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domenica 4 agosto 2013
a settembre a modena MOSTRA SUI DISEGNI DI JOHN LENNON
Quando si parla dell’arte, del genio di John Lennon si pensa soprattutto alle sue grandi doti musicali. Come autore, cantante, chitarrista, performer. Ma il suo poliedrico talento ebbe nei suoi quarant’anni di vita il modo e il tempo di esprimersi anche nel disegno, nelle arti figurative. Lo scopriranno quanti andranno a visitare, a settembre, a Modena, la mostra “All you need is love. John Lennon artista, attore, performer”.
Aveva un gran talento nel disegnare, il ragazzo Lennon. Se ne accorse per prima la zia Mimi, che riuscì a farlo iscrivere - dopo i risultati non eccellenti ottenuti prima alla Dovedale Primary School e poi alla Quarry Bank High School - al prestigioso Liverpool College of Art. Era il ’55, di lì a poco sarebbero arrivati i dischi di Elvis Presley e Bill Haley, l’armonica a bocca regalatagli da un ragazzo, la prima chitarra dono della mamma, ma soprattutto i Quarrymen, l’incontro con Paul McCartney e i Beatles.
La musica entrò prepotentemente nella sua vita. Ma la passione per il disegno, per le arti figurative rimase sempre presente. Nel ’78, quando i Beatles - a proposito: il 3 agosto di cinquant’anni fa si esibirono per l’ultima volta al Cavern di Liverpool, il locale che li aveva visti nascere, ormai troppo piccolo per loro... - non esistevano più già da otto anni, e due anni prima di essere assassinato, Lennon disse: «Ho sempre avuto questo sogno di fare l’artista in un piccolo cottage in una stradina. Il mio vero desiderio è scrivere versi e fare qualche quadro a olio. Era così un bel sogno, vivere in un cottage e andarsene in giro nei boschi...».
Ecco, come i fan più appassionati già sanno, ora questa mostra scoperchia l’universo del talento del Lennon disegnatore, pittore, artista figurativo.
Un’attività alla quale si dedicò solo a partire dall’incontro con Yoko Ono: negli anni del successo planetario coi Beatles forse non aveva il tempo o la voglia per il disegno, o forse fu la vicinanza - e l’amore - con l’artista giapponese a ispirarlo. Con lei, fra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta, realizzò alcuni video – “Smile”, “Rape”, “Fly”, “Up your legs” – tutti presenti nella mostra modenese.
Dove l’elemento forse più interessante è però la cartella di quattordici litografie intitolata “Bag one”, regalo di nozze di John a Yoko per il loro matrimonio nel 1969. Vi sono raffigurati lo scambio degli anelli, il celebre bed-in per la pace di Amsterdam e Montreal, la luna di miele, momenti della loro intimità. Immagini caratterizzate - dicono i critici - dal tratto fresco, agile, ironico di Lennon.
“Bag one” fu esposta per la prima volta il 15 gennaio 1970 alla London Arts Gallery ma subito sequestrata da Scotland Yard per alcune pose erotiche (considerate troppo hard) immortalate dalla matita di John. In questi quaranta e più anni molta acqua è passata sotto i ponti e dubitiamo che qualcuno si scandalizzerà alla mostra modenese.
Mostra che comprende anche locandine e manifesti del film “Come ho vinto la guerra” (’67), di Richard Lester, con Lennon nei panni del soldato semplice Gripweed. E la copia originale della rivista Rolling Stone del gennaio 1981, con in copertina il celebre ritratto di John e Yoko scattato da Annie Leibovitz nel 1980 a poche ore dall’assassinio dell’ex Beatle. Dopo il quale nulla fu più uguale a prima.
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