TRIESTE Quest’anno Trieste ricorda Lucio Battisti con quasi un mese
d’anticipo sulla data dell’anniversario della morte. Sabato alle 21, in
piazza Unità, saranno ancora una volta i Dik Dik a proporre un
concerto-tributo in ricordo del cantante e autore morto il 9 settembre del
’98.
Gruppo storico degli anni Sessanta, i Dik Dik sono ormai da anni un trio
(Pietro «Pietruccio» Montalbetti, Erminio «Pepe» Salvaderi, Giancarlo
«Lallo» Sbriziolo) e portano avanti tuttora un’intensa attività
concertistica. Basti pensare che dopo il concerto triestino di sabato,
saranno domenica a Subiaco (Roma), lunedì e martedì in due centri in
provincia di Bari, mercoledì 17 di nuovo nella nostra regione, all’Arena
Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro, e proseguiranno fino a settembre così, di
sera in sera, in giro per la penisola.
Dei vari gruppi e artisti che hanno legato il proprio nome a Battisti, i Dik
Dik sono forse - con la Formula 3 - quelli che hanno maggior titolo a
proporre un ricordo dell’artista scomparso. Non foss’altro perchè le loro
carriere sono cominciate praticamente assieme, e il loro sodalizio è durato
ben sette anni, durante i quali molti successi discografici del gruppo
(«Sognando la California», «Il mondo è con noi», «Guardo te e vedo mio
figlio», «Il vento», «Vendo casa», «Dolce di giorno», «Se io fossi un
falegname», «Io mi fermo qui», «Il primo giorno di primavera», «Senza
luce»...) portavano la firma Mogol-Battisti o quella del solo Mogol, assieme
agli autori del brano originale, nel caso delle cover.
Nonostante questa storia comune, da qualche tempo i Dik Dik vengono
«ostacolati» dalla vedova di Battisti, Grazia Letizia Veronese. Tempo fa
quest’ultima li ha costretti per via legale a cambiare il titolo di un loro
spettacolo, che originariamente s’intitolava «Da Lucio a Battisti», in «Quel
gran genio del mio amico». Più recentemente la signora ha impedito loro,
sempre per via legale, di inserire il brano «Vendo casa» nel loro nuovo cd.
«È incredibile - dice Pietruccio Montalbetti - che noi non si possa inserire
nel disco nè il testo né l’esecuzione dal vivo di una canzone che cantiamo
da 35 anni e che fra l’altro Mogol e Battisti hanno scritto apposta per
noi...».
Fin qui la polemica. Che certo non troverà spazio nel ricordo che i Dik Dik
e tanti altri cantanti proporranno nell’anniversario della scomparsa del
grande Battisti. Fra le varie iniziative, da segnalare quella organizzata
per sabato 10 settembre a mezzogiorno. S’intitola «BandaBattisti». Sette
anni e un giorno dopo la morte dell’artista che ha segnato la canzone e il
costume italiani dagli anni Sessanta in poi, tante bande musicali suoneranno
in vari paesi e città - «perfettamente sincronizzati» - un classico come «La
canzone del sole».
L’invito a partecipare è stato inviato dagli organizzatori a 8200 comuni.
Pare che finora abbiano risposto in 2500, e quasi duecento gruppi e bande
musicali abbiano aderito. A Poggio Bustone, il paese in provincia di Rieti
dove è nato Battisti, e dove una banda non l’avevano, l’hanno messa assieme
per l’occasione...
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