lunedì 12 novembre 2012

CAPOSSELA 4-12 TRIESTE

Vinicio Capossela ritorna a Trieste. Il cantautore e musicista nato ad Hannover sarà infatti in concerto martedì 4 dicembre al Teatro Sloveno, nell’ambito del tour “Rebetiko Gymnastas”, partito il 2 novembre da Marghera e che domani e giovedì farà tappa al Teatro Bellini di Napoli. Dopo la tappa triestina, organizzata assieme alla Cooperativa Bonawentura, l’artista sarà anche giovedì 6 dicembre al Deposito Giordani di Pordenone. L’attuale tour prende il nome dall’album pubblicato a giugno, a un anno di distanza dal precedente “Marinai, profeti e balene”. Non un disco di inediti, ma una raccolta dei suoi maggiori successi reinterpretati in chiave rebetiko (“rebeta” viene dal turco “rebet”, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le città vanno a fuoco), genere musicale greco secondo alcuni simile al fado portoghese. Secondo altri si tratta di una sorta di blues greco, la cui storia affonda le radici nella Salonicco nei primi anni del Novecento, con elementi tratti dalla tradizione ellenica, bizantina e ottomana. Una musica che parla di crisi e di emigrazione e che, proprio come il blues dei neri d’America, esprime la malinconia, le ansie, la sofferenza esistenziale della gente comune. Sentimenti che tornano di grande attualità in questi tempi di pesante crisi economica e sociale, in Grecia più ancora che nel resto d’Europa. Per realizzare il disco, Capossela ha trascorso un periodo ad Atene, dove ha registrato con l’accompagnamento di alcuni musicisti greci. Fra tutti, Manolis Pappos, maestro del bouzuki, con alle spalle una prestigiosa carriera anche al fianco di musicisti greci come Theodorakis, Arvanitaki, Xarhakos, Papazoglou e Ntalaras. Ma in sala c’erano anche il nostro Mauro Pagani, Marc Ribot e la cantante Kaiti Ntali. Quest’estate, Capossela si è dedicato ad alcuni “Esercizi allo scoperto” (in pratica: un tour estivo, partito proprio da Tarvisio, al No Borders Music Festival) con i suoi Rebetici Ginnasti. Ora il rientro nei teatri e nei club, la dimensione più adatta alle proposte spettacolari del nostro. Ma il tour non è l’unico fronte su cui è attualmente impegnato l’artista. Proprio ieri sera è infatti tornato su Radiodue come conduttore della prima di dieci puntate, dal titolo di “Rebetika Ginnatika” (ogni lunedì fino a metà gennaio, alle 19.50). «Parlare di rebetiko è parlare della vita, delle difficoltà della vita - ha spiegato Capossela -, la narrazione si snoda attraverso storie di uomini, musicisti e canzoni che dicono le cose esattamente come stanno, non se ne compiacciono e nemmeno le imbellettano e sovente hanno un grande umorismo di fondo». Ancora il musicista: «Questa musica viene dalla Grecia, un paese antico, che ha molto in comune con il nostro, ma che ha anche la tipicità di essere sospeso tra Oriente e Occidente, che è proprio il punto di incontro di questa musica». L’avventura radiofonica? «Qualcosa che va oltre il semplice esercizio di esotismo musicale, ma che rappresenta un’occasione per riflettere sul sentimento dell’identità, sull’apporto che la musica può dare in un momento di difficoltà della vita». Con Capossela, in scena anche a Trieste e Pordenone, Vassilis Massalas alla chitarra e baglamas, Ntino Chatziiordanou alla fisarmonica e all’organo Farfisa, Dimitri Emmanouil alle percussioni e il solista del bouzouki Manolis Pappos. Completano l’organico i fedelissimi Alessandro Asso Stefana alla chitarra e Glauco Zuppiroli al contrabbasso.

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