono, rispettivamente all’inizio e alla fine, nel video di “Andiamo a comandare”. E il crescente consenso del singolo “Le ragazze”, del duo Lemandorle (scritto così, tutto attaccato). Si definiscono «un progetto di pop daltonico che si muove tra ricordi geolocalizzati e ambizioni globali. Un Mac, un microfono e tre-minuti-tre per raccontare delle storie qualunque, descritte per immagini, come se la vita fosse una bacheca di Pinterest».
Ma la vita, purtroppo, è altro. Per esempio il dramma del terremoto. E Fedez ha appena annunciato: «Noi artisti di Newtopia, insieme alle nostre case discografiche, abbiamo deciso di fare un piccolo gesto immediato: oltre alle nostre personali donazioni abbiamo deciso di devolvere il 100% dei ricavati di “Vorrei ma non posto” e di “Andiamo a comandare” dei prossimi tre mesi per la ricostruzione della scuola elementare e dell’asilo di Amatrice».
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