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mercoledì 2 dicembre 2015
SPRITZ FOR FIVE, presentazione disco a Milano
Lo scorso anno, a “X Factor”, hanno rischiato di fare il colpaccio. Nelle prime puntate sembrava infatti la talentuosa “vocal band” fosse destinata alla finalissima, il loro giudice Morgan si sbilanciava persino parlando di possibile vittoria, ma poi sono state proprio le scelte azzardate - per restare all’eufemismo - dell’istrionico musicista ad affossare i cinque “muli” di belle speranze.
Ma Nicola, Marco, Piero, Giulio e Rocco - in arte Spritz for five - non si sono persi d’animo. Sono tornati alla vita che facevano prima di entrare nel famoso loft, senza per questo seppellire i loro sogni musicali. Insomma, non hanno abbandonato quello che loro stessi definiscono il “pop/jazz/spritz a cappella”.
Quest’estate hanno realizzato un singolo: “Abbronzarella”, come dire un accattivante miscela fra due classici come “Abbronzatissima” e “Tintarella di luna”. Non è diventato un tormentone, ma non è andato nemmeno male. Ma erano anche ospiti ai Nastri d’argento, a Taormina, e hanno fatto da supporter a Fedez, nel riuscitissimo concerto triestino in piazza Unità.
Ora escono con il loro “ep” d’esordio, che verrà presentato domani a Milano: un sapiente mix di brani originali e cover di artisti quali Avicii e Tiziano Ferro, per sfornare il quale - proprio come nelle audizioni e nelle primissime puntate del “talent” che li ha lanciati - non hanno bisogno di strumenti, perché sono loro gli strumenti.
“Calypso” è il nuovo singolo che lancia questo mini-cd. Un brano pop fresco e orecchiabile, che testimonia l’assoluta modernità del gruppo. E come ha detto qualcuno, al primo ascolto sembra impossibile che per incidere il brano non sia stato utilizzato neanche uno strumento.
Nell’ep gli inediti si intitolano “Bastimento” e “Sono vento”, le cover sono “Hey brother” di Avicii, “Radioactive” degli Imagine Dragons e “Rosso relativo” di Tiziano Ferro. Funzionano gli arrangiamenti vocali di Marco Obersnel (classe ’96), Nicola Pisano (del ’91) è il mago del ritmo e del Beatbox, il tenore Piero Gherbaz (’94), il baritono Giulio Bottecchia (il più “anziano”: è dell’88...) e il basso Rocco Pascale (’92) completano un menù di prim’ordine. Bel quale le coreografie sono firmate dall’amica di sempre Marta Keller (anche lei giovanissima: del '93).
La verità è che, nonostante il mezzo infortunio a “X Factor”, causato peraltro da Morgan, gli Spritz for five piacciono. Hanno vari “fans club” disseminati per la penisola, qualcuno anche all’estero, uno persino a Seattle.
«Morgan - hanno detto i ragazzi - è stata la nostra fortuna e al tempo stesso la nostra iattura: ci ha scelti, ma a un certo punto ha seguito Lo scorso anno, a “X Factor”, hanno rischiato di fare il colpaccio. Nelle prime puntate sembrava infatti la talentuosa “vocal band” fosse destinata alla finalissima, il loro giudice Morgan si sbilanciava persino parlando di possibile vittoria, ma poi sono state proprio le scelte azzardate - per restare all’eufemismo - dell’istrionico musicista ad affossare i cinque “muli” di belle speranze.
Ma Nicola, Marco, Piero, Giulio e Rocco - in arte Spritz for five - non si sono persi d’animo. Sono tornati alla vita che facevano prima di entrare nel famoso loft, senza per questo seppellire i loro sogni musicali. Insomma, non hanno abbandonato quello che loro stessi definiscono il “pop/jazz/spritz a cappella”.
Quest’estate hanno realizzato un singolo: “Abbronzarella”, come dire un accattivante miscela fra due classici come “Abbronzatissima” e “Tintarella di luna”. Non è diventato un tormentone, ma non è andato nemmeno male. Ma erano anche ospiti ai Nastri d’argento, a Taormina, e hanno fatto da supporter a Fedez, nel riuscitissimo concerto triestino in piazza Unità.
Ora escono con il loro “ep” d’esordio, che verrà presentato domani a Milano: un sapiente mix di brani originali e cover di artisti quali Avicii e Tiziano Ferro, per sfornare il quale - proprio come nelle audizioni e nelle primissime puntate del “talent” che li ha lanciati - non hanno bisogno di strumenti, perché sono loro gli strumenti.
“Calypso” è il nuovo singolo che lancia questo mini-cd. Un brano pop fresco e orecchiabile, che testimonia l’assoluta modernità del gruppo. E come ha detto qualcuno, al primo ascolto sembra impossibile che per incidere il brano non sia stato utilizzato neanche uno strumento.
Nell’ep gli inediti si intitolano “Bastimento” e “Sono vento”, le cover sono “Hey brother” di Avicii, “Radioactive” degli Imagine Dragons e “Rosso relativo” di Tiziano Ferro. Funzionano gli arrangiamenti vocali di Marco Obersnel (classe ’96), Nicola Pisano (del ’91) è il mago del ritmo e del Beatbox, il tenore Piero Gherbaz (’94), il baritono Giulio Bottecchia (il più “anziano”: è dell’88...) e il basso Rocco Pascale (’92) completano un menù di prim’ordine. Bel quale le coreografie sono firmate dall’amica di sempre Marta Keller (anche lei giovanissima: del '93).
La verità è che, nonostante il mezzo infortunio a “X Factor”, causato peraltro da Morgan, gli Spritz for five piacciono. Hanno vari “fans club” disseminati per la penisola, qualcuno anche all’estero, uno persino a Seattle.
«Morgan - hanno detto i ragazzi - è stata la nostra fortuna e al tempo stesso la nostra iattura: ci ha scelti, ma a un certo punto ha seguito più il suo ego che le nostre vocazioni. Le sue sono state tutte assegnazioni difficili, lontane da quello che facciamo abitualmente: cantare a cappella. All’inizio questa cosa incuriosisce, ma poi alla lunga logora, soprattutto se non hai mai uno spiraglio per una boccata di ossigeno. Così va a finire che tu ti senti snaturato e la gente a casa non capisce più chi sei».
Ancora i cinque cantanti, due dei quali hanno alle spalle proprio esperienze corali: «Noi non siamo un coro, ma una vera e propria band. Solo che al posto degli strumenti usiamo la voce. Negozianti, per favore, non metteteci nel bancone dei gruppi vocali, ma in quello del pop...».
Messaggio ricevuto. E proprio nelle settimane in cui altri ragazzi sfidano la lotteria in una nuova edizione di “X Factor”, gli Spritz for five ricominciano da questo disco. Che è il miglior biglietto da visita per la loro carriera.
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