CAPODANNO BLUES
È un Capodanno a tutto blues, quello organizzato per stanotte dal Comune di Trieste. In piazza dell’Unità saliranno infatti sul palco prima della mezzanotte il duo formato da Stefano Franco e James Thompson, e nel primo giro di lancette del 2009 Andrea Mingardi con la sua Rossoblues Brothers Band.
Una scelta musicale assolutamente di qualità, che fra l’altro interrompe una tradizione ormai pluriennale che vedeva sempre la piazza triestina orfana di artisti di livello nazionale - pur nel rispetto dovuto a tutti i lavoratori dello spettacolo - nella fatidica notte fra il 31 dicembre e il primo gennaio.
Con Mingardi siamo in presenza di un protagonista di primo piano della musica italiana da oltre un trentennio. Bolognese, classe 1940, esordi negli anni Sessanta in bilico fra rock, blues e canzoni più o meno demenziali nel dialetto della sua terra, deve aspettare il ’74 per dare alle stampe il suo primo album. Una certa popolarità gli arriva con «Datemi della musica», pubblicato nel ’76. Molti invece lo scoprono con il brano «Un boa nella canoa», con cui partecipa al Festivalbar dell’83.
A Sanremo invece lo troviamo per la prima volta nel ’92, al fianco dello sfortunato Alessandro Bono (che sarebbe poi morto di Aids, a soli trent’anni, nel ’94), con la canzone «Con un amico vicino». E altre quattro volte fra il ’93 e il 2004, quando ha proposto il brano «È la musica».
Ma il valore di Andrea Mingardi - che è stato per molti anni nel giro della nazionale cantanti, con Mogol, Morandi e tanti altri colleghi - è dimostrato anche dalla recente collaborazione con Mina. Prima il brano «Mogol e Battisti», scritto da Mingardi e cantato da Mina assieme a lui nell’album «Bau», nel 2006. Quest’anno lo abbiamo ritrovato autore di «Amiche mai», per lo storico duetto di Mina con Ornella Vanoni.
Da segnalare ancora che lo scorso anno è uscito l’album «Andrea Mingardi canta Ray Charles - Tribute to the Genius». E che soprattutto dal vivo, </EL>con la sua Rossoblues Brothers Band che lo accompagnerà anche stanotte a Trieste, l’artista bolognese rilegge il suo repertorio e alcuni classici della musica nera.
Ma il Capodanno a tutto blues, come si diceva, non vivrà solo della musica di Mingardi. Prima della mezzanotte il compito di riscaldare temperatura e atmosfera toccherà a The Dukes of Rhythm Duo. Ovvero: il pianista triestino Stefano Franco e il sassofonista statunitense James Thompson, da anni presenza costante della scena «live» cittadina ma anche in giro per l’Italia e all’estero.
Il primo ha un brillante passato anche di «one man band» a Umbria Jazz e in altri importanti festival blues italiani ed europei. Il secondo, originario di Cleveland (Ohio), vive da anni in Italia, dove ha collaborato fra gli altri con Zucchero, Paolo Conte, Stadio e lo stesso Mingardi. Assieme, Franco e Thompson propongono un repertorio che spazia dai classici di Duke Ellington a riletture di brani di Jimi Hendrix, passando per una produzione originale di qualità. Insomma, stanotte in piazza Unità grande musica prima e dopo mezzanotte. Giusto per finire bene e subito dopo ripartire alla grande.
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