John Fogerty, lo storico leader dei Creedence Clearwater Revival, un mese fa è stato fra gli ospiti di Bruce Springsteen nel concerto londinese ad Hyde Park. Stasera i Creedence Clearwater Revived - che dello storico gruppo californiano degli anni Sessanta/Settanta porta avanti eredità e repertorio - suonano al Festival di Majano (piazza Italia, ore 21.30, ingresso gratuito), qualche anno dopo la loro doppia partecipazione al Trieste Summer Rock festival in piazza Unità (nel 2004 e nel 2008).
Il gruppo è formato da Johnny Williamson alla chitarre, dal cantante Peter Barton, da Chris Allen al basso e da Wally Day alla batteria. Nel loro repertorio, classici senza tempo come “Proud Mary” e “Bad moon rising”, “Travelin’ band” e “Have you ever seen the rain”, “Green river” e “Down on the corner”, “Fortunate son” e “I put a spell on you”. E ancora “Suzie Q”, “Who’ll stop the rain”, “Hey tonight”, “Molina”...
C’è insomma tutta la colonna sonora di un’epoca, nei pochi album realizzati, fra il ’68 del primo album omonimo e il ’72 dello scioglimento, dai Creedence. Che erano formati da John Fogerty (voce, chitarra, armonica), suo fratello maggiore Tom (chitarrista, scomparso nel ’90), Stu Cook al basso e Douglas “Cosmo” Clifford alla batteria.
Il cinema, dal “Grande Lebowsky” in poi, ha spesso reso omaggio alla loro importanza nella storia del rock’n’roll americano. Album come “Green river” e “Willy and the poor boys”, “Cosmo’s factory” e “Pendulum”, fino al “Mardi gras” del divorzio, sono tuttora un eccellente compendio delle varie anime che brillavano nel sound del gruppo, fra country e west coast, folk e rhythm’n’blues, soul e gospel.
Dopo la fine della band, il solo John Fogerty ha continuato da solista con un certo successo. Il fratello Tom ha realizzato qualche disco che non ha lasciato traccia. E proprio dopo la sua morte, Cook e Clifford hanno messo assieme i Creedence Clearwater Revisited, che nel ’98 hanno realizzato l’album di cover “Recollection”.
Vita più lunga sta invece avendo questa versione “Revived”, raccolta attorno alla carismatica figura di Johnny “Guitar” Williamson, che ora torna nella nostra regione. Il successo delle loro esibizioni, con una formazione che non comprende nessuno dei componenti originari della storica band, la dice lunga sull’impatto e sull’influenza che i Creedence continuano ad avere nella scena musicale internazionale.
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