Sanremo? La solita sbobba, fuffa, broda... Il Festival, si sa, è da anni un format televisivo. Un format «made in Italy». Anzi, «made in Rai», perlomeno finchè dura l’accordo fra il Comune della cittadina ligure e Viale Mazzini. Comunque un prodotto che funziona da oltre mezzo secolo, pur fra tanti alti e pochi bassi. E per continuare a funzionare, in questa deprimente repubblica dell’Auditel, deve aggiornarsi, strizzare l’occhio ai gusti tradizionali e a quelli giovani, mediare fra personaggi televisivi e cantanti che hanno qualcosa da dire e da cantare.
Lo fa anche quest’anno col solito cast tuttifrutti, un colpo al cerchio e l’altro alla botte, nella speranza di catalizzare ancora una volta, per una settimana, l’attenzione degli italiani. Più con le polemiche, con il martellamento televisivo, con la forza dell’inerzia e dell’abitudine, che con cantanti e canzoni.
Se i dodici Giovani già annunciati (fra cui Simone Cristicchi, L’Aura, Ivan Segreto...) sono stati scelti da una commissione, l’identificazione dei diciotto big - divisi fra Uomini, Donne e Gruppi, si rinuncia vivaddio ai Classici... - è tutta farina del sacco di Panariello e del direttore artistico Gianmarco Mazzi.
Il risultato è quello che è. Poche note positive: Povia, trionfatore ideale del Sanremo dell’anno scorso con «I bambini fanno oh» (fuori gara perchè non inedita); l’accoppiata fra l’israeliana Noa e il milanese Carlo Fava (uno sulle orme del gaberiano teatro canzone); il ritorno dei Nomadi (ma chi glielo fa fare...) e quello di Mario Venuti (l’ex Denovo che due anni fa stupì con «Legami»), infilato fra i Gruppi, categoria supermarket, grazie alla band che lo accompagna. Per lo stesso motivo, sfilano fra i Campioni nomi nuovi come Sugarfree e Zero Assoluto (neanche ammessi l’anno scorso fra i Giovani, con quella «Semplicemente» poi esplosa...), che hanno all’attivo successi forse meno eclatanti di Cristicchi e L’Aura, inseriti fra i Giovani.
Ci siamo risparmiati Al Bano (per fortuna) e la Bertè (purtroppo). Ci cuccheremo invece, ahinoi, i Figli di Scampia, altri sedicenti Campioni: una progetto ideato da Gigi D’Alessio, con Gigi Finizio, qualche napoletano «di seconda (o terza) fascia» e alcuni ragazzi delle periferie degradate. Mah...
Completeranno il menù gli ospiti, con annessi botti ancora da confermare. Mentre è già sicura l’unica vera novità del Sanremo 2006, ovvero l’ascolto preventivo di trenta secondi delle canzoni in gara. Anche attraverso il cellulare. Una possibilità di cui in effetti sentivamo assai la mancanza...
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