venerdì 22 novembre 2013

VENDITTI 11-12 a Trieste, Rossetti

Antonello Venditti ritorna al futuro. E lo fa passando anche per Trieste, città nella quale hanno fatto tappa molti suoi tour da una quarantina d’anni a questa parte. Partiamo subito dal concerto. Appuntamento martedì 11 febbraio alle 21, al Politeama Rossetti. Terza data della tournè del cantautore romano, che comincerà il 3 febbraio a Bologna, al Teatro Europa Auditorium, farà tappa il 5 a Bergamo, e - dopo lo spettacolo triestino - toccherà il 15 febbraio Cesena, il 24 Milano al Teatro Arcimboldi, 28 Cremona, il 3 marzo Firenze, l’8 Roma (al Palalottomatica, nel giorno della Festa delle donne, ma anche nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno...), l’11 Napoli e il 15 Catania. Queste, almeno, le date annunciate ieri, in occasione della presentazione di “’70/’80... Ritorno al futuro”, questo nuovo progetto di “concerti-evento” nei quali l’artista ripercorrerà i suoi successi dei due decenni citati. «Ci sono momenti nella vita - dice Venditti, classe 1949 - in cui il presente diventa passato e il passato futuro. Sento che è venuto il tempo in cui la mia storia torna come speranza di non vissuto a riempire la nostra vita. Dico questo perché quaranta anni passati insieme per tutti potrebbero costituire la nostra storia, ma le canzoni che l’hanno rappresentata e che proporrò sono il nostro ritorno al futuro». Già, le canzoni. Alcune delle quali già passate direttamente alla storia della musica italiana. Classici come “Roma capoccia” e “Le cose della vita”, ”Le tue mani su di me” e “Marta”, “Sara” e “Compagno di scuola”. E ancora “Notte prima degli esami”, “Bomba o non bomba”, “Modena”, “Ci vorrebbe un amico”. Fino a “Giulio Cesare”, “Piero e Cinzia”, “In questo mondo di ladri”, “Ricordati di me”. Alcune di queste canzoni sono diventate titoli e colonne sonore di film. Stavano in album come “Theorius Campus” (debutto a quattro mani nel 1972 di Venditti e De Gregori, entrambi usciti dalla fucina del Folk Studio romano e “adottati” da quella fucina discografica che era la Rca...) e “L’orso bruno”, “Quando verrà Natale” e “Lilly”, “Ullalla” e “Sotto il segno dei pesci”, “Buona domenica” e “Sotto la pioggia”, “Cuore” e “Venditti e segreti”. «Mi piace ripartire dal passato - dice ancora Venditti, che ha appena pubblicato il disco dal vivo “Io, l’orchestra, le donne e l’amore” -, forse perché è lo stesso mondo ad andare indietro. In certi casi non è un male, perché si apprezza di più quel che di buono si è fatto e si prova a non ricadere in errori giganteschi. Porterò le mie canzoni nei più bei teatri italiani, rivisitando il repertorio di quel ventennio assieme a quattro musicisti: Alessandro Centofanti, Danilo Cherni, il jolly Alessandro Canini e Amedeo Bianchi. Mi auguro possa esserci anche Gato Barbieri, magari per una o due date...». Il concerto di Trieste è, per ora, l’unica tappa triveneta del tour. La prevendita dei biglietti comincia oggi alle 16 su www.ticketone.it

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