mercoledì 11 agosto 2004

Ritorna «Stradasuona», la rassegna di cui erano andate già in scena, a cavallo del cambio di millennio, un paio di edizioni nelle piazze e nelle vie cittadine. Stavolta gli organizzatori di Globogas (che nel corso degli anni hanno portato a Trieste alcuni dei nomi più interessanti della scena musicale italiana e internazionale) puntano su un poker di artisti attuali che si muovono fuori dagli stilemi del pop-rock anglosassone.

Giovedì 2 settembre, alle 21 in piazza Ponterosso (orario d’inizio e sede di tutti e quattro i concerti), suoneranno i marocchini Nass Marrakech. Venerdì 3, dal Barrio Chino di Barcellona, arriveranno i Barxino. Sabato 4 tocca all’orchestra Kosovni Odpadki. Gran finale lunedì 6 settembre con Z-Star.

Ma vediamo gli artisti un po’ più nel dettaglio. Nass Marrakech è un progetto che nasce nel ’91: gruppo acustico che studia l’evoluzione della musica tradizionale marocchina, in particolare la musica trance degli gnawas, discendenti degli schiavi neri dell'Africa occidentale subsahariana, musicisti e danzatori che praticano la loro arte in maniera mistica e rituale. Nel loro album «Sabil 'a' Salam» (Il cammino della pace), mantengono ritmi e sonorità della musica gnawas ma nei testi toccano i temi del presente, parlando di rispetto e scambio tra culture diverse, di ecologia e relazioni umane.

I Barxino (pronuncia: Barcino) sono un gruppo multietnico formato da musicisti provenienti da Colombia, Argentina, Brasile e Italia. Il nome deriva da Barrio Chino, il famoso quartiere di Barcellona abitato originariamente dai poveri e oggi punto di incontro di artisti e intellettuali. Hanno fatto da supporter in vari tour di Manu Chao. Dal vivo propongono trascinanti set con le percussioni in primo piano, su un tappeto di basi elettroniche.

«Kosovni Odpadki» è la scritta che in Slovenia si trova sui cassonetti per i rifiuti ingombranti. È stato scelto come «nome di battaglia» da un gruppo nato in Friuli nel 2001, da un'idea di Mauro Punteri (cantante e chitarrista dei Zuf de Zur). Mischiano tradizioni culturali italiana, slovena, friulana ed ebraica, con un occhio ai balcani. Hanno affascinato gli ascoltatori radiofonici di «Caterpillar» e il pubblico del Premio Tenco 2003. Il loro primo cd, «Bay Bay Bombe», è uscito nel maggio scorso.

Z-Star è londinese, originaria di Trinidad. Ha debuttato quest’anno con il cd «Who loves lives», da cui è tratto il singolo «Lost Highway», ed è stata subito salutata come la nuova Tracy Chapman.

«Nell'allestire il cartellone - spiega Giampiero Onor, di Globogas - abbiamo privilegiato musicisti figli di quella "cultura globale" che, fornendo una chiave di lettura delle diversità, inviti alla comprensione, allo scambio e alla conoscenza tra culture diverse. Il nostro obbiettivo è far crescere e trasformare questa rassegna, che torna dopo una ’pausa di riflessione’, in un appuntamento fisso delle estati triestine».

La rassegna - organizzata con il contributo dell’assessorato alla cultura della Regione - sarà a ingresso gratuito. In caso di maltempo i concerti si terranno al Teatro Miela.

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