domenica 1 febbraio 2015

RESSEL BROTHERS presentano disco oggi (sab) a ts / di ritorno dal Light of day, New Jersey

Rockettari del Friuli Venezia Giulia al “Light of day”, nel New Jersey. Il chitarrista degli Wind Anthony Basso, il chitarrista dei Ressel Brothers Frank Get e il giornalista scrittore Daniele Benvenuti hanno infatti partecipato con successo alle serate finali della quindicesima edizione della manifestazione benefica itinerante per la lotta contro il Parkinson. Tutti protagonisti allo Stone Pony e poi spettatori al Paramount Theatre di Asbury Park, dove - a sorpresa ma in fondo non troppo... - alla fine è arrivato anche Bruce Springsteen, che dell’iniziativa è lo sponsor più importante. «Ho suonato venerdì - dice Frank Get, all’anagrafe Franco Ghietti -, la sera prima del gran finale con il Boss, ed è andato tutto alla grande. È stato molto gratificante poter contribuire anche negli States alla causa del “Light of Day”: quest’anno siamo infatti arrivati a tre milioni di dollari nella raccolta di fondi. Ho conosciuto Bob Benjamin, amico di Bruce, colpito duramente dal Parkinson e coordinatore della manifestazione. Ho suonato assieme a Willie Nile, Joe D’Urso, James Maddok, tanti altri, in un’atmosfera familiare e al tempo stesso altamente professionale». «Per me - aggiunge il musicista triestino, che alle 21 al Naima, l’ex Macaki di viale XX Settembre, presenta con i suoi Ressel Brothers il nuovo album “To milk a duck” - è stato il coronamento di un sogno. Ho ricevuto molti complimenti, fra cui quelli di Joe Grushecky, che il giorno dopo con la sua band ha accompagnato Springsteen durante il set finale del concerto al Paramount Theatre». Daniele Benvenuti, invitato dagli organizzatori, ha presentato il suo apprezzato libro su Springsteen. E dice: «È stata una grande festa del rock. Fra gli italiani c’erano anche il ferrarese John Strada, Daniele Tenca di Milano, il romano Antonio Zirilli, Cesare Carugi di Cecina, ma soprattutto i Fireplaces di Padova con i quali ho fatto suonare anche il friulano Anthony Basso...». «Ma voglio segnalare soprattutto - conclude Benvenuti - il gesto generoso e nobile di Willie Nile, che ha aperto il suo show con una dedica pubblica al povero Ruggero Prazio di “Trieste is rock”, morto a dicembre in un incidente stradale proprio dopo aver collaborato all’organizzazione della tappa di Muggia della manifestazione, quando stava andando a salutare gli artisti stranieri in partenza. Quando Willie mi ha visto nel backstage, mi ha abbracciato a lungo...».

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