C’è un’attrazione quasi fatale fra il tango e alcuni fra i migliori musicisti del Friuli Venezia Giulia. Innamorati soprattutto del «poeta del tango» Astor Piazzolla. E proprio «Astor Piazzolla - Orchestral works» s’intitola il cd della Concordia Chamber Orchestra che esce in questi giorni (distribuzione Sinfonia Milano).
Un lavoro importante, appassionato, se vogliamo persino ambizioso, che se da un lato fa risaltare l'arte del grande maestro argentino in una dimensione orchestrale, dall’altro è preziosa testimonianza del lavoro svolto e del livello raggiunto in anni di lavoro (con numerosi concerti in Italia e all’estero) da questo ensemble regionale.
Quattordici perle tratte dal repertorio del musicista scomparso nel ’92, per un’ora di grande musica popolare, fra cui spiccano «Oblivion» (secondo alcuni uno dei brani in assoluto più belli scritti da Piazzolla, noto quasi quanto «Libertango») e «Balada par un loco», «Romanza del duende» (con il pianoforte di Mariarosa Pozzi a condurre magistralmente la danza) e «Allegro tangabile» (con il godibile duetto fra la chitarra di Marko Feri e la fisarmonica di Sebastiano Zorza). Ma i brani andrebbero citati tutti, senza dimenticare ovviamente «Se potessi ancora», canzone del cosiddetto «periodo italiano», con il testo firmato da Sergio Bardotti.
Nata nel ’92 (nello stesso anno, dunque, della morte di Piazzolla), la Concordia Chamber Orchestra ha un organico variabile che va da un minimo di otto elementi a un massimo di 25/30 a seconda dei programmi che vengono presentati.
Diretta da Giorgio Tortora, in questo lavoro si avvale della voce del mezzosoprano Manuela Marussi, della fisarmonica di Sebastiano Zorza, della voce recitante di Tullio Svettini, del flauto di Ettore Michelazzi, della chitarra di marko feri, del pianoforte di Mariarosa Pozzi, delle percussioni di Giorgio Fritsch e Barbara Tomasin, dei violini di Elia Vigolo, Roberta Nitta, Mariko Masuda, Annalisa Clemente, Simone D’Esaunio, Davide Bertoni, Licia Ellero, Barbara Tosolini, Lucia Premerl, Laura Duranti, Gabriele De Anna, Nicola Mansutti, le viole di Cristina Verità e Daniela Bon, i violoncelli di Antonio Galligioni, Andrea Musto ed Elisa Corti, il contrabbasso di Aleksandar Paunovic.
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