Ormai è solo questione di ore. Il giorno tanto atteso è arrivato. Stasera, con inizio alle 21, Bruce Springsteen conclude il suo breve tour italiano (giovedì a Milano, ieri a Firenze) allo Stadio Rocco di Trieste. Ma ieri sera i primi fan si erano già accampati fuori dai cancelli.
Le premesse per una grande festa popolare e musicale ci sono tutte. Innanzitutto il protagonista: il massimo rocker vivente, uno che ha scritto la storia della musica popolare degli ultimi quarant’anni. E che arriva con uno spettacolo forte di un nuovo, bellissimo album, “Wrecking ball”, che ben si sposa con i classici della sua splendida carriera. Come dimostrano le tappe precedenti del tour, cominciato ad aprile negli States e arrivato in Europa il 13 maggio a Siviglia.
Seconda premessa: il pubblico. Il tutto esaurito è virtualmente raggiunto, le trentamila presenze stasera ci saranno. “Solo” cinquemila da Trieste e regione, novemila dal resto d’Italia, settemila da Slovenia e Croazia, cinquemila dall’Austria. Con alcuni dati che hanno del clamoroso, per chi non conosce l’attaccamento dei fan al Boss: 13 dal Canada, 10 dall’Islanda, 18 dall’Australia, 21 da Israele, una manciata da Brasile, Colombia, dal New Jersey di casa.
La macchina organizzativa messa a punto dal Comune e dal promoter locale Azalea Promotion, con il promoter nazionale Barley Arts e altri soggetti, pubblici e privati, non presenta zone d’ombra. Pare che tutto sia stato previsto. Dal piano traffico a quello dei parcheggi alla sicurezza.
L’unica incognita riguarda le condizioni atmosferiche. Le previsioni parlano di venti da sud e possibili piovaschi nel corso della giornata. Si spera che dopo le ventuno Giove Pluvio abbia già dato. E comunque palco e tribuna sono coperti, l’eventuale pioggia penalizzerebbe solo la gente del prato, e sarebbe un peccato, perchè è lì (e soprattutto nel “pit” a ridosso del palco) che si trova il vero popolo del Boss.
Stamattina dalle 7 sono aperte le biglietterie dello stadio, qualche biglietto di tribuna è ancora disponibile. Dalle 8 in poi verranno distribuiti ai possessori dei biglietti per il prato i braccialetti numerati grazie ai quali potranno poi partecipare alla lotteria per il “pit”: millecinquecento posti in palio per vedere e sentire da vicinissimo Springsteen e la sua E Street Band. Ma alla fine, segnalano gli organizzatori, nell’ambitissimo recinto ci sarà posto anche per altri spettatori, fino a un massimo di duemilacinquecento presenze.
Il sound check verrà effettuato dai tecnici entro le prime ore del pomeriggio. Alle 17 dovrebbero venir aperti i cancelli: il condizionale è dovuto all’ora di arrivo da Firenze (dove il tour ha fatto tappa ieri sera) degli ultimi pezzi, soprattutto dell’impianto audio luci video, da aggiungere a una struttura in buona parte già allestita. Alle ventuno comincia il concerto, e considerate le abitudini del Boss - nonchè le tre ore e quaranta di musica di giovedì sera a Milano - la festa dovrebbe concludersi ben oltre la mezzanotte.
Non si sa ancora se Patti Scialfa, corista e chitarrista della band, nonchè “signora Springsteen”, sarà stasera sul palco. Fra gli ospiti in tribuna: Elisa, Alberto Fortis, Nick The Nightfly, Maurizio Solieri (chitarrista di Vasco), il dj Ringo. Questi ultimi tre, con Robert Santelli (produttore del Grammy Museum di Los Angeles e autore di un importante volume sul Boss), il critico Mario Luzzatto Fegiz e altri, parteciperanno oggi alle 10.30, al polo universitario di Santa Chiara, a Gorizia, alla tavola rotonda “Evoluzione del mercato musicale e discografico, da Springsteen ai talent show” (diretta streaming su http://www.turismofvg.it/, http://www.uniud.it/).
Resta da dire del protagonista assoluto della giornata. Bruce Springsteen, reduce dal concerto ma anche dal week end fiorentino, dove ha festeggiato con Patti Scialfa il ventunesimo anniversario di nozze, è atteso a Trieste nelle prime ore del pomeriggio. Un sopralluogo allo stadio, una rinfrescata in albergo e poi, finalmente, di nuovo al “Rocco” per il concerto tanto atteso.
Il rocker del New Jersey dormirà a Trieste. Domani trasferimento in automobile a Venezia, dove lo attende un volo per Madrid, prossima tappa di un tour già passato alla storia come uno dei migliori della sua quarantennale carriera.
Da ultimo, una notazione doverosa. Se il tour di Springteen stasera fa tappa a Trieste, grandissima parte del merito è del sindaco Roberto Cosolini. Fan dell’artista, che ha seguito 45 volte dal vivo (dal primo concerto italiano del 21 giugno ’85, fino a quello di Milano giovedì), ha ammesso scherzosamente - ma non troppo - che in campagna elettorale molti gli promettevano il voto a patto che portasse il Boss. Ci ha lavorato subito, a partire dalla sera stessa dell’elezione, un anno fa. I buoni contatti con il promoter locale Azalea Promotion e nazionale Barley Arts hanno fatto il resto. Se applicherà la stessa dedizione e perseveranza anche negli altri settori in cui è impegnata l’amministrazione comunale, Trieste e i triestini non potranno che guadagnarne.
Nessun commento:
Posta un commento