LIGA «Niente paura, niente paura, niente paura ci pensa la vita, mi han detto così...». Versi quasi ottimisti che le radio stanno pompando incessantemente ormai da un paio di settimane. Sono quelli del singolo che anticipa il nuovo album di Ligabue, intitolato «Ligabue - Primo tempo», il primo dei due «best» del rocker di Correggio, atteso per il 16 novembre. Intanto il nostro dimostra a se stesso e allo show business italiano di essere l’unica alternativa a Vasco, sul versante dei grandi numeri. Ha infatti già incassato il tutto esaurito in prevendita per tutti e quattordici i concerti che terrà tra il Palalottomatica di Roma (da sabato 17 al 26 novembre) e il DatchForum di Assago, Milano (dal 12 al 21 dicembre). Oltre 150 mila i biglietti venduti per il Liga dal vivo. L’album ripercorre la sua storia musicale, dal disco d’esordio «Ligabue» (1990) a «Buon compleanno Elvis» (1995), con brani ormai storici come «Balliamo sul mondo», «Libera nos a malo» e «Quella che non sei». «Ligabue - Secondo tempo», atteso per maggio, andrà invece da «Su e giù da un palco» (1997) all’ultimo «Nome e Cognome» (2005).
Oltre a «Niente paura», questo primo disco - completo di dvd con tutti i videoclip - comprende anche un altro inedito, «Buonanotte all’Italia», che si inserisce nel solco delle grandi ballate che hanno fatto grande Ligabue. Le canzoni del passato sono state riportate a nuova vita grazie alla sapiente masterizzazione di Ted Jensen (tra i migliori tecnici al mondo di mastering) allo Sterling Studios di New York.
«Non nego che ho fatto il ”best of” perchè previsto dal contratto con la Warner - ha detto l’artista - ma mi piace averlo realizzato solo dopo tanti anni di storia personale. E poi è utile fare i conti con quello che la gente ha sentito più vicino a sé e vedere se regge l'urto del tempo, verificando anche le ingenuità che si erano commesse. Ed è bello sentire, ora con le nuove tecnologie, i suoni ancora forti e chiari anche perchè io non riascolto mai i miei dischi. Comunque non è stato cambiato nulla...».
Per quanto riguarda invece i concerti che avranno il via sabato a Roma, si tratta del suo ritorno dal vivo dopo il «Nome e Cognome Tour 2006», cominciato nei club, proseguito nei palasport e negli stadi, terminato nei teatri, che ha fatto tappa anche a Trieste.
DE ANDRE' & PFM Da una grande raccolta di oggi alla ripubblicazione di uno storico «live» doppio di tanti anni fa. Era il gennaio 1979, prima a Firenze e poi a Bologna s’incontrarono Fabrizio De Andrè e la Pfm. Ovvero il grande poeta genovese, lo chansonnier più libero della nostra epoca, e la band italiana di punta del rock italiano degli anni Settanta. «Fabrizio De Andrè & Pfm in concerto» (SonyBmgRicordi) ritorna dunque a ventotto anni dalla pubblicazione - allora naturalmente in vinile - del primo disco (il secondo uscì nell’80, e in mezzo, nell’agosto ’79, ci fu il drammatico rapimento di De Andrè e Dori Ghezzi in Sardegna) e continua a fare la sua gran bella figura. Erano tempi in cui il cantautore era quello chitarra e voce (rare le eccezioni) e l’armamentario rock era lasciato ai gruppi. Quell’incontro aprì la strada alle collaborazioni e alle contaminazioni tra il pop/rock e la canzone d'autore. Diciotto brani («Bocca di rosa», «La guerra di Piero», «La canzone di Marinella», «Amico fragile», «Sally», «Rimini», «Via del Campo»...), che grazie ai nuovi missaggi e alle nuove tecniche digitali, brillano oggi più di allora.
EROS Pensate: Eros Ramazzotti ha realizzato anche due duetti inediti, con Annie Lennox e con Shakira. Ma non li ha inseriti in questo disco. Chissà, forse nel prossimo... Una curiosità che ci permette di comprendere a che livello stiamo, con questo «e2» (SonyBmg), raccolta doppia di successi con aggiunta di inediti e riletture assieme a gente del calibro di Carlos Santana («Fuoco nel fuoco»), Steve Vai, Chieftains...
Il primo disco comprende quattro inediti e quattordici successi in versione originale rimasterizzata (le canzoni più vecchie sono state recuperate dai nastri originali); il secondo comprende diciassette successi rivisitati da Ramazzotti insieme a grandi artisti del panorama musicale italiano e internazionale
«Musica è» sembra quasi epica grazie a Gian Piero Reverberi e alla London Session Orchestra, «Dolce Barbara» diventa struggente nella versione piano-voce del jazzista Dado Moroni, «Il buio ha i tuoi occhi» sfoggia un'atmosfera cubana con i Rhythm Del Mundo.
E ancora «Un attimo di pace» rinasce col coro gospel a cappella dei Take 6, «Un'emozione per sempre» si tinge di folk con gli irlandesi Chieftains, «Dove c'è musica» vira in rock con la chitarra di Steve Vai, «Taxi story» si arricchisce delle sonorità newyorkesi di Jon Spencer...
Fra gli inediti, brilla il duetto con Ricky Martin in «Non siamo soli», brano di apertura, scelto anche come singolo di lancio. Ma anche l'autobiografico «Ci parliamo da grandi», dove Eros immagina cosa proverà quando la figlia Aurora sarà grande e lui dovrà «lasciarla libera di volare con le sue ali». E ancora «Il tempo tra noi», che parla del sentimento che resiste anche quando la storia è finita.
Fra gli altri titoli: «Terra promessa», «Una storia importante», «Adesso tu», «Se bastasse una canzone», «Cose della vita» (duetto con Tina Turner), «Un’altra te», «Più bella cosa»...
GABER Secondo appuntamento con la monografia dedicata all’artista milanese di origini triestine, scomparso il primo gennaio 2003, dopo il cofanetto dello scorso anno dedicato agli anni '60. Libro e dvd documentano gli anni del passaggio al teatro. Nel ’70 matura infatti la scelta di abbandonare la televisione e il successo commerciale a favore del teatro, accogliendo l’invito di Paolo Grassi del Piccolo Teatro di Milano. Nasce il «Signor »G e con lui il Teatro Canzone, con spettacoli come «Il signor G», «Far finta di essere sani» e «Anche per oggi non si vola». Fa parte dell'antologia anche il duetto del 1972 con Mina, in televisione, a «Teatro 10».
PATTY Si parte nell'unico modo possibile: con «Ragazzo triste», cover di «But you are mine» di Sonny Bono, testo italiano di Gianni Boncompagni. La canzone che lanciò Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, nella versione televisiva della popolare trasmissione «Scala Reale», del 1966. Si prosegue con «Se perdo te», «La bambola», «Il paradiso», «Pazza idea», «Pensiero stupendo», per arrivare alle cose più recenti. Sono passati quarant’anni, l’ex ragazza del Piper è una signora, ma per tanti rimane sempre l’icona della rivoluzione beat. Trasgressiva, anticipatrice, camaleontica, inafferrabile, ingestibile, sempre e comunque diva. Un percorso artistico straordinario, il suo, che torna in questo cofanetto.
Nessun commento:
Posta un commento