Slitta il concerto di Elisa. La ventisettenne popstar monfalconese avrebbe dovuto aprire il suo nuovo tour martedì primo febbraio al PalaTrieste, con replica il giorno dopo al palasport di Pordenone, per poi proseguire in giro per l’Italia fino a tutto marzo. Ma un attacco influenzale ha costretto l’artista a dare forfait e gli organizzatori a ridisegnare l’inizio di questa tournèe, che ha già avuto una sorta di anteprima nel mese di dicembre a Milano, al Forum di Assago.
Il concerto già previsto per il 5 febbraio a Padova, al palasport San Lazzaro, diventa dunque il debutto del tour. La tappa di Trieste slitta a fine tournèe, il 24 marzo. Quella di Pordenone si recupera un po’ prima, il 15 febbraio. I biglietti già venduti valgono per le nuove date o se ne può chiedere il rimborso.
Sicuramente una delusione per i tanti fan triestini e regionali di Elisa. L’avevamo sentita al telefono mercoledì pomeriggio, per un’intervista che a questo punto proporremo ai lettori del «Piccolo» più in là, e una forte tosse punteggiava le sue risposte. Si sperava comunque che si trattasse di un disturbo superabile e passeggero. Il rinvio dimostra invece che la cantante è stata colpita da un attacco influenzale in piena regola, peraltro preventivabile vista la stagione e il gran freddo di questi giorni...
Il nuovo album di Elisa, «Pearl Days», da cui prende il nome questo «Pearl Days Tour», è stato interamente registrato a Los Angeles. La produzione è di Glen Ballard, che ha legato il suo nome ad artisti del calibro di Alanis Morisette, Anastacia, Aretha Franklin, Van Halen, No Doubt...
Le canzoni del disco sono state scritte più o meno in contemporanea con quelle del precedente album «Lotus». Ma l’artista monfalconese ha scelto di inserire i brani più d’atmosfera, più soft, più legati all’osservazione della natura nel primo disco (uscito nel 2003 e venduto in 250 mila copie), quelle più rock, più energiche, più immediate nel disco che tre mesi dopo la pubblicazione è ancora presente nelle classifiche di vendita.
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