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lunedì 24 febbraio 2014
SANREMO, ultimo pezzo
Difficile vedere il bicchiere mezzo pieno, in un’edizione di così basso livello. Tanta lunghezza e poca bellezza, il festival della canzone trasformato in un nostalgico varietà celebrativo dei sessant’anni della televisione italiana, canzoni che non entreranno nella miglior tradizione della rassegna e che l’anno prossimo tutti avranno (giustamente) dimenticato, da ultimo ascolti bassi. E del resto come poteva essere altrimenti...?
Ma vogliamo tentare di essere almeno un po’ ottimisti. E allora segnaliamo un dato che regala un briciolo di speranza: i tre artisti che hanno conquistato il podio arrivano tutti da Sanremo Giovani, o dalle “Nuove proposte” della rassegna, che dir si voglia. Che ogni anno vengono snobbate e relegate a ore impossibili, ma che ci hanno regalato star come Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli...
Arisa, la vincitrice, vero nome Rosalba Pippa (classe ’82, nata a Genova ma lucana a tutti gli effetti), ha cominciato da questo palco appena cinque anni fa. La ricordiamo ancora, aria smarrita, occhialoni da cartoni animati, a sbaragliare la concorrenza con quel delicato affresco che era “Sincerità”. Con lei, al pianoforte, c’era il nostro Lelio Luttazzi, nella sua ultima apparizione davanti al grande pubblico.
In questi anni la ragazza ha cambiato look e fatto quasi di tutto, da particine nel cinema alla giurata di “X Factor” (con storiche baruffe con l’insostenibile Simona Ventura). A Sanremo meritava di vincere due anni fa, quando arrivò seconda con quel gioiellino che rimane “La notte”, scritta da Giuseppe Anastasi, suo ex fidanzato, che firma anche questa “Controvento” che le ha permesso di vincere stavolta.
Anche Raphael Gualazzi e Renzo Rubino arrivano dall’affermazione a Sanremo Giovani: il primo nel 2011, l’altro lo scorso anno. Il pianista e jazzista urbinate rappresenta anzi una delle note più commestibili dell’edizione: la sua partnership con “l’uomo mascherato” The Bloody Beetroots (l’italianissimo Simone Cogo, star dell’elettronica, originario di Bassano del Grappa) ha aggiunto pepe ai fiumi di camomilla dispensati nelle cinque serate.
Il ventiseienne Oronzo in arte Renzo Rubino (classe ’88, nato a Taranto e cresciuto a Martina Franca) è la vera sorpresa del podio. Probabilmente è stato il cinquanta per cento dei voti affidato alla giuria di qualità a premiare il ragazzo, la sua freschezza, la sua verve. Penalizzando il grande favorito della vigilia Francesco Renga, cui la canzone regalatagli da Elisa non ha portato fortuna. Meglio così, tutto sommato.
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